Giorno Memoria: corona fiori davanti lapide a PalatucciQuestore di Fiume, salvo' cinquemila ebrei, mori' a Dachau nel '45
(ANSA) - TRIESTE, 27 GEN - Una corona di fiori e' stata
deposta davanti alla lapide che ricorda la prigionia nella Casa
circondariale di Giovanni Palatucci, ultimo Questore italiano di
Fiume, "Giusto tra le Nazioni", "Servo di Dio" e "Medaglia d'oro
al Merito Civile".
Il Cappellano provinciale della Polizia di Stato, don Paolo
Rakic, ha benedetto la lapide e la corona ricordando che
Palatucci, nato in provincia di Avellino nel 1909, fu assegnato
alla Questura di Genova. Alla promulgazione delle leggi razziali
del 1938, Palatucci, in servizio all'Ufficio Stranieri della
Questura di Fiume, divenne il protettore in particolare degli
ebrei, con la cui comunita' fiumana aveva rapporti di stima e di
amicizia, salvando la vita a piu' di 5 mila ebrei, avviandoli a
un campo di raccolta in provincia di Salerno dove era Vescovo
uno zio, che li prese sotto la propria protezione. L'8 settembre
1943 Giovanni Palatucci rimase da solo a reggere la Questura di
Fiume e un anno dopo fu arrestato dalla Gestapo e condannato a
morte, ma la pena gli fu commutata nel carcere a vita. Trascorse
due giorni nella struttura di Trieste e da li' fu tradotto nel
campo di sterminio di Dachau, dove mori il 10 febbraio 1945,
all'eta' di neanche 36 anni.
Alla cerimonia hanno partecipato il Questore di Trieste,
Giuseppe Padulano, il Direttore del carcere, Ottavio Casarano, e
altre autorita' locali. (ANSA).
DO/MST
27-GEN-14 10:29 NNNN
(ANSA) - TRIESTE, 27 GEN - Una corona di fiori e' stata
deposta davanti alla lapide che ricorda la prigionia nella Casa
circondariale di Giovanni Palatucci, ultimo Questore italiano di
Fiume, "Giusto tra le Nazioni", "Servo di Dio" e "Medaglia d'oro
al Merito Civile".
Il Cappellano provinciale della Polizia di Stato, don Paolo
Rakic, ha benedetto la lapide e la corona ricordando che
Palatucci, nato in provincia di Avellino nel 1909, fu assegnato
alla Questura di Genova. Alla promulgazione delle leggi razziali
del 1938, Palatucci, in servizio all'Ufficio Stranieri della
Questura di Fiume, divenne il protettore in particolare degli
ebrei, con la cui comunita' fiumana aveva rapporti di stima e di
amicizia, salvando la vita a piu' di 5 mila ebrei, avviandoli a
un campo di raccolta in provincia di Salerno dove era Vescovo
uno zio, che li prese sotto la propria protezione. L'8 settembre
1943 Giovanni Palatucci rimase da solo a reggere la Questura di
Fiume e un anno dopo fu arrestato dalla Gestapo e condannato a
morte, ma la pena gli fu commutata nel carcere a vita. Trascorse
due giorni nella struttura di Trieste e da li' fu tradotto nel
campo di sterminio di Dachau, dove mori il 10 febbraio 1945,
all'eta' di neanche 36 anni.
Alla cerimonia hanno partecipato il Questore di Trieste,
Giuseppe Padulano, il Direttore del carcere, Ottavio Casarano, e
altre autorita' locali. (ANSA).
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