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mercoledì 21 marzo 2012

PEDOPORNOGRAFIA: OPERAZIONE POLPOST, ARRESTI IN DIVERSE REGIONI




PEDOPORNOGRAFIA: OPERAZIONE POLPOST, ARRESTI IN DIVERSE REGIONI =
(AGI) - Reggio Calabria, 21 mar. - Avrebbero condiviso su
Internet migliaia di file con materiale pedopornografico, ma
sono stati scoperti e arrestati dalla Polizia postale di Reggio
Calabria, nell'ambito di un'indagine che ha interessato tutto
il territorio nazionale. In particolare, in manette sono finiti
tre uomini residenti in Campania e due in Emilia Romagna. Si
tratta di arresti eseguiti in flagranza di reato in seguito
alle perquisizioni durante le quali sono stati scoperti i file.
Dei cinque arrestati, tutti uomini, tre risultano stabilmente
impiegati, uno svolge la professione di artigiano, e un altro
e' un libero professionista nel ramo dell'informatica.
L'operazione della Polizia postale, denominata "Kingpass",
si e' sviluppata nel periodo compreso tra dicembre 2011 fino a
questi giorni, con le indagini coordinate dalla Procura di
Reggio Calabria. Nel corso dell'attivita', sono state portate a
termine 90 perquisizioni eseguite in 83 citta' italiane, con i
cinque arresti conclusivi. Durante il monitoraggio della rete
Internet, gli uomini del Compartimento della Polizia delle
Comunicazioni per la Calabria, operando sotto copertura,
attraverso canali di File Sharing, hanno potuto individuare una
rete di pedofili dediti alla cessione e allo scambio di
materiale ad hoc, raffigurante lo sfruttamento sessuale dei
minori. L'operazione ha preso il nome dalla parola kingpass,
utilizzata in ambienti di scambio materiale pedopornografico
per indicare i file dal contenuto vietato. (AGI)
Cz1/Adv (Segue)
211357 MAR 12

NNNNPEDOPORNOGRAFIA: OPERAZIONE POLPOST, ARRESTI IN DIVERSE REGIONI (2)=
(AGI) - Reggio Calabria, 21 mar. - Sono stati tre agenti del
Compartimento che, sotto copertura ed inserendosi nelle reti
e-donkey di file sharing, hanno potuto scoprire quanti
mettevano i file in condivisione. A quel punto, e' stato
possibile individuare il luogo di connessione alla rete
Internet ed il nucleo familiare degli indagati. Il successivo
passaggio ha permesso al sostituto procuratore Matteo Centini
di disporre le perquisizioni al fine di confermare quanto
scoperto e di reperire ulteriori fonti di prova a supporto
delle ipotesi investigative.
Nel corso dell'operazione, che ha coinvolto circa un
centinaio di agenti della Polizia delle Comunicazioni nelle
varie regioni interessate, sono stati perquisiti anche uffici
ed imprese private. Nell'ambito delle perquisizioni sono stati
sequestrati centinaia di computer ed hard disk esterni,
pen-drive e molte migliaia di supporti ottici sui quali sono
ancora in corso accertamenti di polizia giudiziaria. (AGI)
Cz1/Adv
211357 MAR 12

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