SCUOLA. PISA, STUDENTE PUNTA PISTOLA CONTRO I PROF IN CLASSE
ARMA ERA FINTA, SOSPETTAVA MOLESTIE DI UN COMPAGNO A FIDANZATA.
(DIRE) Roma, 18 ott. - "Vi sparo". Questo, secondo il quotidiano
la Nazione, avrebbe detto uno studente di un istituto
professionale di Pisa presentandosi in una classe di un istituto
vicino minacciando due insegnanti. Questa mattina all'istituto
tecnico industriale 'Leonardo da Vinci', a due passi dalla Torre
Pendente: un allievo di una scuola vicina (il professionale
'Fascetti') si e' presentato in un'aula e poi ha minacciato con
una pistola due insegnanti. Protagonista uno studente
maggiorenne. Il giovane si e' presentato dal preside dell'Iti,
Odoardo Fontani, per lamentarsi delle presunte molestie subite
dalla sua fidanzata — una quindicenne cascinese, che appunto
frequenta quella scuola — da parte di un compagno di classe. Pare
che il preside abbia convocato i suoi due allievi e che entrambi
si siano chiariti con lo studente del 'Fascetti'. La vicenda
sembrava finita li'. Purtroppo, invece, non e' stato cosi'.
Piu' tardi, infatti, il fidanzato si e' diretto nella classe
della ragazzina e dopo aver bussato alla porta dell'aula ha
chiesto alla professoressa presente in aula, che stava facendo
lezione, di far uscire la sua amica. L'insegnante gli ha chiesto
chi fosse e, quindi, non ha fatto uscire la ragazza. A quel punto
lo studente si e' alterato e ha iniziato a urlare. Le grida hanno
richiamato l'attenzione di un altro docente (di religione) che
stava transitando nel corridoio e che e' subito intervenuto.
Secondo quanto si e' appreso, all'improvviso il giovane ha
estratto una pistola e quindi avrebbe minacciato i due docenti
urlando: "Ora vi sparo".
Scrive ancora la Nazione: a quel punto lo studente ha deciso
di desistere e, quindi, si e' rapidamente allontanato. Quindi
dall'istituto 'Da Vinci' e' stato subito chiamato il 113 e, cosi'
all'Iti e' arrivata la polizia. Gli agenti hanno ben presto
individuato lo studente e, dopo essersi recati nella sua
abitazione, hanno potuto verificare che l'arma in questione non
era vera, ma una pistola ad aria compressa. Per il giovane
cascinese e' scattata una denuncia a piede libero all'autorita'
giudiziaria per minacce. A presentarla — assistita dal suo
avvocato di fiducia — e' stata la stessa insegnante di lettere
insieme a due colleghe.
(Gas/ Dire)
13:10 18-10-12
NNNN
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