Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-04041
presentato daInterrogazione a risposta scritta 4-04041
FAENZI Monica
testo di
Venerdì 14 marzo 2014, seduta n. 190
FAENZI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
secondo quanto esposto da alcuni consiglieri comunali di Siena, il Ministro interrogato, nell'ambito di un piano nazionale di revisione e razionalizzazione degli organici, sarebbe intenzionato alla soppressione di alcuni presidi di polizia ubicati nella medesima città, in particolare le sezioni della polizia ferroviaria e dellapolizia postale;
l'ipotesi di chiusura dei distretti, è stata anche paventata dalle organizzazioni sindacali di categoria, che hanno manifestato la contrarietà della soppressione dei servizi, i cui effetti oltre a determinare il relativo trasferimento del personale, rischiano di provocare conseguenze negative sulla tutela dei cittadini e la sicurezza del territorio interessato;
le linee guida del progetto di razionalizzazione e soppressione dei presidi senesi, rientrano all'interno di un più ampio piano di dismissione nazionale che, secondo quanto sostenuto dal vice capo vicario della polizia, nel corso di un incontro con la delegazione dell'amministrazione comunale e promosso dal comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, prevede la chiusura di 75 presidi della polfer e altrettanti della polizia postale, attraverso una riorganizzazione su base regionale;
l'interrogante segnala che nonostante le rassicurazioni espresse dal sindaco di Siena, il quale ha evidenziato nel corso della medesima riunione, come nell'anno 2013, la provincia senese sia stata caratterizzata per un elevato indice di sicurezza, occorre ciononostante porre in essere ogni iniziativa, nell'eventualità fossero confermate le soppressioni dei presidi senesi suindicati, volta ad evitare tale progetto di smantellamento in chiave meramente ragionieristica, che non considera le esigenze di determinati ed importanti presidi territoriali strategici;
la polfer che opera presso la stazione di Siena, riveste infatti un ruolo importante ed efficace, i cui molteplici compiti compreso il controllo effettuato nei treni e sulla rete dei binari, sui quali grava il rischio perdurante dei furti di rame, che di recente hanno subito un ulteriore aumento, delineano la delicata missione nello svolgimento delle competenze nell'ambito della sicurezza nelle stazioni ferroviarie e a bordo dei treni;
la polizia ferroviaria, svolge inoltre compiti di assistenza nei riguardi dei numerosi passeggeri, che transitano quotidianamente presso la stazione senese e considerando la prossima realizzazione del terminal autobus nella medesima area circoscritta, avvalora ulteriormente la necessità a parere dell'interrogante, di preservare il servizio e la struttura operativa svolta dal medesimo reparto di pubblica sicurezza, in caso di dismissione del presidio;
secondo quanto rilevato dalle organizzazioni sindacali, nel corso dell'incontro in precedenza riportato, è emerso fra l'altro uno scenario complessivamente insufficiente da parte dell'amministrazione del Ministero interrogato, nell'ambito del progetto di riorganizzazione degli uffici territoriali della polizia di Stato, con riferimento alle mancate garanzie nei riguardi delle tante specifiche professionalità acquisite nel corso degli anni da parte delle unità preposte alla tutela dei cittadini e alla sicurezza del territorio senese, intenzionate ad essere riallocate altrove;
il confronto tra i soggetti interessati, si è concluso con la decisione di un incontro stabilito il prossimo 20 marzo, con il Ministro interrogato, sia per definire con maggiore chiarezza le intenzioni dell'amministrazione interessata in ordine alle soppressioni degli uffici di polizia a Siena, che nell'ambito dello sblocco delle retribuzioni e dei diritti di progressione economici sollecitati dalle organizzazioni sindacali della polizia di Stato peraltro da diversi anni;
l'interrogante segnala come le tendenze di ridimensionare i servizi di tutela e di sicurezza nei confronti della comunità cittadina e del territorio senese, siano state già evidenziate nel corso di un precedente atto di sindacato ispettivo n. 4-01819 presentato la scorsa legislatura, all'interno del quale si segnalavano gli effetti negativi delle discutibili scelte del questore di Siena, nell'impiego della riduzione del cosiddetto poliziotto di quartiere, chiamato a sopperire le esigenze causate dalla diminuzione del personale presso i corpi di guardia;
a giudizio dell'interrogante in considerazione di quanto esposto, appare evidente come necessitano una serie di precisazioni da parte del Ministero interrogato, finalizzate ad indicare le reali intenzioni sul piano di riorganizzazione delle forze di polizia operanti nella città di Siena ed in particolare, sul mantenimento degli uffici –:
quali orientamenti intenda esprimere con riferimento a quanto esposto in premessa;
se intenda confermare, la soppressione degli uffici della polfer presso la stazione di Siena e della polizia postale;
in caso affermativo, se non convenga che tale decisione possa determinare effetti negativi e penalizzanti, nell'ambito dei servizi di vigilanza e di tutela per la città di Siena, in particolare con riferimento alla complessa attività dei servizi svolti dalla polfer nella stazione ferroviaria;
come intenda infine, riorganizzare i presidi di polizia nella città di Siena a seguito delle decisioni di revisione della spesa pubblica, sia con riferimento alla riallocazione del personale, che nell'ambito dei livelli di sicurezza per il territorio, che nel caso della riduzione degli uffici, a giudizio dell'interrogante, risulterebbero insufficienti. (4-04041)
secondo quanto esposto da alcuni consiglieri comunali di Siena, il Ministro interrogato, nell'ambito di un piano nazionale di revisione e razionalizzazione degli organici, sarebbe intenzionato alla soppressione di alcuni presidi di polizia ubicati nella medesima città, in particolare le sezioni della polizia ferroviaria e dellapolizia postale;
l'ipotesi di chiusura dei distretti, è stata anche paventata dalle organizzazioni sindacali di categoria, che hanno manifestato la contrarietà della soppressione dei servizi, i cui effetti oltre a determinare il relativo trasferimento del personale, rischiano di provocare conseguenze negative sulla tutela dei cittadini e la sicurezza del territorio interessato;
le linee guida del progetto di razionalizzazione e soppressione dei presidi senesi, rientrano all'interno di un più ampio piano di dismissione nazionale che, secondo quanto sostenuto dal vice capo vicario della polizia, nel corso di un incontro con la delegazione dell'amministrazione comunale e promosso dal comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, prevede la chiusura di 75 presidi della polfer e altrettanti della polizia postale, attraverso una riorganizzazione su base regionale;
l'interrogante segnala che nonostante le rassicurazioni espresse dal sindaco di Siena, il quale ha evidenziato nel corso della medesima riunione, come nell'anno 2013, la provincia senese sia stata caratterizzata per un elevato indice di sicurezza, occorre ciononostante porre in essere ogni iniziativa, nell'eventualità fossero confermate le soppressioni dei presidi senesi suindicati, volta ad evitare tale progetto di smantellamento in chiave meramente ragionieristica, che non considera le esigenze di determinati ed importanti presidi territoriali strategici;
la polfer che opera presso la stazione di Siena, riveste infatti un ruolo importante ed efficace, i cui molteplici compiti compreso il controllo effettuato nei treni e sulla rete dei binari, sui quali grava il rischio perdurante dei furti di rame, che di recente hanno subito un ulteriore aumento, delineano la delicata missione nello svolgimento delle competenze nell'ambito della sicurezza nelle stazioni ferroviarie e a bordo dei treni;
la polizia ferroviaria, svolge inoltre compiti di assistenza nei riguardi dei numerosi passeggeri, che transitano quotidianamente presso la stazione senese e considerando la prossima realizzazione del terminal autobus nella medesima area circoscritta, avvalora ulteriormente la necessità a parere dell'interrogante, di preservare il servizio e la struttura operativa svolta dal medesimo reparto di pubblica sicurezza, in caso di dismissione del presidio;
secondo quanto rilevato dalle organizzazioni sindacali, nel corso dell'incontro in precedenza riportato, è emerso fra l'altro uno scenario complessivamente insufficiente da parte dell'amministrazione del Ministero interrogato, nell'ambito del progetto di riorganizzazione degli uffici territoriali della polizia di Stato, con riferimento alle mancate garanzie nei riguardi delle tante specifiche professionalità acquisite nel corso degli anni da parte delle unità preposte alla tutela dei cittadini e alla sicurezza del territorio senese, intenzionate ad essere riallocate altrove;
il confronto tra i soggetti interessati, si è concluso con la decisione di un incontro stabilito il prossimo 20 marzo, con il Ministro interrogato, sia per definire con maggiore chiarezza le intenzioni dell'amministrazione interessata in ordine alle soppressioni degli uffici di polizia a Siena, che nell'ambito dello sblocco delle retribuzioni e dei diritti di progressione economici sollecitati dalle organizzazioni sindacali della polizia di Stato peraltro da diversi anni;
l'interrogante segnala come le tendenze di ridimensionare i servizi di tutela e di sicurezza nei confronti della comunità cittadina e del territorio senese, siano state già evidenziate nel corso di un precedente atto di sindacato ispettivo n. 4-01819 presentato la scorsa legislatura, all'interno del quale si segnalavano gli effetti negativi delle discutibili scelte del questore di Siena, nell'impiego della riduzione del cosiddetto poliziotto di quartiere, chiamato a sopperire le esigenze causate dalla diminuzione del personale presso i corpi di guardia;
a giudizio dell'interrogante in considerazione di quanto esposto, appare evidente come necessitano una serie di precisazioni da parte del Ministero interrogato, finalizzate ad indicare le reali intenzioni sul piano di riorganizzazione delle forze di polizia operanti nella città di Siena ed in particolare, sul mantenimento degli uffici –:
quali orientamenti intenda esprimere con riferimento a quanto esposto in premessa;
se intenda confermare, la soppressione degli uffici della polfer presso la stazione di Siena e della polizia postale;
in caso affermativo, se non convenga che tale decisione possa determinare effetti negativi e penalizzanti, nell'ambito dei servizi di vigilanza e di tutela per la città di Siena, in particolare con riferimento alla complessa attività dei servizi svolti dalla polfer nella stazione ferroviaria;
come intenda infine, riorganizzare i presidi di polizia nella città di Siena a seguito delle decisioni di revisione della spesa pubblica, sia con riferimento alla riallocazione del personale, che nell'ambito dei livelli di sicurezza per il territorio, che nel caso della riduzione degli uffici, a giudizio dell'interrogante, risulterebbero insufficienti. (4-04041)
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