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giovedì 19 giugno 2014

SANITA': MEDICI MILANO CONTRO NUOVO GIURAMENTO, TENIAMO QUELLO VECCHIO =



SANITA': MEDICI MILANO CONTRO NUOVO GIURAMENTO, TENIAMO QUELLO VECCHIO =
'TESTO INUTILE, DANNOSO E PERICOLOSO', RIVOLTA DI IPPOCRATE
ANCHE A BOLOGNA E FERRARA

Milano, 19 giu. - (Adnkronos Salute) - Il nuovo Giuramento dei
medici italiani? "E' inutile, dannoso e pericoloso. Minaccia
l'indipendenza della categoria e rischia di aprire la porta a 'derive'
come il caso Stamina, o addirittura alle follie di eventuali, futuri
regimi totalitari". A guidare la 'rivolta di Ippocrate' sono i camici
bianchi di Milano, che nella riunione del Consiglio direttivo
dell'Ordine provinciale hanno deciso all'unanimità di mantenere il
vecchio Giuramento professionale del 2006, rifiutandosi di adottare il
nuovo testo proposto dalla Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini
dei medici), "non vincolante - precisano - per i 106 Ordini
provinciali che comunque sono chiamati a votare delibere di
recepimento". Ebbene "noi non ci stiamo - spiega all'Adnkronos Salute
Roberto Carlo Rossi, presidente di Omceo Milano - E non siamo i soli a
pensarla così: anche l'Ordine di Bologna manterrà il Giuramento 2006,
e quello di Ferrara ci sta pensando".

Rossi aveva già espresso contrarietà per le novità proposte
dalla Fnomceo, e oggi lo ribadisce: "Non capiamo perché si sia voluto
mettere mano al Codice deontologico e al Giuramento del 2006 con una
discussione frettolosa". Ma mentre sul nuovo Codice l'Ordine milanese
sta ancora valutando il da farsi insieme ai propri legali, per capire
se ricorrere al Tar contro il testo come ha annunciato l'Ordine
bolognese (posizione condivisa anche gli Ordini di Ferrara, Massa
Carrara e Lucca), sul nuovo Giuramento la decisione è stata presa:
"Diciamo fermamente no, ci teniamo il vecchio Giuramento e su quel
testo continueremo a far giurare i nostri giovani medici".

Se è vero che il riferimento a Ippocrate di Kos, considerato il
padre della medicina moderna e del Giuramento dei medici, "era
scomparso già da anni" nel testo al quale fanno riferimento i camici
bianchi dei giorni nostri, puntualizza il presidente dell'Ordine
meneghino, "riteniamo in ogni caso che il Giuramento del 2006 sia
molto più rispondente ai veri doveri deontologici della nostra
professione". (segue)

(Opa/Zn/Adnkronos)
19-GIU-14 11:52

SANITA': MEDICI MILANO CONTRO NUOVO GIURAMENTO, TENIAMO QUELLO VECCHIO (2) =
ROSSI, ASSERVITI AI POTERI FORTI RISCHIAMO DERIVE COME STAMINA O
REGIMI

(Adnkronos Salute) - Secondo i medici milanesi il nuovo
Giuramento è "dannoso perché elimina il concetto di 'alleanza
terapeutica', sostituendolo con una più generica 'relazione di cura'".
E poiché "impone al medico non di avere particolari 'doti morali', ma
solo di osservare le regole deontologiche", il testo diventa anche
"totalmente inutile". Ma soprattutto è "pericoloso - avverte l'Omceo
provinciale - perché taglia drammaticamente il nodo gordiano
dell'eventuale dissidio tra norme giuridiche e norme deontologiche".

"Se infatti con il vecchio Giuramento il medico si impegnava a
'prestare, in scienza e coscienza, la mia opera, con diligenza,
perizia e prudenza e secondo equità, osservando le norme deontologiche
che regolano l'esercizio della medicina e quelle giuridiche che non
risultino in contrasto con gli scopi della mia professione', in quello
nuovo quest'ultimo passaggio viene tolto: ora il medico s'impegna solo
a 'prestare, in scienza e coscienza, la mia opera, con diligenza,
perizia e prudenza e secondo equità, osservando le norme deontologiche
che regolano l'esercizio della professione'". Un testo "più
rassicurante, ma sicuramente meno eticamente vincolante. E' un
'taglio' che contesto fermamente", attacca Rossi.

Con il nuovo testo, incalza, il messaggio che rischia di passare
è che "il medico deve sempre essere asservito agli ordini dei poteri
forti e costituiti e non può, non deve, mai disturbare il manovratore.
Anche quando, come nel caso delle sentenze di tribunale che
incredibilmente hanno autorizzato la somministrazione del misterioso e
cosiddetto trattamento Stamina, si mette in discussione la salute
delle persone". Così finisce che "un medico che si opponesse agli
ordini di un giudice o di un funzionario, quando sono palesemente
sbagliati o comunque contrari alla deontologia medica, sarebbe
sanzionabile". Attenzione, ammonisce il presidente milanese: "Oltre al
caso recente di Stamina, non viene in mente che nel momento in cui si
afferma che si deve accettare di eseguire un trattamento solo perché
viene ordinato di farlo, anche qualche sciagurato medico asservito ai
regimi del Ventennio del Secolo breve, avrebbe titolo per scagionarsi
storicamente dagli immondi crimini commessi?".

(Opa/Zn/Adnkronos)
19-GIU-14 11:52

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