OFI28426_SX4_QBKN R CRO S04 QBKN Tumori: nuovo strumento per rilevare alterazioni geniche Lo fa in tempo reale. Progetto realizzato da Ateneo Firenze (ANSA) - FIRENZE, 3 GIU - Un nuovo strumento bioinformatico in grado di rilevare in tempo reale le alterazioni geniche in malattie tumorali, analizzando i dati ottenuti da sequenziatori di Dna di ultima generazione, basati sui nanopori. E' il risultato di un progetto realizzato da un gruppo di ricerca interdisciplinare dell'Universita' di Firenze grazie al sostegno dalla Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro. I risultati, pubblicati sulla rivista Bioinformatics, spiega una nota, sono il frutto del lavoro di ricercatori del Dipartimento di Ingegneria dell'informazione, del Dipartimento di Medicina sperimentale e clinica, del Centro di ricerca e innovazione per le malattie mieloproliferative (Crimm) e della Sod di Diagnostica Genetica dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Careggi. "Nella ricerca abbiamo dimostrato - spiega Alberto Magi, ricercatore di Bioingegneria elettronica e informatica, che ha coordinato il team insieme ad Alessandro Maria Vannucchi, docente di Ematologia e responsabile del Crimm - che e' possibile studiare e identificare le alterazioni del genoma di tumori del sangue con tempi che vanno da 30 minuti a 5-6 ore". Attualmente, con le tecniche tradizionali come i microarray o il sequenziamento di seconda generazione, occorrono circa due settimane per ottenere informazioni equivalenti sulla struttura genomica di un tumore. Con i sequenziatori di terza generazione basati su nanopori, le molecole di Dna attraversano un poro di dimensioni nanoscopiche a cui e' applicata una differenza di potenziale. A questo punto le basi che compongono i filamenti del Dna vengono lette misurando le variazioni di segnale elettrico indotte, spiega ancora la nota dell'Ateneo. Con questo principio, queste macchine sono in grado di leggere le sequenze di Dna in tempo reale, mentre il sequenziamento e' in corso. I dati generati sono analizzati dal software elaborato dai ricercatori, Nano-GLADIATOR, che e' dunque capace di ricostruire la struttura genomica di un tumore durante il sequenziamento stesso. (ANSA). MU-COM 03-GIU-19 12:56
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