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lunedì 7 maggio 2012

ANSA/ REFERENDUM: SARDEGNA; C'E' QUORUM, ANTICASTA ESULTANO




ANSA/ REFERENDUM: SARDEGNA; C'E' QUORUM, ANTICASTA ESULTANO
ALLE URNE IL 35,5% DEGLI ELETTORI,SOPRA DI 2 PUNTI PER VALIDITA'
++ AGGIORNA E SOSTITUISCE SERVIZIO DELLE 21:25 ++
(di Roberta Celot)
(ANSA) - CAGLIARI, 7 MAG - La prima decisiva sfida degli
anticasta in Sardegna e' stata vinta: e' valido il referendum
per azzerare sprechi e privilegi promosso da un movimento
trasversale guidato dal partito dei Riformatori, sostenuto da
120 sindaci dell'Isola e cavalcato dal governatore Ugo
Cappellacci con una aggressiva campagna mediatica. Il quorum,
sul filo di lana sino all'ultimo, e' stato centrato e superato:
alle 22, chiusura dei seggi, ha infatti votato il 35,5% degli
aventi diritto, due punti in piu' della soglia del 33,3% fissata
per la validita' della consultazione.
Era successo solo una volta negli ultimi anni, quando i sardi
furono chiamati ad esprimersi sul nucleare: allora, nel maggio
2011, l'affluenza sfioro' il 60%, ma il voto si svolse in due
giornate. Per questi dieci referendum, invece, seggi aperti solo
la domenica: domani mattina, a partire dalle 7, comincera' lo
spoglio. Subito prima, si conoscera' anche il quorum per ogni
singolo quesito, quando ciascuna sezione elettorale inviera'
alla presidenza della Regione la comunicazione finale sui
votanti per ogni referendum. Il dato sull'affluenza e' comunque
significativo per capire l'orientamento degli elettori. La
campagna referendaria, infatti, si e' giocata tutta a favore del
si': chi ha deciso di recarsi ai seggi difficilmente lo ho fatto
per esprimere un no. Se i promotori gia' esultano per la
vittoria sull'astensionismo, domani, a spoglio concluso,
potranno quasi certamente brindare anche per la schiacciante
affermazione dei si'.
Dieci i quesiti proposti, i piu' attesi quelli per
l'abrogazione delle quattro Province di recente istituzione
(2001), Carbonia Iglesias, Medio Campidano, Olbia Tempio e
Ogliastra, e per tagliare le indennita' dei consiglieri
regionali. Gli altri cinque sono invece consultivi: si sondano
gli elettori per abolire le altre quattro Province storiche
(Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano), portare da 80 a 50 il
numero dei componenti del Parlamento sardo, cancellare i
consigli di amministrazione degli enti regionali, istituire
un'Assemblea costituente per la riscrittura dello Statuto
autonomistico, eleggere direttamente il presidente della Regione
attraverso le primarie.
Nello slogan dei promotori, la chiave di una svolta
auspicata: ''Dieci referendum per cambiare la Sardegna''. Eppure
ci sono volute tre pronunce di Tribunali (dal Tar alla
magistratura civile) per vanificare lo sbarramento di fuoco
scatenato dall'Unione delle Province sarde (Ups), che di
cambiamento non ne vuole proprio sentir parlare. O meglio, di un
cambiamento fatto con l'accetta attraverso un voto popolare.
''Le riforme non si fanno con l'abrogazione delle leggi'', aveva
chiarito il presidente dell'Ups Roberto Deriu.
Chi invece ha cavalcato con convinzione i referendum e' stato
il governatore Ugo Cappellacci: appelli, spot in tv, comunicati
giornalieri per dire ai sardi di andare a votare, avendo gia'
espresso in precedenza che per lui le quattro nuove Province
dovrebbero andare in soffitta senza alcun rimpianto. Un successo
degli anticasta avra' un peso anche sul futuro del presidente
della Regione.
Che a caldo commenta il superamento del quorum parlando di
''una giornata di grande partecipazione popolare che rappresenta
una vittoria per la Sardegna e per tutti i sardi. I cittadini si
riappropriano degli spazi della politica - aggiunge il
governatore - e danno essi stessi impulso a una stagione di
cambiamento non piu' rinviabile, che deve coinvolgere tutta la
politica e l'intera societa' sarda. Al di la' delle appartenenze
di ciascuno, bisogna cogliere questo messaggio chiaro e la
volonta' espressa di una Sardegna che intende decidere con
scelte autonome e di rottura con il passato''.
''Un grande risultato - esulta cosi' il leader dei
Riformatori Michele Cossa - Adesso la politica deve dare le
risposte che i sardi si attendono: anzitutto una politica piu'
morigerata nei costumi e nei costi e attenta agi interessi dei
propri amministrati''. (ANSA).

CT/CT
07-MAG-12 00:18 NNNN

1 commento:

Blog Lpd ha detto...

REFERENDUM: SARDEGNA; VERSO QUORUM IN 9 QUESITI SU 10
VITTORIA SCHIACCIANTE SI', TRANNE CHE SU VECCHIE PROVINCE
(ANSA) - CAGLIARI, 7 MAG - Quando i dati sui votanti hanno
superato il 50% delle comunicazioni pervenute al Servizio
elettorale della Regione Sardegna, soprattutto dai piccoli
centri e non dalle grandi citta', nove quesiti su 10 hanno
raggiunto il quorum del 33,3%. L'unico referendum a non
raggiungerlo, sinora, e' quello consultivo sull'abolizione dei
cda di tutti gli enti e agenzie dalle Regione, che si ferma al
32,67%. Per ora lo scrutinio (al 5%) delle schede dei singoli
quesiti indica una vittoria schiacciante dei Si' tranne
sull'abolizione delle quattro province storiche di Cagliari,
Sassari, Nuoro e Oristano, per il quale il Si' si ferma al 60%.
Da un primo riepilogo dei votanti per singolo quesito, i
primi sei referendum, sulle Province e sull'istituzione
dell'Assemblea costituente per la riscrittura dello Statuto
sardo, hanno superato il 34,20%, quello sull'elezione diretta
del Presidente della Regione Sardegna attraverso le primarie e
quelli sulla cancellazione della legge che definisce gli
emolumenti dei consiglieri regionali e sul numero dei
consiglieri regionali superano di poco il tetto del 33%. (ANSA).

YE8-AR
07-MAG-12 11:23 NNNN