Referendum: brindisi al No in caserma forestali Arezzo
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Referendum: brindisi al No in caserma forestali Arezzo
Comandante, 'bravata da guappi, episodio del tutto sconveniente'
(ANSA) - AREZZO, 11 DIC - Hanno organizzato un brindisi
presso il comando del Corpo Forestale di Arezzo per festeggiare
la vittoria del no al referendum costituzionale. Ma la gioia
incontenibile di un gruppo di sindacalisti dei forestali aretini
non e' piaciuta al comandante, che dapprima ha rifiutato l'invito
alla festa e poi ha scritto una lettera di richiamo piuttosto
pesante agli autori del gesto.
L'episodio, riferito oggi dalla Nazione, e' avvenuto lunedi'
scorso presso la caserma di viale Santa Margherita ad Arezzo.
Protagonista un gruppetto di sindacalisti che, dopo la vittoria
del no, secondo quanto si e' appreso, hanno portato una bottiglia
di spumante presso gli uffici della Forestale e l'hanno aperta
proferendo anche parole di gioia per la sconfitta di Matteo
Renzi.
Poi, tirando fuori i bicchieri e le paste per allestire il
rinfresco, hanno festeggiato allargando l'invito al colonnello
Claudio D'Amico, comandante dei Forestali di Arezzo, che si
trovava nel suo ufficio. Li' per li' lo stesso D'Amico ha pensato
che si trattasse della celebrazione di una nascita, di un
compleanno, di una laurea o comunque di un normale anniversario
come spesso accade negli uffici. Poi quando ha capito di cosa si
trattava e' rimasto esterrefatto. L'alto ufficiale non solo si e'
rifiutato ma si e' arrabbiato non poco, giudicando il gesto
"assolutamente inammissibile". L'improvvisata cerimonia e' stata
giudicata dallo stesso Claudio D'amico una vera e propria
"bravata da guappi".
Il colonnello D'Amico, da quando comanda il Corpo Forestale
di Arezzo, ha al suo attivo inchieste di grande spessore. La piu'
famosa e' quella relativa alla Chimet di Civitella in
Valdichiana, nota azienda specializzata in recupero di metalli
preziosi dove fu effettuato uno spettacolare blitz e il
sequestro dell'ex cementificio Sacci di Bibbiena, trasformato
ancora oggi in zona rossa a causa dei rifiuti pericolosi e
dell'amianto ritrovati nel suo perimetro.
"Ognuno e' libero di pensare come crede - ha scritto il
comandante nella sua lettera - ma vi sono dei limiti per
ciascuno di noi in quanto esponenti di un corpo di polizia, che
impongono di astenersi dal fare propaganda politica durante il
servizio...Quanto e' avvenuto e' del tutto sconveniente". (ANSA).
YWS-GRO
11-DIC-16 14:13 NNNN
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