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giovedì 16 febbraio 2012

SALUTE:POCA VITAMINA D GRAVIDANZA RITARDI LINGUAGGIO PROLE


SALUTE:POCA VITAMINA D GRAVIDANZA RITARDI LINGUAGGIO PROLE

(ANSA) - SYDNEY, 16 FEB - I bambini nati da madri con bassi
livelli di vitamina D durante la gravidanza hanno un rischio
raddoppiato di soffrire di disturbi di linguaggio in eta'
scolare. Lo indica uno studio dell'Istituto di Ricerca Telethon
sulla Salute Infantile di Perth, in Australia, il primo a
mostrare che bassi livelli di vitamina D nell'utero possono
danneggiare lo sviluppo linguistico del bambino, come l'abilita'
di apprendere parole nuove e di comporre frasi piu' lunghe. Non
e' emerso invece alcun legame tra la carenza della vitamina e
problemi di comportamento o emotivi nell'infanzia.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Pediatrics, ha
monitorato oltre 740 donne incinte, e quindi lo sviluppo e il
comportamento della prole fino a 17 anni. Un quarto delle donne
durante la gravidanza aveva livelli insufficienti di vitamina D,
che sono generalmente legati alla scarsa esposizione ai raggi
solari. Il ritardo linguistico piu' significativo e' emerso nei
bambini di eta' fra cinque e 10 anni.
I risultati sono significativi, sostiene Andrew Whitehouse
che ha guidato il progetto, poiche' e' noto che nei paesi
avanzati i livelli di vitamina D nelle donne sono diminuiti
progressivamente negli ultimi 20 anni. ''Il bebe' in via di
sviluppo dipende completamente dalla madre per i suoi livelli di
vitamina D, e abbiamo ora dimostrato che cio' puo' avere un
impatto sul suo sviluppo cerebrale'', scrive.
''Era noto da anni che l'insufficienza di vitamina D durante
la gravidanza e' associata ad una serie di effetti avversi sulla
salute della prole, come scarsa crescita e asma, ma questo e' il
primo studio a rivelare un'associazione con le difficolta' di
linguaggio'', aggiunge. E tali problemi sono particolarmente
preoccupanti se persistono negli anni di scuola. Circa il 12%
dei bambini piccoli hanno ritardi linguistici ma molti di loro
li risolvono prima di cominciare la scuola, mentre i problemi
che persistono negli anni di scuola tendono a rimanere per gran
parte della vita, osserva Whitehouse. Lo studio ha implicazioni
significative, sostiene lo studioso, poiche' puo' facilitare
interventi tempestivi per prevenire difficolta' di linguaggio.
(ANSA).

XMC
16-FEB-12 14:24 NNNN

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