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martedì 22 maggio 2012

COPPIE DI FATTO: RADICALI, CIRCOLARE VIMINALE DISCRIMINA OMOSESSUALI = 'PER I TRASFERIMENTI SI ESCLUDONO DAL PUNTEGGIO UNIONI DELLO STESSO SESSO'





COPPIE DI FATTO: RADICALI, CIRCOLARE VIMINALE DISCRIMINA OMOSESSUALI =
'PER I TRASFERIMENTI SI ESCLUDONO DAL PUNTEGGIO UNIONI DELLO
STESSO SESSO'

Roma, 22 mag. (Adnkronos) - "Il Viminale discrimina le coppie
omosessuali in caso di richiesta di trasferimento". Lo denuncia
l'associazione radicale Certi Diritti, in una lettera-esposto al
ministro dell'Interno, al capo della polizia e ai sindacati del
comparto sicurezza. "A pagina 6 della circolare
333-A/9807.E.1/3368-2012 del 14 maggio 2012, nella nota n. 1, in
merito alla 'situazione familiare' - scrive l'associazione- vi e'
scritto testualmente che 'i punteggi previsti per le esigenze del
nucleo familiare si intendono estesi alle analoghe esigenze per le
eventuali famiglie di fatto, intendendosi per tale quella costituita
da due persone di sesso diverso che convivono, more uxorio, coabitando
stabilmente insieme agli eventuali figli naturali riconosciuti o
dichiarati dall'uno o da ambedue nella sede per cui si richiede il
trasferimento, ovvero in sede limitrofa a quest'ultima.

La coabitazione deve risultare da certificazione anagrafica'".
La circolare, ricorda Certi Diritti, disciplina la "mobilita' a
domanda del personale della Polizia di Stato dei ruoli di
sovrintendenti, assistenti, e agenti, che aspira a cambiare sede di
servizio". "Pur essendo la circolare innovativa rispetto alla
situazione normativa nazionale, in quanto -viene rilevato- prevede
l'applicazione dei benefici previsti per le famiglie matrimoniali
anche a quelle non matrimoniali, contiene in se' una condizione
discriminatoria. Infatti la previsione del ''sesso diverso'' viola in
modo manifesto l'art. 21, comma 1, punto b) del della Legge 4 novembre
2010, n. 183, ''Misure atte a garantire pari opportunita', benessere
di chi lavora e assenza di discriminazioni sul posto di lavoro''.Nella
lettera-esposto viene anche ricordata la sentenza della Corte
Costituzionale n. 138/2010 che riconosce il valore costituzionale
dell'unione omosessuale - in quanto formazione sociale riconosciuta e
garantita dall'art. 2 cost. - ''cui spetta il diritto fondamentale di
vivere liberamente una condizione di coppia''.

L'associazione, infine, chiede che "venga al piu' presto rivisto
il contenuto del testo della Circolare escludendo la condizione
discriminatoria in essa contenuta nei confronti delle persone
omosessuali".

(Sin/Ct/Adnkronos)
22-MAG-12 15:12

NNNN

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