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giovedì 16 febbraio 2012
SINISTRA. BERTINOTTI: TRATTA MONTI COME I LIBERALI IL FASCISMO
SINISTRA. BERTINOTTI: TRATTA MONTI COME I LIBERALI IL FASCISMO
"TECNICAMENTE OGGI SIAMO UN PAESE COLONIZZATO"
(DIRE) Roma, 16 feb. - La sinistra tratta il governo Monti come i
liberali trattarono il fascismo, "come un'eccezione, una
parentesi". E' il paragone che suggerisce Fausto Bertinotti,
partecipando a un seminario sul futuro della sinistra organizzato
dai 'Democratici in rete' di Goffredo Bettini. L'ex presidente
della Camera punta l'attenzione sulla "cessione di sovranita'"
che caratterizza la nascita del governo Monti e che ha
contraddistinto anche il periodo berlusconiano.
"Nella fase di transizione, con l'ideologia sopraffatta dal
mercato, inizia il deperimento della Repubblica e la democrazia
subisce una fase regressiva", dice Bertinotti che non risparmia
severe critiche alle forze progressiste. "Per questo demonizzando
Berlusconi- spiega- abbiamo preso lucciole per lanterne perche'
non si trattava di un caso anomalo, ma della estremizzazione di
una tendenza europea di cessione della sovranita'" che oggi si
rivolge "o verso entita' sovranazionali come la Bce e il Fondo
monetario", oppure "verso la costruzione europea, con tutto il
suo carico di promesse tradite", che la caratterizza
essenzialmente come una "dimensione a-democratica". Quando la
crisi del capitalismo finanziario dagli Usa si sposta verso
l'Europa "qui produce una risposta purtroppo originale, un colpo
di maglio a cio' che resisteva del welfare europeo e del suo
assetto democratico". Si impone il paradigma della
"ineluttabilita' delle decisioni" a discapito del processo
democratico. I fatti della Grecia, in questi giorni, sono in
qualche modo la cartina al tornasole di una dinamica allo stadio
avanzato. (SEGUE)
(Rai/ Dire)
12:25 16-02-12
NNNN
SINISTRA. BERTINOTTI: TRATTA MONTI COME I LIBERALI IL FASCISMO -2-
(DIRE) Roma, 16 feb. - "La Grecia- spiega l'ex leader del Prc-
non e' racchiudibile in Grecia. Eppure dall'Europa non e' venuta
una risposta anche solo vagamente democratica di fronte
all'annichilimento di un intero popolo. Il silenzio di questi
giorni e' indicativo dello stato mortorio in cui si trova la
politica a fronte di un processo incompatibile con la
democrazia". Per Bertinotti e' in atto oggi "un vero e proprio
processo costituente".
In Italia, spiega, "tutto origina dalla lettera della Bce,
l'intervento del podesta' straniero che ha deprivato il
Parlamento della sua funzione ed e' arrivato fino al punto di
dettare delle modifiche costituzionali" sul pareggio di bilancio.
"Tecnicamente- osserva Bertinotti citando Rino Formica- oggi
siamo un paese colonizzato" e "il governo dei tecnocrati risponde
all'idea che non esistono alternative praticabili. 'O me o il
caos'", e' il motto dell'esecutivo Monti per l'ex presidente
della Camera. A fronte di questo, la sinistra e' "in crisi'". E
come fece con Berlusconi, "ogni volta che e' in difficolta' tende
a parlare di eccezioni. Oggi siamo- dice Bertinotti- malamente
'tardo-crociani', perche' come fece Croce con il fascismo,
accettiamo di mettere il governo Monti tra parentesi e aspettiamo
che si concluda. Ma Monti e Marchionne non sono eccezioni. C'e'
un filo che lega l'uno all'altro e si chiama ineluttabilita'
delle scelte".
(Rai/ Dire)
12:25 16-02-12
NNNN
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