ANSA/ ARRESTATO 'TRAFFICANTE' PEDOPORNO, SU FILE ANCHE NEONATI
VICINO ROMA,IMPIEGATO BANCA CONDIVIDEVA 105MILA IMMAGINI E VIDEO
(di Lorenzo Attianese)
(ANSA) - ROMA, 20 MAR - Un archivio sterminato di immagini
raccapriccianti, tra le quali c'erano perfino i neonati. La
collezione di uno dei piu' grossi 'trafficanti' di materiale
pedopornogrfico della rete e' stata trovata dagli agenti della
polizia postale. Oltre 105mila file trovati nei cd, dvd e
computer condivisi sul web attraverso i software 'peer to peer'
da un impiegato di banca romano di 52 anni. Per gli
investigatori, che hanno arrestato l'uomo vicino Roma, si tratta
di un sequestro di materiale senza precedenti nell'ambito delle
indagini sulla pedofilia in Italia.
Il 52/enne, sposato e senza figli, era una sorta di
'grossista' della pedofilia su internet. Attualmente e' sotto
cura ed era stato gia' perquisito nel 2011 per aver condiviso ed
essersi procurato materiale digitalizzato di natura
pedopornografica: cinque immagini in cui comparivano minori in
atti sessuali.
Poi il sequestro di due pc e 93 supporti dvd e cd-rom. E la
scoperta di una valanga di file dell'orrore. Nessun dubbio,
l'uomo risultava l'unico utilizzatore del materiale informatico
sequestrato e anche intestatario della linea telefonica
attraverso la quale erano state effettuate le connessioni sulla
rete. Le indagini parlano di ''105.000 tra immagini e filmati
pedopornografici realizzati con il coinvolgimento di minori di
alcuni dei quali ritraenti anche immagini raccapriccianti di
neonati''. Per questo sono scattati pedinamenti e appostamenti,
che hanno portato anche al luogo di lavoro del 52/enne, una
banca dove spesso si soffermava oltre il normale orario di
servizio.
L'uomo era diventato ormai un punto di riferimento nella rete
per i pedofili. Dietro un nickname e attraverso il banale
sistema del 'peer to peer', otteneva i file con 'download' e
'upload', cioe' scaricandone di nuovi e condividendo i suoi: un
modo che permette di acquisire una maggiore quantita' di file
man mano che aumentano le immagini e i video condivisi nella
propria cartella digitale. Gli investigatori stanno ora
vagliando le migliaia di immagini e tentando di identificare
eventuali vittime dei pedofili. I file ritraggono minori
soprattutto stranieri. Per questo, grazie ad appositi software
collegati ad un circuito internazionale, si tentera' di risalire
ai bambini. Un obiettivo difficile, ma per il quale spinge la
stessa associazione 'Save the Children', la quale spiega che
''nel 2010 sono stati solo 12 i minori identificati''. Tra le
misure urgenti che il nostro Parlamento deve assumere - ha
segnalato l'associazione - c'e' la necessita' di rendere
immediatamente operativo l'Osservatorio nazionale sulla
pedofilia, gia' previsto per legge, attraverso l'attivazione di
una banca dati nazionale che raccolga tutte le informazioni sui
casi, per avere un quadro dettagliato del fenomeno e poter
mettere in campo le contromisure. (ANSA).
Y4J-ST
20-MAR-13 19:12 NNNN
VICINO ROMA,IMPIEGATO BANCA CONDIVIDEVA 105MILA IMMAGINI E VIDEO
(di Lorenzo Attianese)
(ANSA) - ROMA, 20 MAR - Un archivio sterminato di immagini
raccapriccianti, tra le quali c'erano perfino i neonati. La
collezione di uno dei piu' grossi 'trafficanti' di materiale
pedopornogrfico della rete e' stata trovata dagli agenti della
polizia postale. Oltre 105mila file trovati nei cd, dvd e
computer condivisi sul web attraverso i software 'peer to peer'
da un impiegato di banca romano di 52 anni. Per gli
investigatori, che hanno arrestato l'uomo vicino Roma, si tratta
di un sequestro di materiale senza precedenti nell'ambito delle
indagini sulla pedofilia in Italia.
Il 52/enne, sposato e senza figli, era una sorta di
'grossista' della pedofilia su internet. Attualmente e' sotto
cura ed era stato gia' perquisito nel 2011 per aver condiviso ed
essersi procurato materiale digitalizzato di natura
pedopornografica: cinque immagini in cui comparivano minori in
atti sessuali.
Poi il sequestro di due pc e 93 supporti dvd e cd-rom. E la
scoperta di una valanga di file dell'orrore. Nessun dubbio,
l'uomo risultava l'unico utilizzatore del materiale informatico
sequestrato e anche intestatario della linea telefonica
attraverso la quale erano state effettuate le connessioni sulla
rete. Le indagini parlano di ''105.000 tra immagini e filmati
pedopornografici realizzati con il coinvolgimento di minori di
alcuni dei quali ritraenti anche immagini raccapriccianti di
neonati''. Per questo sono scattati pedinamenti e appostamenti,
che hanno portato anche al luogo di lavoro del 52/enne, una
banca dove spesso si soffermava oltre il normale orario di
servizio.
L'uomo era diventato ormai un punto di riferimento nella rete
per i pedofili. Dietro un nickname e attraverso il banale
sistema del 'peer to peer', otteneva i file con 'download' e
'upload', cioe' scaricandone di nuovi e condividendo i suoi: un
modo che permette di acquisire una maggiore quantita' di file
man mano che aumentano le immagini e i video condivisi nella
propria cartella digitale. Gli investigatori stanno ora
vagliando le migliaia di immagini e tentando di identificare
eventuali vittime dei pedofili. I file ritraggono minori
soprattutto stranieri. Per questo, grazie ad appositi software
collegati ad un circuito internazionale, si tentera' di risalire
ai bambini. Un obiettivo difficile, ma per il quale spinge la
stessa associazione 'Save the Children', la quale spiega che
''nel 2010 sono stati solo 12 i minori identificati''. Tra le
misure urgenti che il nostro Parlamento deve assumere - ha
segnalato l'associazione - c'e' la necessita' di rendere
immediatamente operativo l'Osservatorio nazionale sulla
pedofilia, gia' previsto per legge, attraverso l'attivazione di
una banca dati nazionale che raccolga tutte le informazioni sui
casi, per avere un quadro dettagliato del fenomeno e poter
mettere in campo le contromisure. (ANSA).
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20-MAR-13 19:12 NNNN
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