Atto Senato
Interrogazione a risposta orale 3-00875
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Interrogazione a risposta orale 3-00875
STEFANIA PEZZOPANE
giovedì 3 aprile 2014, seduta n.224
giovedì 3 aprile 2014, seduta n.224
il piano di riordino delle sedi della Polizia di Stato, messo a punto dal Ministero dell'interno nell'ottica di un processo di spending review, prevede la soppressione di 267 sedi in tutto il territorio nazionale, con una riduzione del personale compreso tre le 107.000 e le 92.000 unità,
nell'ambito di tale piano, relativamente alla Regione Abruzzo, sarebbe stata prevista la chiusura della sede di Polizia ferroviaria e del distaccamento della stradale di Sulmona, del distaccamento di Polizia stradale di Castel di Sangro, della Polizia di frontiera presso l'aeroporto d'Abruzzo, del distaccamento della stradale di Penne, della Polizia ferroviaria di Vasto, della postale di Chieti, del distaccamento della stradale di Ortona, della Polizia ferroviaria di Giulianova e della Polizia postale di Teramo, soppressione che appare del tutto incomprensibile trattandosi nella maggior parte dei casi di presidi che forniscono servizi indispensabili alla sicurezza del cittadini;
la scelta operata dal Ministero appare ancor più incomprensibile se si considera il reale risparmio che tale soppressione determinerebbe sulle casse dello Stato, dal momento che al personale che dovrà essere trasferito dovrà necessariamente essere corrisposta l'indennità di trasferimento;
rilevato, inoltre, che il nuovo piano di riordino si pone in netta contraddizione con l'allerta criminalità e mafia in Abruzzo che richiederebbe un aumento significativo di uomini e mezzi, mentre invece dall'altra si tolgono importanti presidi sul territorio,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo confermi quanto previsto nel piano di riordino delle sedi di polizia e, in caso affermativo, pur tenendo conto delle esigenze di economicità e razionalizzazione della spesa pubblica, se non ritenga di dover rivalutare quanto deciso in ordine alla soppressione delle sedi di polizia attualmente operanti sul territorio abruzzese, importanti presidi di legalità e controllo del territorio;
se nella definizione di un nuovo piano di riordino non ritenga necessario aprire a un confronto con le Regioni e con il sistema degli enti locali al fine di adottare le strategie e i sistemi più idonei per giungere ad una riduzione dei costi per le casse dello Stato senza per questo sguarnire i territori di quei presidi si sicurezza e legalità.
(3-00875)
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