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venerdì 7 settembre 2012

ANSA/ PAKISTAN: BIMBA 'BLASFEMA', GIUDICE DECIDE SUA LIBERAZIONE

ANSA/ PAKISTAN: BIMBA 'BLASFEMA', GIUDICE DECIDE SUA LIBERAZIONE
ACCOLTA RICHIESTA DELLA DIFESA, CAUZIONE DI OLTRE 8.000 EURO
(di Maurizio Salvi).
(ANSA) - ISLAMABAD, 7 SET - Con un verdetto che va ben oltre
il suo significato immediato, un magistrato pachistano ha
disposto oggi ad Islamabad la liberta' dietro cauzione di Rimsha
Masih, la bambina cristiana di 14 anni accusata - ormai e' quasi
certo, ingiustamente - di blasfemia tre settimane fa.
Dopo alcuni rinvii dovuti ad esigenze dell'istruttoria e a
scioperi degli avvocati pachistani, finalmente oggi il giudice
Azam Khan ha esaminato la domanda presentata dai legali della
difesa della piccola e dopo aver nuovamente ascoltato il parere
delle parti, ne ha disposto il rilascio, sia pure condizionato
al deposito di una cauzione di un milione di rupie (oltre 8.300
euro).
E' stata gioia grande per i famigliari e per i militanti
cristiani in attesa all'esterno del tribunale della capitale
pachistana quando il giudice Khan ha reso noto il suo parere
favorevole all'uscita di Rimsha dal carcere di Adiala dove era
stata reclusa il 16 agosto scorso. Da quanto ha appreso l'ANSA,
la bambina potrebbe essere liberata domani dopo il completamento
delle formalita' burocratiche, ma potrebbe forse essere
trasferita in una localita' segreta per ragioni di sicurezza.
Anche il consigliere del primo ministro per l'Armonia
Nazionale, Paul Bhatti, ha espresso in dichiarazioni alla stampa
la sua ''grande soddisfazione'' per il funzionamento della
giustizia e per la dimostrazione che la parte sana della
societa' pachistana ha ancora una volta prevalso.
Ovviamente, dato il clima di tensione generato dall'incidente
e dai colpi di scena che l'hanno caratterizzato, non ultimo
l'arresto dell'imam della moschea di Mehrabadi, Khalid Jadoon,
che era il principale accusatore, la bambina avra' da oggi in
poi una protezione che ne garantira' la sicurezza. Gia' venerdi'
prossimo, infatti, e' fissata una udienza in cui il giudice
istruttore fara' il punto sullo stato dell'inchiesta.
Nel frattempo la vicenda e' diventata una questione di
rilevanza nazionale per il coinvolgimento del presidente del
Consiglio degli Ulema pachistani, Hafiz Tahir Mehmood Ashrafi,
che giorni fa ha chiesto l'immediata liberazione di Rimsha.
Ed anche per la decisione del ministro dell'Interno Rehman
Malik di presiedere ieri un vertice in cui e' stato disposto il
coinvolgimento dei massimi vertici della polizia e della
magistratura nella fase cruciale delle indagini.
Lo stesso Malik si e' presentato oggi al Senato per fornire
particolari su quanto e' emerso dal lavoro degli inquirenti
rivelando un elemento importante: la borsa di plastica
incriminata trovata in possesso di Rimsha, non conteneva ceneri
di pagine di un libro, ma di residui di legno.
Inoltre il ministro ha ribadito che secondo il rapporto dei
medici che hanno studiato le sue condizioni psico-fisiche, alla
eta' anagrafica di circa 14 anni, ne corrisponde una mentale di
una bambina di sette.
Il particolare dell'origine delle ceneri e' di grande
importanza perche' confermerebbe la versione fornita da tre
religiosi musulmani che hanno dichiarato di avere visto l'imam
Jadoon collocare personalmente pagine di un Corano dentro la
busta di plastica portatagli dal figlio del padrone di casa
della famiglia Masih.
A queste persone l'imam disse con tono arrogante che ''questo
era un modo per eliminare una volta per tutte i cristiani dal
nostro villaggio''. In effetti dopo la denuncia, molte decine di
famiglie terrorizzate per possibili attacchi da parte dei
musulmani, abbandonarono Mehrabadi. (ANSA).

YGC-SAL
07-SET-12 18:55 NNNN

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