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martedì 2 dicembre 2014

MAFIA: MORI, CON COSA NOSTRA FU BARATTO NON TRATTATIVA =




MAFIA: MORI, CON COSA NOSTRA FU BARATTO NON TRATTATIVA =
Ex capo dei Ros, io ho avuto il coraggio di andare a casa di
Ciancimino

Roma, 2 dic. (AdnKronos) - "La trattativa c'è sempre stata,
trattativa, tra virgolette, a vari livelli: quella dell'ufficiale di
polizia giudiziaria è un tipo di trattativa, poi c'è quella politica.
Se ho mai ricevuto l'ordine di trattare? No, nessuno me l'ha mai
chiesto. Se lo avessero chiesto li mettevo ai ferri". Cosi l'ex
comandante del Ros Mario Mori, rinviato a giudizio sul Processo
Stato-mafia, nell'intervista rilasciata a Ballaro', in onda questa
sera su Rai3.

Ricordando quando prese la macchina e andò a Piazza Navona a casa di
Ciancimino, il generale Mori afferma ''io ero la Polizia giudiziaria
che stava facendo operazioni antimafia e quello era un mio compito. Io
avevo il coraggio di andarci, nessun altro aveva il coraggio, erano
tutti nascosti sotto alle scrivanie in quel periodo. Quella fatta con
Ciancimino è una trattativa, pero è una trattativa consentita dalla
norma''.

''Vito Calogero Ciancimino era il personaggio più debole, sul suo capo
si stavano addensando una serie di procedimenti che lo avrebbero
portato sicuramente in galera, quindi era debole. Ci poteva dare
qualche spunto e barattare, secondo lui, questo con un trattamento
migliore''. (segue)

(Sin/AdnKronos)
02-DIC-14 18:59

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MAFIA: MORI, CON COSA NOSTRA FU BARATTO NON TRATTATIVA (2) =
'Non ho avvertito Giammanco perche' non era corretto'

(AdnKronos) - ''Il ragionamento non era ingenuo - spiega l'ex
comandante del Ros Mario Mori - era chiaro che questo avrebbe poi
corrisposto da parte dello Stato a un atto di riconoscimento, come
tutti i pentiti, perché il presupposto era che Ciancimino le cose le
doveva dire poi al magistrato. Non ho avvertito subito la Procura
perché era retta dal Procuratore Giammanco con cui io non avevo
rapporti e non lo ritenevo corretto con le istituzioni''.

''Barattare non significa trattare, Per esempio, lei è il mafioso, io
le faccio una domanda, e lei mi dice: "Te lo posso dire però se mi dai
questo". Io lo valuto e dico "no, non te lo posso dare" oppure "sì te
lo posso dare". Questo è il modo previsto dal 202 del codice di
procedura penale che consente all'ufficiale di polizia giudiziaria di
trattare con le fonti. E io a questo mi sono attenuto, art 202 c.pp,
questo, una volta per tutte, deve essere chiaro perché molta gente,
suoi colleghi e qualche magistrato ci rigira sopra. Quando Ciancimino,
che non credevo sarebbe mai arrivato a tanto, disse: "Io ho parlato
con quelli (i corleonesi, ndr), cosa mi offrite?", Io fui preso di
sorpresa, e ho detto "Semplicissimo, si consegnino i vari Riina e
Provenzano, e noi tratteremo bene le loro famiglie". Ricordo che
quando gli feci questa affermazione lui che era seduto su una
poltrona, schizzò sulla sedia come una palla, e mi guardò con gli
occhi sbarrati, e disse "lei è matto, vuol far morire me e poi vuol
morire lei".

(Sin/AdnKronos)
02-DIC-14 18:59

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