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martedì 25 giugno 2013

ESTATE: INVASIONE MEDUSE ALL'ELBA, CONTRO 'MORSI' ECCO COSA FARE


ESTATE: INVASIONE MEDUSE ALL'ELBA, CONTRO 'MORSI' ECCO COSA FARE =
L'ESPERTO, NIENTE PANICO, BRUCIORE SI PUO' CONTRASTARE
EFFICACEMENTE

Roma, 25 giu. (Adnkronos Salute) - Possono essere sgradite
sorprese dopo un tuffo in mare. Sono le meduse, ormai una presenza
sempre piu' diffusa nei mari italiani, dove sono gia' state avvistate
in gran numero, in particolare nelle acque dell'Isola d'Elba. Le
sostanze urticanti liberate dalle meduse possono provocare una
reazione infiammatoria acuta, caratterizzata da eritema, gonfiore,
vescicole e bolle, accompagnata da bruciore e sensazione di dolore.

"Una reazione dovuta all'effetto tossico diretto del liquido
contenuto nei tentacoli di questi animali marini, ma niente panico.
Basta seguire poche regole per evitare conseguenze piu' fastidiose",
spiega all'Adnkronos Salute Antonio Cristaudo, responsabile del
servizio di dermatologia allergologica professionale e ambientale
dell'Istituto dermatologico San Gallicano di Roma.

Gia' lo scorso weekend un'invasione di meduse della specie
noctiluca, ha colpito l'Isola d'Elba dove decine di bagnanti sono
stati medicati dalla Croce Verde e un ragazzino di 13 anni, ustionato
in piu' parti del corpo, ha dovuto ricorrere alle cure del pronto
soccorso. "Il 'morso' della medusa - afferma Cristaudo - scatena una
reazione infiammatoria che causa bruciore alla pelle, dolore e
prurito. Ma, per certe specie, anche rarissimi 'shock' anafilattici.
In genere la modalita' d'intervento e' la stessa che si utilizza
contro un'infiammazione, ovvero optare per una crema antinfiammatoria
cortisonica. Meglio usare questa agli antistaminici - osserva - che
possono arrecare una reazione fotosensibile, soprattutto se poi si
continua a prende il sole". (segue)

(Frm/Col/Adnkronos)
25-GIU-13 13:18

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ESTATE: INVASIONE MEDUSE ALL'ELBA, CONTRO 'MORSI' ECCO COSA FARE (2) =

(Adnkronos Salute) - Ad essere piu' a rischio sono i bambini.
Soprattutto la cute delle gambe, del viso e dei genitali, zone in cui
la reazione puo' essere piu' dolorosa. "Queste irritazioni - aggiunge
Cristaudo - durano a seconda dell'intensita' del contatto con
l'animale. Dopo l'intervento con la crema cortisonica bisogna stare
attenti a non prendere il sole nelle zone colpite perche' altrimenti
possono rimanere esiti pigmentali sulla pelle. Inoltre - suggerisce -
non bisogna strofinarsi la bocca e gli occhi dopo il contatto
urticante e non grattare la parte colpita".

Per tenere il fenomeno della proliferazione delle meduse sotto
controllo e sapere quel che avviene nel Meditarraneo, l'associazione
Marevivo in collaborazione con la Commissione Internazionale per
l'Esplorazione Scientifica del Mar Mediterraneo(Ciesm) ha avviato un
progetto per una rete di osservatori sulle meduse "coinvolgendo sia la
comunita' scientifica sia gli osservatori 'casuali' che, da una
spiaggia o da un traghetto, possono diventare preziose vedette di
meduse", ricorda Marevivo presentando il progetto.

"Abbiamo visto che le meduse possono arrivare all'improvviso e
altrettanto all'improvviso scomparire - precisano gli specialisti di
Marevivo - quasi mai queste apparizioni sono registrate
scientificamente. La distribuzione e l'operativita' dei biologi marini
non e' tale da poter apprezzare questi fenomeni in modo fedele. Le
meduse, soprattutto quelle piu' grandi, sono ben visibili e le poche
specie di importanza diretta per l'uomo sono facilmente
identificabili. Tutti possono segnalarle. Magari corredando la
segnalazione con una foto digitale, presa anche con un telefonino".

(Frm/Col/Adnkronos)
25-GIU-13 13:21

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