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mercoledì 10 febbraio 2016

Polizia: non aprire quella mail, attenti al cryptolocker


Polizia: non aprire quella mail, attenti al cryptolocker
Nuova ondata di attacchi e ricatti informatici
(ANSA) - ROMA, 10 FEB - La Polizia Postale e delle
Comunicazioni mette in guardia gli utenti del web da una nuova
ondata di attacchi attraverso invio di mail contenenti il noto
virus Cryptolocker. Lo scenario é il seguente: l' ignaro utente
riceve sulla propria casella di posta elettronica un messaggio
che fornisce indicazioni ingannevoli su presunte spedizioni a
suo favore oppure contenente un link o un allegato a nome di
Istituti di credito, Aziende, Enti, gestori e fornitori di
servizi noti al pubblico.
Cliccando sul link oppure aprendo l' allegato (solitamente un
documento in formato pdf o zip), viene iniettato il virus che
immediatamente cripta il contenuto delle memorie dei computer,
anche di quelli eventualmente collegati in rete. A questo punto,
spiega la polizia, si realizza il ricatto dei criminali
informatici che richiedono agli utenti, per riaprire i file e
rientrare in possesso dei propri documenti, il pagamento di una
somma di alcune centinaia di euro in bitcoin a fronte del quale
ricevere via e-mail un programma per la decriptazione.
A questo punto, sottolinea la Polizia postale, é importante non
cedere al ricatto, anche perché non é certo che dopo il
pagamento vengano restituiti i file criptati. E per prevenire
questi problemi é bene tenere sempre aggiornato il software del
proprio computer, munirsi di un buon antivirus, fare sempre un
backup, ovvero una copia dei propri file, ma soprattutto fare
attenzione alle mail che ci arrivano, specialmente se non
attese, evitando di cliccare sui link o di aprire gli allegati.
L' estesa diffusione del fenomeno ha indotto la Specialità ad
aumentare le misure di prevenzione attraverso ogni strumento
utile a garantire la sicurezza di chi naviga in Rete.
Ciò ha consentito recentemente alla Polizia di sgominare
un' associazione per delinquere finalizzata all' accesso abusivo
informatico, estorsione on line e riciclaggio degli illeciti
proventi realizzati mediante la diffusione del virus in
argomento, di cui sono rimaste vittima privati cittadini ma
anche aziende, private e pubbliche. (ANSA).

AU
10-FEB-16 11: 16 NNN 

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