Spari P.Chigi: Giangrande, cosi' Preiti mi ha sparato
Era molto lucido, non chiedero' perdono per lui
(ANSA) - ROMA, 15 SET - ''Non sono un eroe. Mi sono trovato
al posto giusto nel momento sbagliato. Se questo soggetto
passava il blocco in un attimo di distrazione dei miei colleghi,
era una strage''. Lo dice in un'intervista a Libero Giuseppe
Giangrande, il brigadiere dei carabinieri ferito nella
sparatoria davanti a Palazzo Chigi a Roma. A Natale potra'
tornare a casa dopo mesi in ospedale.
''Con Preiti - racconta -, prima che mi sparasse ci ho
parlato. Mi ha chiesto di passare lo sbarramento e nel momento
in cui gli ho detto che era impossibile, come avevo gia' fatto
con altri, si e' scagliato contro di noi. E' stato bloccato e ha
scaricato tutto il caricatore della pistola, su di me e sugli
altri''. Mentre era a terra, colpito ed in attesa di soccorsi,
Giangrande dice che ''in pochi minuti'' ha capito che stava
''per perdere tutto'': sua figlia e la sua vita. Dal processo,
aggiunge, che inizia a novembre, si aspetta che Preiti ''venga
punito in base ai capi di imputazione e sia riconosciuto
colpevole, perche' matto non e'. Era molto lucido - aggiunge -
quando ha parlato con me. Non chiedero' il perdono nei suoi
confronti''.
Libero raccoglie anche la testimonianza della figlia,
Martina: se saro' presente in aula al processo? ''Vorrei andare -
dice -, ma solo se sara' fatto a porte chiuse. Non voglio fare
pubblicita' a un appuntamento dove si parla di mio padre. Ma
Preiti non lo potro' mai perdonare''. (ANSA).
Y14/SB
15-SET-13 12:37 NNNN
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