LUNEDÌ 22 OTTOBRE 2018 14.28.00
SALUTE
TUMORI: LINFOMI, DALL'IEO 3 NUOVI TEST PER CURE DI PRECISIONE ALLUNGA-VITA =
L'Irccs milanese, permettono di personalizzare terapia
aumentando fino al 50% la sopravvivenza
Milano, 22 ott. (AdnKronos Salute) - Nuovi test 'made in Italy' per
offrire cure su misura ai malati di linfoma e "cambiare volto alla
malattia". La Divisione di diagnosi emolinfopatologica dell'Istituto
europeo di oncologia di Milano, diretta da Stefano Pileri, ha messo a
punto per il linfoma diffuso a grandi cellule B, che rappresenta il
40% dei tumori del tessuto linfatico, 3 nuove analisi molecolari che,
"individuando per ogni paziente l'aggressività del tumore al momento
della diagnosi - spiegano dall'Ieo - permettono di personalizzare la
terapia, migliorando fino al 50% la sopravvivenza ed evitando
l'assunzione di farmaci inutili". I risultati sono stati pubblicati su
'Annals of Oncology'. "La medicina di precisione diventa realtà",
commenta Pileri.
"Per la prima volta - afferma infatti lo specialista - possiamo
offrire ai pazienti italiani che soffrono di linfoma diffuso a grandi
cellule B una diagnosi che in poco tempo, da meno di 3 giorni a 3
settimane a seconda del test richiesto, permette loro di accedere
all'approccio terapeutico giusto per la loro malattia. Siamo prima di
tutto felici per i pazienti e le loro famiglie. E allo stesso tempo
siamo orgogliosi di aver dimostrato come la ricerca molecolare,
associata alle tecnologie d'avanguardia, contribuisca concretamente a
migliorare la clinica realizzando il trasferimento immediato dei
risultati dal bancone del laboratorio al letto del malato. Nel caso
dei linfomi", in particolare, "l'analisi dell'espressione genica
fornisce informazioni che cambiano la prognosi della malattia e
permettono di utilizzare l'approccio terapeutico potenzialmente più
efficace, riducendo peraltro le tossicità non desiderate". (segue)
(Red-Opa/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
22-OTT-18 14:27
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TUMORI: LINFOMI, DALL'IEO 3 NUOVI TEST PER CURE DI PRECISIONE ALLUNGA-VITA (2) =
(AdnKronos Salute) - L'Ieo, sottolineano dall'Irccs fondato da Umberto
Veronesi, è "il primo in Italia a offrire prestazioni molecolari ad
alta resa nel campo dei linfomi, utilizzando tessuto fissato in
formalina e incluso in paraffina, cioè disponibile in ogni paziente.
Servizi analoghi esistono già nell'ambito delle leucemie acute,
utilizzando cellule fresche ottenute dal sangue periferico o dal
midollo".
Utilizzando la tecnologia del profilo di espressione genica sulla
piattaforma Nanostring - riferisce una nota - Pileri ha messo a punto
3 'pannelli' di geni, selezionati ad hoc per interrogare le cellule
neoplastiche e il microambiente non tumorale dal quale traggono spesso
supporto. Tutti sono stati sviluppati grazie al contributo
dell'Associazione italiana per la ricerca contro il cancro Airc, e il
primo è già approvato dall'americana Fda. (segue)
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TUMORI: LINFOMI, DALL'IEO 3 NUOVI TEST PER CURE DI PRECISIONE ALLUNGA-VITA (3) =
(AdnKronos Salute) - Il primo pannello comprende 20 geni che
consentono di identificare la cellula di origine del processo tumorale
e divide i pazienti in 2 gruppi di rischio: una distinzione ritenuta
importante perché, anche da studi precedenti, si sa che in un gruppo
la risposta al protocollo immuno-chemioterapico standard è modesta
(sopravvivenza del 25% a 5 anni), mentre nell'altro è decisamente più
elevata (fino al 75% a 5 anni). Il secondo e il terzo pannello
forniscono invece informazioni rispettivamente sul microambiente che
circonda il tumore e su potenziali nuovi target terapeutici, aiutando
quindi a completare le informazioni del primo e a perfezionare la
personalizzazione della cura. Grazie all'impiego combinato dei 3
pannelli, per gli esperti è quindi "possibile ipotizzare la riduzione
(descalation) dei farmaci nei gruppi a minor rischio, e riservare
approcci più aggressivi e/o basati sull'integrazione con farmaci
biologi ai pazienti che hanno scarsa probabilità di rispondere alla
immuno-chemioterapia standard".
Accanto ai 3 pannelli, la Divisione Ieo guidata da Pileri ha
sviluppato 2 chip per sequenziamento di nuova generazione, che
comprendono i 232 geni più frequentemente interessati da alterazioni
nelle principali categorie di linfoma di derivazione dai linfociti B e
T, rispettivamente. La conoscenza di queste anomalie è "importante per
l'identificazione paziente per paziente di bersagli terapeutici",
concludono dall'Ieo, e "utile sia per la somministrazione dei farmaci
ad alto costo solo là dove esiste il razionale per la loro efficacia,
sia per il potenziale riposizionamento di farmaci già noti per la loro
attività in altre malattie".
(Red-Opa/AdnKronos)
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