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lunedì 7 maggio 2012

ANSA/ REFERENDUM: SARDEGNA, VALANGA DI SI' CONTRO LA CASTA

ANSA/ REFERENDUM: SARDEGNA, VALANGA DI SI' CONTRO LA CASTA
VIA PROVINCE E PRIVILEGI.PRIMA 'VITTIMA',CHERCHI(SULCIS) LASCIA
(di Roberta Celot)
(ANSA) - CAGLIARI, 7 MAG - Soffia forte in Sardegna il vento
del cambiamento. Con una schiacciante vittoria dei Si' ai
referendum anticasta, i cittadini dell'Isola hanno lanciato un
chiaro messaggio al Palazzo, destinato ad avere un peso anche in
chiave nazionale: basta deleghe in bianco che finora hanno
mortificato l'elettorato, stop a tentennamenti e inciuci sulle
riforme, via sprechi e privilegi di una casta sempre piu'
lontana dalla gente e dai suoi problemi.
Lo hanno detto con assoluta convinzione oltre 525.000 sardi,
pari al 35,5% degli aventi diritto, che ieri hanno votato per i
dieci quesiti proposti dai referendari, un movimento trasversale
guidato dal partito dei Riformatori e sostenuto da 120 sindaci,
dal nord al sud dell'Isola. E il responso delle urne e' stato
plebiscitario: una valanga di Si', circa il 97%, per cancellare
le quattro Province di recente istituzione (2001): Carbonia
Iglesias, Medio Campidano, Olbia Tempio e Ogliastra. Con una
prima 'vittima' eccellente: visto l'esito del voto, il
presidente del Sulcis, Salvatore Cherchi, esponente di punta del
Pd sardo, gia' deputato e sindaco di Carbonia, si e' dimesso.
''Rispetto l'esito del referendum'', spiega. La Giunta sara'
retta dal vicepresidente e restera' in carica per evitare la
paralisi.
Dalle urne esce una forte ipoteca (attorno al 66%, il quesito
era consultivo) per abolire anche le quattro Province
'storiche': Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano. Netta
affermazione dei Si' per altri otto quesiti: via le indennita'
dei consiglieri regionali (oltre 97%, abrogativo), riscrittura
dello Statuto autonomistico con l'Assemblea costituente (oltre
94%, consultivo), taglio da 80 a 50 del numero dei componenti
del Parlamento sardo (oltre 98%, consultivo), elezione diretta
del presidente della Regione attraverso le primarie (circa 97%,
consultivo), eliminazione dei Consigli di amministrazione degli
enti regionali (oltre 97%, consultivo).
Le Province promettono battaglia: dopo lo straordinario
sbarramento di fuoco per impedire il voto che le ha viste sempre
sconfitte (respinti tutti i ricorsi), l'Ups, l'Unione che
raggruppa tutti gli enti intermedi dell'Isola, presieduta da
Roberto Deriu (Pd), confida nel giudizio di merito del Tribunale
civile di Cagliari per dichiarare illegittimi i referendum. Nel
frattempo lancia un monito: ''Si apre un pericoloso vuoto
politico e amministrativo, un'incertezza giuridica - avverte
Deriu - che rischia di portarci al caos. Da oggi non ci saranno
piu' le leggi che autorizzano le nuove Province ad esistere, ad
avere dei contratti in essere e ad avere dei dipendenti. In
perfetta solitudine e derisi abbiamo posto il problema che ora
e' tutto sulle spalle del presidente Cappellacci''.
Archiviata la vittoria dei Si', spetta adesso al governatore
varare una legge per dimezzare il numero delle Province. Lo
dovra' fare con un decreto, entro 5 giorni dalla proclamazione
del risultato ufficiale da parte della Corte d'Appello, che si
esprimera' entro i prossimi 15 giorni. L'abrogazione avra'
effetto immediato dal giorno successivo a quello della
pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione (Buras). A
giugno, quindi, si celebrera' il funerale delle nuove Province.
Per le altre quattro si attende la legge di riordino, che e'
gia' all'esame del Consiglio regionale.
A leggere i risultati 'bulgari' che arrivano dai territori,
ci si chiede con quale mandato i politici sardi abbiamo deciso,
dieci anni fa, di raddoppiare il numero degli enti. Nel Medio
Campidano, dove l'affluenza e' stata record, il 42% ha votato
per cancellare la Provincia in cui vive. Piu' coerente la
Gallura, dove l'astensione ha superato il 70%. ''Un'indicazione
ben precisa - commenta oggi il presidente Fedele Sanciu,
deputato del Pdl -. La nostra identita', consolidata anche dal
punto vista amministrativo, deve restare intatta''.(ANSA).

CT
07-MAG-12 19:51 NNNN

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