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lunedì 9 luglio 2012

CRISI: DI PIETRO, SU MONTI HANNO RAGIONE SQUINZI E CAMUSSO


CRISI: DI PIETRO, SU MONTI HANNO RAGIONE SQUINZI E CAMUSSO =
PREMIER PUNTA AL BIS E DA' LA COLPA AGLI ALTRI SE LO SPREAD SI
ALZA

Roma, 9 lug. (Adnkronos) - "Nonostante le misure anti-spread,
strombazzate la settimana scorsa come un nuovo sbarco in Normandia dai
media scodinzolanti, lo spread ha raggiunto stamattina quota 481 e
nessuno fa piu' finta che la situazione non sia di nuovo gravissima.
Di fronte a questo disastro il presidente del Consiglio, cioe' il
primo artefice della nostra politica economica, ricorre a uno dei piu'
vecchi e squalificati trucchetti da politicante: dare la colpa a
qualcun altro". Lo dichiara il leader Idv Antonio Di Pietro.

"Se lo spread sale aggiunge- non e' perche' le misure prese dal
governo hanno raggiunto esattamente il risultato profetizzato da noi
dell'Italia dei valori, e cioe' lo zero assoluto, ma perche' il
presidente di Confindustria Squinzi si e' permesso di criticare i
tagli alla spesa pubblica del governo''.

''E' incredibile -prosegue- che Monti possa scaricare le proprie
responsabilita' su chi lo critica, rispondendo con un'arroganza e una
prepotenza peggiori di Berlusconi o del peggior Craxi. Senza che
nessuno dica una parola, con tutti i giornalisti e i politici ciechi,
sordi e muti come le famose tre scimmiette. Altro che tecnico: Monti
sta semplicemente cercando, come il piu' navigato e spregiudicato
marpione della politica, di succedere a se stesso anche dopo le
elezioni, alla guida della stessa assurda coalizione che c'e' oggi con
i risultati che vediamo, una coalizione fatta da politicanti che si
mettono insieme per salvare se stessi, non per salvare il Paese''.
(segue)

(Pol/Ct/Adnkronos)
09-LUG-12 15:30

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CRISI: DI PIETRO, SU MONTI HANNO RAGIONE SQUINZI E CAMUSSO (2) =

(Adnkronos) - Scrive ancora Di Pietro: ''Il problema e' che
costoro non sanno neanche dove sia di casa il Paese reale. Non fanno
la fila per aprire un conto corrente per incassare una misera
pensione, non si vedono rifiutare i mutui necessari alla sopravvivenza
dalle banche, non fanno i conti con la disperazione dei figli
disoccupati, non subiscono il ricatto dei datori di lavoro pronti a
licenziarli, non hanno la paura di non farcela a rimanere sul mercato
dei piccoli imprenditori ,non fanno i conti con uno stipendio che non
basta neanche ad arrivare alla terza settimana e con un reddito reale
che diminuisce sempre di piu'".

"Non sanno niente dell'Italia che lavora e produce. Per questo -
conclude Di Pietro- il presidente di Confindustria, come anche la
segretaria della Cgil Susanna Camusso che ha protestato a sua volta,
hanno completamente ragione. Per l'economia reale le manovre di questo
governo non servono a niente e sono solo macelleria sociale. Anzi, mi
permetto di aggiungere io, sono una iattura''.

(Pol/Ct/Adnkronos)
09-LUG-12 15:32

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