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mercoledì 25 settembre 2019

>>>ANSA/ Schiaffo Rohani a Trump, con sanzioni nessun incontro

MERCOLEDÌ 25 SETTEMBRE 2019 20.11.24

>>>ANSA/ Schiaffo Rohani a Trump, con sanzioni nessun incontro

ZCZC9130/SXB ONY22807_SXB_QBXB R EST S0B QBXB >>>ANSA/ Schiaffo Rohani a Trump, con sanzioni nessun incontro Pompeo annuncia nuove misure. All'Onu naufraga mediazione Macron (dell'inviato Claudio Salvalaggio) (ANSA) - NEW YORK, 25 SET - Il presidente iraniano Hassan Rohani chiude la porta a uno storico incontro con Donald Trump a margine dell'Assemblea generale dell'Onu per rinegoziare il dossier nucleare, vanificando i crescenti sforzi di mediazione di questi ultimi giorni, a partire da quello di Emmanuel Macron. Una mossa, secondo le voci che corrono a Palazzo di Vetro, legata in parte anche al destino improvvisamente incerto di un presidente americano azzoppato da un'indagine di impeachment. "A nome della mia nazione, vorrei annunciare che la nostra risposta a qualsiasi negoziato finche' ci saranno delle sanzioni e' negativa", ha esordito Rohani nel suo intervento davanti ai grandi del mondo, gelando la platea. "Le foto ricordo sono l'ultima tappa di un negoziato, non la prima", ha proseguito il leader iraniano, timoroso che un faccia a faccia con il tycoon si potesse risolvere solo in un colpo diplomatico per gli Usa. Rohani ha dichiarato di essere aperto a discutere "piccoli cambiamenti, aggiunte o modifiche" all'accordo sul nucleare del 2015 ma, ha sottolineato, "per avviare dei colloqui bisogna prima rispettare gli accordi". E togliere le sanzioni, che ha definito una forma di terrorismo economico. Teheran quindi non cambia la sua posizione di un millimetro. Il presidente iraniano propone invece ufficialmente "a tutti i Paesi interessati dagli sviluppi nel Golfo Persico e nello stretto di Hormuz di unirsi alla 'Coalizione della speranza', che si concentra su interessi comuni puntando sul rispetto reciproco, parita' di condizioni, soluzione pacifica delle differenze e sui principi fondamentali di non aggressione e non interferenza negli affari degli altri". E avvisa Riad, dopo gli attacchi ai impianti petroliferi sauditi che gli occidentali attribuiscono a Teheran: "La sicurezza dell'Arabia Saudita sara' garantita solo mettendo fine all'aggressione dello Yemen piuttosto che invitando degli stranieri", un riferimento al rafforzamento delle truppe Usa nel Golfo. Il giorno prima Trump non era stato eccessivamente aggressivo contro l'Iran, ma aveva minacciato ulteriori sanzioni se avesse continuato con il suo "comportamento minaccioso". E oggi il segretario di Stato Mike Pompeo e' passato ai fatti senza attendere, annunciando sanzioni contro alcune societa' cinesi e loro dirigenti, accusate di importare petrolio iraniano violando l'embargo americano. "Stiamo dicendo alla Cina e a tutti gli altri Paesi: 'Sappiate che puniremo tutte le violazioni delle nostre sanzioni colpendo qualsiasi attivita''", ha ammonito il capo della diplomazia americana in un summit contro la minaccia di un Iran con il nucleare. Va cosi' in frantumi al palazzo di Vetro la mediazione di Macron, il quale fino al giorno prima riteneva che fossero state create "le condizioni di una ripresa rapida dei negoziati". "Sta ora all'Iran e agli Stati Uniti afferrare queste condizioni", aveva sottolineato. Mediazione sostenuta anche da Angela Merkel, che pero' aveva definito "non realistica" la condizione posta da Teheran della revoca delle sanzioni. Anche gli altri Paesi europei, tra cui l'Italia, spingevano per il dialogo ma Rohani oggi si e' lamentato che dall'Europa ha sentito solo "parole bellissime" senza pero' vedere il rispetto dell'impegno preso per compensare il ritiro dall'accordo degli Stati Uniti. Ora il rischio e' quello di una ulteriore escalation nel Golfo, dopo che Francia, Germania e Gran Bretagna hanno accusato Teheran di essere dietro all'attacco al petrolio saudita e chiesto di negoziare un nuovo accordo piu' ampio, come vogliono gli Usa. (ANSA). SAV 25-SET-19 20:10 NNNN 

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