TUMORI: DA UNIVERSITA' VERONA NUOVO STUDIO SU PANCREAS =
(AGI) - Venezia, 8 nov. - Da Verona passi avanti sullo studio
dei tumori al pancreas. L'identificazione di nuovi biomarcatori
per una diagnosi precoce delle malattie e la definizione di
trattamenti innovativi specifici per il paziente attraverso le
piu' recenti scoperte della ricerca molecolare sono i nuovi
orizzonti della lotta alle neoplasie e un significativo
progresso in questa direzione e' stato segnalato da 'Nature'
che ha pubblicato i risultati ottenuti dall'analisi della parte
di genoma che codifica le proteine conosciute utilizzando una
casistica di cancri del pancreas. Il lavoro e' stato condotto
nell'ambito dell'International Cancer Genome Consortium, a cui
partecipa il team scaligero 'Arc-net-alleati per la ricerca sul
cancro' coordinato da Aldo Scarpa, direttore del Dipartimento
di Patologia e Diagnostica dell'universita' di Verona. (AGI)
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TUMORI: DA UNIVERSITA' VERONA NUOVO STUDIO SU PANCREAS (2)=
(AGI) - Venezia, 8 nov. - nel consorzio sono coinvolti anche il
team chirurgico del Policlinico diretto da Claudio Bassi,
docente di Chirurgia Generale e il team di Oncologia medica
diretto dal Giampaolo Tortora di Oncologica Medica.
Il tumore al pancreas e' una patologia che continua ad
avere un importante impatto socio sanitario sulla collettivita'
e che impegna fortemente la comunita' scientifica con
l'obiettivo di anticipare, quanto possibile, la diagnosi e
studiare terapie piu' efficaci nella lotta a questo tipo di
neoplasia. L'analisi dei geni di queste neoplasie ha
identificato, oltre a quelle gia' note, nuove alterazioni
molecolari che permettono di suddividere i pazienti in
sottogruppi con diversa prognosi legata alla differente
aggressivita' del tumore. "Il passo successivo - spiega Scarpa
- sara' quello di espandere i risultati ottenuti cercando di
capire quando queste alterazioni insorgono lungo la storia
naturale del tumore e quindi poter essere utilizzate per una
diagnosi piu' precoce. Inoltre queste molecole alterate
potrebbero rappresentare bersagli per nuove forme di terapia.
L'aspettativa e la qualita' di vita dei nostri pazienti
potrebbero risultarne sostanzialmente e finalmente migliorate".
(AGI)
Ve1/Ing
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