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lunedì 3 novembre 2014

CASO CUCCHI: JOVANOTTI, ANCHE IN ARRESTO UN CITTADINO DEVE SENTIRSI SICURO =


CASO CUCCHI: JOVANOTTI, ANCHE IN ARRESTO UN CITTADINO DEVE SENTIRSI SICURO =

Roma, 3 nov. (AdnKronos) - "A me Stefano Cucchi sembra di conoscerlo.
Questa famiglia potrebbe essere la mia, e la famiglia di tantissima
gente, per questo ci si sta male, per questo è da ieri che se ne
parla, si cerca di capire, ci si commuove e ci si arrabbia, e ci si
vorrebbe stringere a questa famiglia". Lorenzo Cherubini, in arte
Jovanotti, interviene da New York, dove sta lavorando al suo nuovo
album, sul caso Cucci, pubblicando un lungo post sul suo profilo
Facebook in cui fra l'altro sottolinea: "Quando la Polizia prende il
consegna un cittadino disarmato, lo arresta, in base al diritto
democratico quella persona deve potersi sentire totalmente al sicuro
anche nel caso più estremo, anche se fosse il peggiore dei fuorilegge.
E' una cosa ovvia, la cosa più ovvia, la base stessa di una
democrazia. Tocchi questa cosa e salta tutto per aria".

"C'è qualcosa in questa storia -aggiunge Lorenzo- che mi fa pensare
alle 'sliding doors', quella teoria per cui bastano due passi nella
direzione giusta e sei al sicuro e una porta sbagliata al momento
sbagliato e imbocchi una serie di porte maledette, fino all'ultima
porta. Ci sono però alcune 'sliding doors' che non possono essere una
lotteria. La vita è una tombola ma le Istituzioni dello Stato non
possono esserlo, non devono esserlo mai".

"Se per qualsiasi ragione -prosegue il musicista- mi ferma la polizia
e io ho paura vuol dire che sono in un altro paese, uno di quelli dove
spariscono le persone, uno di quelli dove se al bar fai una domanda
sul governo cambiano discorso e si mettono a parlare del tempo, quei
paesi dove c'è un solo telegiornale, non so se avete presente.
L'Italia non è uno di quei paesi, ormai rari, per fortuna, per questo
i caso come quello di Stefano Cucchi spezzano il cuore e fanno paura,
perchè sono squarci che si aprono verso l'inferno vero, quello della
violenza protetta da una divisa o da un camice. La famiglia Cucchi
andrà avanti a cercare la verità, perchè è giusto, ci vuole coraggio e
il loro coraggio va sostenuto, e spero proprio che tutta l'Italia sarà
al suo fianco, prima di tutto l'Italia delle istituzioni, senza farne
una ragione per dividersi anche sul più fondamentale dei principi
della democrazia", conclude Jovanotti.

(Nex/AdnKronos)
03-NOV-14 12:30

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