Translate

venerdì 10 maggio 2013

ANSA/ USA:'ORCO' CONFESSA TORTURE,RISCHIA ANCHE PENA DI MORTE


ANSA/ USA:'ORCO' CONFESSA TORTURE,RISCHIA ANCHE PENA DI MORTE
FIGLIA,'PER ME E' MORTO';TEST DNA CONFERMA,BIMBA 6 ANNI DI ARIEL
(di Marcello Campo)
(ANSA) - WASHINGTON, 10 MAG - Ariel Castro, l'orco di
Cleveland, sta collaborando con gli inquirenti, confessando gran
parte dei reati contestati, sulla base delle indicazioni fornite
dalle sue vittime ormai libere. Tuttavia, rischia lo stesso di
andare davanti al boia: il procuratore a cui e' stata affidata
la pubblica accusa, Timothy McGinty, ha detto chiaramente che
intende incolparlo di omicidio aggravato, per aver picchiato
Michelle Knight sull'addome, provocandole almeno 5 aborti. Un
reato che in Ohio potrebbe essere sanzionato con la pena di
morte. Ora anche il test Dna conferma che la figlia che Amanda
ha partorito sei anni fa nella casa degli orrori e' figlia del
suo aguzzino.
Nel frattempo, continuano a emergere nuovi dettagli sulla
prigionia: ''Ariel Castro - sintetizza la Polizia - creo' una
camera della tortura a casa sua, che per dieci anni e' stata una
prigione privata nel cuore della citta'. La raccapricciante
brutalita' delle torture che queste ragazze hanno subito lungo
questi dieci anni - spiegano le stesse fonti - sono aldila' di
ogni umana comprensione''.
Alla Cnn parla anche Angie Gregg, una delle figlie avute da
Ariel durante il primo matrimonio: ''Per me e' morto: e' il
criminale piu' cattivo, vile e demoniaco che esista. Non voglio
piu' vederlo in vita mia. In famiglia non abbiamo un dna di
mostri'', prosegue quasi in lacrime. ''In passato ho conosciuto
un uomo gentile e amichevole. Ma ora - aggiunge la ragazza - non
ci saranno piu' visite, ne' telefonate. Lui non potra' essere
mai piu' mio padre, non posso accettarlo''. Quando ha saputo la
notizia del rapimento delle tre ragazze, spiega che avrebbe
''voluto morire''. Lei assieme al marito, in questo decennio, e'
stata spesso ospite nella casa degli orrori, ma purtroppo non ha
mai avuto alcun sospetto: ''Abbiamo mangiato, ascoltato musica.
Papa' e' sempre apparso rilassato, divertente, non ci ha mai
messo fretta perche' andassimo via''.
Poi ricorda alcuni dettagli, che ora, alla luce dei fatti,
assumono grande significato, ma che all'epoca erano del tutto
banali : ''La musica era sempre altissima, ma lui era un
appassionato. Anche la porta della cantina era sempre sbarrata.
Una volta gli chiesi se potevo andare su, a vedere la mia
cameretta di quando ero piccola. Ma lui mi disse che era meglio
di no perche' era piena di sporcizia, in totale disordine''.
Quindi, Angie sottolinea come non volesse mai rimanere a dormire
fuori: ''Magari veniva a trovarci molto presto, per poi tornare
a casa sua entro la sera''. Poi un aneddoto riguardante la
figlia sua e di Amanda. ''Un giorno mi fece vedere la foto della
bimba scattata sul cellulare. Io dissi che sembrava Emily, mia
sorella, da piccola. Gli chiesi se fosse sua. Ma lui mi ripeteva
che era la figlia della sua ragazza con un altro uomo. Io non ci
credetti, al massimo pensai che si trattasse di una figlia
illegittima. Ma certo non potevo immaginare quale fosse la
verita'''.

CAP
10-MAG-13 19:26 NNNN

Nessun commento: