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lunedì 17 marzo 2014

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-04034 presentato da CIRIELLI Edmondo testo di Venerdì 14 marzo 2014, seduta n. 190..in particolare, il progetto di razionalizzazione e chiusura vede coinvolti ben 261 presidi su tutto il territorio nazionale: le previsioni di chiusura riguardano 11 commissariati distaccati che espletano le funzioni di autorità locale di pubblica sicurezza, 73 uffici di polizia ferroviaria, 73 sezioni di polizia postale, 27 sezioni/sotto sezioni di polizia stradale, 4 nuclei artificieri, 11 squadre a cavallo, 4 sezioni Sommozzatori, 50 squadre nautiche, oltre agli accorpamenti e rimodulazione delle competenze di alcuni compartimenti in ambito gradale, Ferroviario e della zona di polizia di frontiera;..



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04034
presentato da
CIRIELLI Edmondo
testo di
Venerdì 14 marzo 2014, seduta n. 190
  CIRIELLI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   da una circolare del Ministero dell'interno del 3 marzo 2014, a firma del direttore degli affari generali della Polizia di Stato, si apprende che, vista l'attuale congiuntura economica, è allo studio «una riduzione degli organici sia dei ruoli operativi che tecnici delle forze dell'ordine»;
   in particolare, il progetto di razionalizzazione e chiusura vede coinvolti ben 261 presidi su tutto il territorio nazionale: le previsioni di chiusura riguardano 11 commissariati distaccati che espletano le funzioni di autorità locale di pubblica sicurezza, 73 uffici di polizia ferroviaria, 73 sezioni di polizia postale, 27 sezioni/sotto sezioni di polizia stradale, 4 nuclei artificieri, 11 squadre a cavallo, 4 sezioni Sommozzatori, 50 squadre nautiche, oltre agli accorpamenti e rimodulazione delle competenze di alcuni compartimenti in ambito gradale, Ferroviario e della zona di polizia di frontiera;
   fortemente colpita da questo scellerato «progetto», se confermato, sarebbe la zona dei Castelli romani con la soppressione dei commissariati di Colleferro, Genzano di Roma e Frascati;
   si tratta di aree con un'ampia densità di popolazione e, purtroppo, con un'incidenza di criminalità anche di tipo mafiosa e camorrista molto alta;
   tali sconcertanti decisioni toccano la vita di numerosi cittadini specie in un momento in cui, proprio nei Castelli Romani, si assiste a un aumento dei furti nelle abitazioni e di rapine e, pertanto, più forte appare la necessità di un capillare controllo del territorio;
   da sempre il commissariato di polizia di Genzano di Roma è un punto di riferimento per i cittadini, presidio che quotidianamente garantisce sicurezza, tutela e presenza in un territorio che interessa, oltre il comune di Genzano di Roma, anche Nemi e Lanuvio per un bacino di oltre 40 mila abitanti;
   molteplici sono gli interventi e le indagini fondamentali che il commissariato ha portato avanti negli anni, a testimonianza dell'importanza di questo presidio e a dimostrazione del fatto che non si può e non si deve privare il territorio di una struttura così rilevante e basilare per la sicurezza dei cittadini;
   tali drastiche misure sguarnirebbero i territori di presidi importanti dello Stato e potrebbero portare a conseguenze devastanti, soprattutto in un periodo di crisi economica e sociale quale quella attuale che aumenta il tasso di criminalità aggiungendo il motivo della disperazione;
   anche in questa occasione il Governo ha dimostrato di non considerare le grandi professionalità del personale della polizia di Stato: ferma restando l'opportunità di una riorganizzazione volta ad efficientare le risorse economiche, infatti, quelle che vanno preservate sono la professionalità, le competenze e le capacità di moltissimi operatori delle forze dell'ordine che questa professionalità e queste competenze le hanno acquisite, sostenendo numerosi corsi di formazione e naturalmente in moltissimi anni di duro lavoro sul campo;
   ciò è ancora più evidente, poi, per le squadre nautiche e le sezioni di Sommozzatori, come anche per gli artificieri, che, per la loro preparazione specifica e loro competenze, risulterebbero particolarmente penalizzati e sottoutilizzati –:
   se il Ministro sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se intenda rivedere suddetto progetto di drastica riduzione degli organici sia dei ruoli operativi che tecnici delle forze dell'ordine, che va nella direzione opposta a quella di garantire la sicurezza dei cittadini, nonché quali provvedimenti ritenga opportuno adottare per scongiurare, in particolare, il rischio di soppressione del commissariato di polizia di Genzano, anche attraverso risparmi sulle sedi utilizzando, ad esempio, gli spazi pubblici spontaneamente offerti dai comuni. (4-04034)

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-04018
presentato da
CIRIELLI Edmondo
testo di
Venerdì 14 marzo 2014, seduta n. 190
 CIRIELLI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   la polizia postale e delle comunicazioni nasce quale specialità della Polizia di Stato, all'avanguardia nell'azione di prevenzione e contrasto della criminalità informatica e a garanzia dei valori costituzionali della segretezza della corrispondenza e della libertà di ogni forma di comunicazione;
   fenomeni come la pedofilia on-line, gli attacchi a sistemi informatici, le truffe perpetrate grazie all'utilizzo fraudolento di codici di carte di credito o di debito, sono solo alcuni esempi delle attività delittuose che vengono contrastate dal personale della polizia postale;
   da fonti sindacali si è appreso dell'esistenza presso il dipartimento dellapolizia di Stato di un progetto di riorganizzazione della polizia postale e delle comunicazioni, dagli effetti dirompenti, che prevede la chiusura delle sezioni non sedi di distretto di corte d'appello e il prevedibile trasferimento di personale ad uffici non ancora individuati, ma destinati verosimilmente ai servizi di ordine pubblico;
   tale notizia ha destato grande preoccupazione tra il personale interessato, sia per il ridimensionamento degli uffici e degli organici, questi ultimi già esigui, sia per la conseguente perdita di un patrimonio professionale acquisito con grandi sacrifici;
   non si comprende, nell'era della digitalizzazione ed al cospetto del continuo aumento dei reati informatici, le ragioni che hanno indotto alla soppressione di sezioni considerate indispensabili dagli uffici compartimentali per la loro attività in ambito regionale;
   con la ristrutturazione voluta dal dipartimento di polizia di Stato, inoltre, non si otterrebbe alcun risparmio né delle risorse economiche né di quelle umane, ma si vanificherebbe l'utilizzo delle risorse investite fino ad oggi per specializzare il personale delle sezioni, oltre a non risolvere la problematica della carenza di personale e perdendo un servizio fondamentale per i cittadini;
   è certo, a parere dell'interrogante, che questa riorganizzazione creerà solo disservizi ai cittadini e nessun beneficio all'amministrazione della polizia di Stato –:
   se il Ministro sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali provvedimenti ritenga opportuno adottare per scongiurare il rischio di attuazione del progetto di riorganizzazione della polizia postale e delle comunicazioni, permettendo alla stessa di continuare a operare per la sicurezza e salvaguardia dello Stato e dei cittadini stessi. (4-04018)

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