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lunedì 22 ottobre 2018

Consiglio di Stato2018: Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica proposto dal signor xxx xxx, nato il xxx per il riconoscimento all’accesso al pensionamento di vecchiaia anticipato. Numero 01463/2018 e data 04/06/2018



Consiglio di Stato2018: Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica proposto dal signor xxx xxx, nato il xxx per il riconoscimento all’accesso al pensionamento di vecchiaia anticipato.



Numero 01463/2018 e data 04/06/2018 Spedizione

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REPUBBLICA ITALIANA

Consiglio di Stato

Sezione Prima

Adunanza di Sezione del 9 maggio 2018

NUMERO AFFARE 00438/2018

OGGETTO:

Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica proposto dal signor xxx xxx, nato il xxx per il riconoscimento all’accesso al pensionamento di vecchiaia anticipato.

LA SEZIONE

Vista la relazione 21 febbraio 2018 n. 10024, con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Direzione generale del personale e degli affari generali, ha chiesto il parere del Consiglio di Stato sul ricorso;

visto il ricorso del 18 settembre 2017, acquisito al protocollo del Segretariato generale della Presidenza della Repubblica in data 26 settembre 2017;

esaminati gli atti e udito il relatore, consigliere Antimo Prosperi.

Premesso

Il signor xxx xxx, in servizio presso il coordinamento territoriale Sicilia di Anas S.p.A., ha presentato direttamente alla Presidenza della Repubblica un ricorso, datato 17 gennaio 2016, con il quale chiedeva che gli fosse riconosciuto l’accesso al pensionamento di vecchiaia anticipato (c.d. scivolo), in quanto titolare di tessera per l’espletamento del servizio di Polizia stradale, così come previsto per i lavoratori dello Stato appartenenti al Comparto sicurezza, e in virtù del fatto che l’attività svolta dallo stesso debba essere considerata usurante.

Successivamente, in data 18 settembre 2017, il ricorrente ha prodotto un nuovo ricorso, sempre direttamente alla Presidenza della Repubblica, con il quale ha chiesto di annullare il primo ricorso straordinario datato 17 gennaio 2016, redatto a mano, e di prendere in considerazione solo il nuovo ricorso, dattiloscritto e datato 18 settembre 2017. I due ricorsi appaiono comunque identici.

Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, cui il Segretariato generale della Presidenza della Repubblica ha trasmesso per competenza i ricorsi, nel premettere che il signor xxx non è mai appartenuto ai ruoli del Ministero, ha rappresentato che:

- con il ricorso in oggetto non viene impugnato alcun atto specifico dell’Amministrazione, né provvisorio né definitivo, ritenuto lesivo di un personale diritto del ricorrente.

- il signor xxx lamenta genericamente il mancato riconoscimento dell’accesso alla pensione di vecchiaia con limiti di età inferiori a quelli ordinari, previsti esclusivamente per i lavoratori del Comparto della sicurezza, chiedendone il riconoscimento a nome di un’intera categoria di lavoratori “colleghi ANAS S.p.A. di tutta Italia, circa 6.000 dipendenti”;

- il ricorrente afferma che l’attività lavorativa da lui prestata presso Anas dovrebbe essere “almeno riconosciuta come lavoro usurante”.

Premesso quanto sopra, il Ministero, in via preliminare, esprime l’avviso che il ricorso sia improcedibile, in quanto il ricorrente non impugna alcun atto specifico della pubblica amministrazione deducendone vizi di legittimità, e comunque infondato nel merito.

Considerato.

L’istanza di cui sopra non può essere considerata come ricorso straordinario, in quanto si atteggia come una petizione al Presidente della Repubblica volta ad ottenere il riconoscimento all’accesso al pensionamento di vecchiaia anticipato di cinque anni. Invero, con il ricorso non viene dedotto alcun vizio di legittimità sul quale possa essere espresso il parere della Sezione.

Secondo il costante orientamento del Consiglio di Stato, è da ritenersi inammissibile il ricorso straordinario i cui motivi siano dedotti in modo generico, senza indicare compiutamente le norme che si reputano violate e il motivo delle asserite violazioni.

Pertanto il ricorso dev’essere dichiarato inammissibile.

P.Q.M.

esprime il parere che il ricorso debba essere dichiarato inammissibile.

L'ESTENSORE IL PRESIDENTE
Antimo Prosperi Mario Luigi Torsello

IL SEGRETARIO

Manuppelli Maria Cristina

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