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lunedì 16 aprile 2012

Salute/ Una tossina di E. Coli potrebbe curare sindrome di Rett




Salute/ Una tossina di E. Coli potrebbe curare sindrome di Rett
[1]Studio Iss che apre nuovi scenari in lotta malattie rare

Roma, 16 apr. (TMNews) - Una tossina prodotta dal batterio
Escherichia Coli, il Cnf1, potrebbe curare la sindrome di Rett,
una grave malattia del neurosviluppo per la quale non esiste a
tutt'oggi una cura. È di oggi la pubblicazione sulla rivista PLoS
ONE di uno studio, condotto dai ricercatori dei Dipartimenti del
farmaco e di biologia cellulare e neuroscienze dell'Istituto
Superiore di Sanità, in cui si evidenzia uno dei meccanismi alla
base delle attività della tossina prodotta dal batterio
Escherichia coli sulla plasticità del sistema nervoso.

"I risultati si sono rivelati incoraggianti - commenta il
presidente dell'Iss Enrico Garaci - in quanto aprono la strada
alla possibilità di un'applicazione terapeutica della tossina
CNF1 nella sindrome di Rett ma anche in altre malattie rare con
deficit cognitivi e motori. Gli studi più recenti hanno condotto
alle prime dimostrazioni in vivo del ruolo di questa sostanza e
hanno quindi una maggiore rilevanza translazionale".

Nello studio si dimostra come il trattamento con il CNF1 di
astrociti (cellule gliali da sempre considerate "ancelle" dei
neuroni ma il cui ruolo nella funzionalità cerebrale si va
progressivamente rivalutando) sia in grado di favorire la
crescita in vitro dei neuroni coltivati al loro fianco nonché la
formazione di sinapsi (sinaptogenesi).

(segue)

Red/Apa


161700 apr 12

Salute/ Una tossina di E. Coli potrebbe curare sindrome di... -2-
[1]A breve studio tossina su altri modelli animali

Roma, 16 apr. (TMNews) - L'azione a livello astrocitario del CNF1
costituisce una caratteristica importante di questa molecola
proteica, poiché la rende un prezioso strumento nella messa a
punto di terapie mirate non solo per la sindrome di Rett ma anche
per tutte quelle caratterizzate da anomalie astrocitarie. Come
nel caso di altre sostanze prodotte da specie microbiche (si
pensi ad esempio alla neurotossina botulinica, la cui
applicazione spazia dalla cosmesi alla patologia muscolare e al
trattamento delle patologie algiche), la tossina di Escherichia
coli conferma dunque che l'azione a livello cellulare di prodotti
naturali quali le tossine di origine batterica può avere ricadute
molto importanti in campo medico.

"Il proseguimento della ricerca - spiega la dottoressa Carla
Fiorentini, coordinatrice del gruppo multidisciplinare nell'Iss
che studia il CNF1 - prevede lo studio degli effetti di questa
tossina su altri modelli animali, sia di patologie
neurodegenerative, quali l'Alzheimer, sia di alterazioni del
neurosviluppo, associate a disabilità intellettiva e/o motoria.
Obiettivo cruciale e finale dei nostri studi è ovviamente l'avvio
della sperimentazione nell'uomo. Quest'ultimo punto richiede la
sintesi del CNF1 secondo le Good Manufacturing Practice e lo
svolgimento delle varie procedure necessarie per la richiesta di
autorizzazione di uno studio di fase I del prodotto da parte di
Laboratori accreditati".

Apa


161701 apr 12


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