Translate
giovedì 29 marzo 2012
CRISI: SENZA STIPENDIO DA 4 MESI OPERAIO SI DA' FUOCO A VERONA/I PRECEDENTI
CRISI: SENZA STIPENDIO DA 4 MESI OPERAIO SI DA' FUOCO A VERONA/I PRECEDENTI =
L'ULTIMO CASO IERI A BOLOGNA DOVE UN MURATORE SI E' DATO FUOCO
VICINO AGENZIA ENTRATE
Roma, 29 mar. - (Adnkronos) - L'ennesimo gesto disperato causato
dalla crisi economica. Un operaio edile marocchino di 27 anni si e'
dato fuoco questa mattina davanti al municipio di Verona. Il ragazzo,
che non percepiva lo stipendio da 4 mesi, e' stato ricoverato
all'ospedale civile maggiore di Verona-borgo Trento. L'operaio si e'
cosparso il corpo di benzina dandosi fuoco alle gambe e alla testa
durante un presidio di protesta a pochi metri dall'Arena, in piazza
Bra. Provvidenziale l'intervento dei carabinieri della Compagnia di
Verona che, impegnati nel servizio di ordine pubblico disposto in
occasione del presidio, hanno spento le fiamme utilizzando un drappo
dei manifestanti e i guanti in dotazione. Quello di oggi e' solo
l'ultimo di una lunga scia di casi che hanno visto coinvolti
imprenditori, artigiani, operai e disoccupati, travolti dai debiti, da
prestiti negati, da ritardi nei pagamenti. Ecco alcuni dei casi piu'
recenti.
- 29 MARZO 2012: Un muratore di 58 anni, nato in provincia di
Caserta ma residente a Ozzano Emilia, si da' fuoco nella sua auto in
via Nanni Costa, non lontano dall'Agenzia delle Entrate di Bologna.
L'uomo viene ricoverato in prognosi riservata nel reparto di
rianimazione del centro grandi ustionati di Parma: ha ustioni
gravissime su tutto il corpo. All'interno dell'abitacolo vengono
trovati una lettera indirizzata alla moglie e un'altra indirizzata
all'Agenzia delle Entrate, in cui l'uomo spiega di aver sempre pagato
le tasse e chiede di lasciare stare la propria consorte.
- 27 MARZO 2012: Un imbianchino di 49 anni si lancia dal balcone
a Trani perche' da tempo non riusciva a trovare un posto di lavoro.
(segue)
(Rre/Col/Adnkronos)
29-MAR-12 13:38
NNNNCRISI: SENZA STIPENDIO DA 4 MESI OPERAIO SI DA' FUOCO A VERONA/I PRECEDENTI (2) =
IL 23 MARZO 2012 IMPRENDITORE SI IMPICCA IN CAPANNONE NEL
PESCARESE
(Adnkronos) - 23 MARZO 2012: Un imprenditore di 44 anni si
impicca con una corda legata a un carrello elevatore nel capannone
dell'azienda di cui era socio. Succede a Cepagatti, nel pescarese. Il
suo corpo viene trovato dai dipendenti. Il gesto dell'uomo sarebbe
legato a motivi economici: sembra che la ditta avesse problemi
finanziari.
- 21 MARZO 2012: A Crispiano, in provincia di Taranto, un uomo
di 60 anni, disoccupato da due anni e invalido civile, a causa dello
sconforto per le precarie condizioni economiche, si rinchiude nello
sgabuzzino della propria abitazione e tenta il suicidio impiccandosi.
La moglie, non vedendolo piu' in casa e notando la porta del
ripostiglio chiusa a chiave, si preoccupa e telefona ai carabinieri e
tra grida e lacrime chiede il loro aiuto. Grazie all'intervento dei
carabinieri e del personale del 118 l'uomo viene salvato.
- 20 MARZO 2012: Un uomo di 53 anni, residente in provincia di
Belluno, a Sospirolo, viene trovato senza vita, impiccato, in una
baracca dietro alla sua abitazione. Il 53enne, imprenditore edile,
sarebbe un ennesima vittima della crisi: da qualche tempo infatti era
in difficolta' economiche non riuscendo a incassare alcuni crediti. Il
gesto estremo e' maturato dopo che l'uomo e' stato multato e si e'
visto sequestrare l'auto per guida senza patente. (segue)
(Rre/Col/Adnkronos)
29-MAR-12 13:38
NNNNCRISI: SENZA STIPENDIO DA 4 MESI OPERAIO SI DA' FUOCO A VERONA/I PRECEDENTI (3) =
IL 9 MARZO 2012 DUE CASI IN PROVINCIA TARANTO E VENEZIA
(Adnkronos) - 15 MARZO 2012: Una donna di 37 anni tenta il
suicidio per aver perso il lavoro in provincia di Lucca. La vittima
ingerisce del liquido per sgorgare gli scarichi, un prodotto
fortemente tossico, e finisce in ospedale.
- 9 MARZO 2012: Un commerciante di 60 anni, in provincia di
Taranto, durante la notte si toglie la vita impiccandosi in contrada
'Ciaurro', nella Marina della cittadina jonica. La causa del gesto e'
da attribuirsi a problemi di natura economica.
- 9 MARZO 2012: Un falegname di 60 anni si toglie la vita a
Noventa di Piave (Venezia) per motivazioni riconducibili a problemi di
carattere sia economico che personale. L'uomo lascia una lettera prima
di compiere il folle gesto con una corda recuperata in azienda.
- 27 FEBBRAIO 2012: A Verona un piccolo imprenditore edile,
dicendo di vantare crediti con vari clienti per circa 34mila euro, si
presenta in banca chiedendo un prestito di 4mila euro. L'uomo, un
50enne titolare di un'impresa edile, vistosi negare il prestito dalla
sua banca, verso cui era gia' debitore, esce dalla filiale e si
cosparge di alcol tentando il suicidio. I carabinieri della Compagnia
di Verona, intervenuti sul posto lo salvano. (segue)
(Rre/Col/Adnkronos)
29-MAR-12 13:38
NNNNCRISI: SENZA STIPENDIO DA 4 MESI OPERAIO SI DA' FUOCO A VERONA/I PRECEDENTI (4) =
IL 26 FEBBRAIO 2012 64ENNE SI IMPICCA IN CAPANNONE IN PROVINCIA
FIRENZE
(Adnkronos) - 26 FEBBRAIO 2012: Un imprenditore si toglie la
vita impiccandosi nel capannone della sua ditta, in provincia di
Firenze. Il cadavere viene trovato dai famigliari. All'origine del
gesto le preoccupazioni dell'uomo, 64 anni, per la crisi economica che
aveva investito la sua azienda: questo il senso del messaggio lasciato
dall'imprenditore in un biglietto ritrovato accanto al corpo. L'uomo
si impicca con una corda a una trave del capannone.
- 21 FEBBRAIO 2012: Un piccolo imprenditore trentino, oppresso
dai debiti, cerca di suicidarsi gettandosi sotto un treno merci, nei
pressi della stazione ferroviaria di Trento. Viene salvato dal
tempestivo intervento di agenti.
- 15 FEBBRAIO 2012: A Paterno', in provincia di Catania, un
imprenditore 57enne si uccide impiccandosi in preda alla disperazione
a causa dei debiti della sua azienda. Il cadavere viene rinvenuto in
un capannone in un deposito di proprieta' della ditta della quale era
titolare. (segue)
(Rre/Col/Adnkronos)
29-MAR-12 13:38
NNNNCRISI: SENZA STIPENDIO DA 4 MESI OPERAIO SI DA' FUOCO A VERONA/I PRECEDENTI (5) =
A FEBBRAIO 2011 UN COMMERCIANTE SI E' IMPICCATO NEL SUO NEGOZIO
A NAPOLI
(Adnkronos) - 12 DICEMBRE 2011: Un imprenditore si suicida per
problemi economici a Vigonza, nel padovano. Prima di uccidersi con un
colpo di pistola nel suo ufficio lascia un biglietto sulla scrivania
con scritto: "Perdonatemi non ce la faccio piu'". Soffriva perche'
costretto ad accettare la cassa integrazione per i suoi dipendenti a
causa di mancanza di liquidita'.
-10 FEBBRAIO 2011: Un commerciante si toglie la vita
impiccandosi nel suo negozio situato al centralissimo corso Umberto a
Napoli. E' il figlio a fare la tragica scoperta. Prima di suicida rsi
l'uomo lascia un biglietto ai suoi famigliari: "Perdonatemi, non ce la
faccio piu'".
- 13 SETTEMBRE 2010: Troppi debiti. Questa la motivazione che
spinge un imprenditore 57enne a bruciare nella notte, a Firenze, il
ristorante che gestiva da tre anni, e poi a togliersi la vita
impiccandosi nel gazebo esterno al locale. L'uomo, secondo quanto
emerso, aveva uno scoperto di 18mila euro in banca. Prima di compiere
il tragico gesto, invia degli sms ai suoi collaboratori, scrivendo:
''Mi avete ammazzato con le vostre pretese, non riceverete piu' una
lira, addio, arrangiatevi''. L'imprenditore doveva ai suoi dipendenti
degli stipendi arretrati.
- 2 MARZO 2010 - Un imprenditore si suicida a Camposampiero, nel
padovano, per le difficolta' della sua azienda.
(Rre/Col/Adnkronos)
29-MAR-12 13:38
NNNN
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento