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venerdì 19 settembre 2014

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-06027 presentato da MOLTENI Nicola testo di Lunedì 15 settembre 2014, seduta n. 290   MOLTENI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:    ormai da tempo le organizzazioni sindacali della polizia di Stato, Siulp, Siap, Silp-Cgil, Ugl polizia, Coisp, Consap-Adp e Uil polizia stanno denunciando che le condizioni lavorative ed economiche dei poliziotti hanno raggiunto livelli sempre più insostenibili;...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06027
presentato da
MOLTENI Nicola
testo di
Lunedì 15 settembre 2014, seduta n. 290

MOLTENI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   ormai da tempo le organizzazioni sindacali della polizia di Stato, Siulp, Siap, Silp-Cgil, Ugl polizia, Coisp, Consap-Adp e Uil polizia stanno denunciando che le condizioni lavorative ed economiche dei poliziotti hanno raggiunto livelli sempre più insostenibili;
   in una recente nota le organizzazioni sindacali di cui sopra, a fronte del silenzio da parte del «Ministro e del Dipartimento di Pubblica Sicurezza», hanno stigmatizzato «come non siano mai state contemperate soluzioni migliorative delle condizioni di Poliziotti e Poliziotte ma solo soluzioni tampone ovvero temporanee» che hanno portato al «progressivo deterioramento e l'acuto disagio professionale del personale»;
   sempre nella medesima nota, viene denunciato che «negli ultimi tempi, all'elevato numero di problematiche rimaste irrisolte, si sono aggiunte e si stanno aggiungendo nuove e delicate questioni che minano e mortificano in maniera oltremodo pesante l'attività lavorativa del personale»: in particolare, il prolungamento del blocco stipendiale, che dura ormai da anni, e «la consapevolezza di lavorare in contesti operativi sempre più difficili, con mezzi obsoleti e insicuri, in strutture fatiscenti che minano persino la dignità degli operatori, con un età media sempre più elevata che mette a rischio i livelli di efficienza dei servizi di sicurezza e di mantenimento dell'ordine pubblico»;
   si registrano la «mancanza di una normale progressione di carriera attraverso i concorsi, l'allarmante assenza di strategia sulla sicurezza che prevede uno smodato ricorso a pratiche emergenziali, come la gestione dei fenomeni di immigrazione e come l'approccio all'ordine pubblico»; successivamente all'approvazione da parte del Consiglio dei ministri del decreto-legge sulla riforma della pubblica amministrazione, con il quale è stato disposto il blocco degli stipendi anche per il comparto sicurezza, le organizzazioni sindacali della polizia di Stato hanno dunque annunciato che nella provincia di Bologna, come è già in corso in altri capoluoghi, quale forma di protesta, non concederanno più, con effetto immediato, deroghe di orario relative all'ordine pubblico, i rinnovi delle deroghe agli orari non contrattualizzati e la partecipazione ai lavori delle commissioni;
   il Ministro interrogato avrebbe risposto che «Le richieste dei sindacati di polizia sono legittime, ma i toni e i modi sono eccessivi Comunque ci sono le condizioni per risolvere»;
   il lavoro degli agenti della polizia di Stato è rivolto a garantire la sicurezza ai cittadini, recentemente sempre più necessaria a fronte dell'aumento dei crimini, ed è destinato anche alla tutela delle istituzioni democratiche –:
   quali iniziative abbia adottato il Ministro interrogato a fronte delle istanze avanzate dalle organizzazioni sindacali della polizia di Stato, Siulp, Siap, Silp-Cgil, Ugl Polizia, Coisp, Consap-Adp e Uil Polizia sopra riportate;
   se non ritenga legittimo un intervento immediato non solo a tutela delle retribuzioni degli agenti di polizia ma anche per migliorare le condizioni lavorative in cui gli stessi sono oggi costretti a lavorare e che sono state puntualmente indicate nella recente nota dalle stesse organizzazioni sindacali. (4-06027)

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