LUNEDÌ 07 OTTOBRE 2019 11.10.40
MAFIA: LA RABBIA DELLA VEDOVA SCORTA FALCONE, 'DOMICILIARI A BRUSCA? NOSTRO DOLORE NON CONTA' =
ADN0264 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RSI
MAFIA: LA RABBIA DELLA VEDOVA SCORTA FALCONE, 'DOMICILIARI A BRUSCA? NOSTRO DOLORE NON CONTA' =
Tina Montinaro sulla possibilità che il pentito possa andare
agli arresti a casa
Palermo, 7 ott. (AdnKronos) - (di Elvira Terranova) - "Sa qual è la
verità? Che il nostro dolore non conta niente. Dicono che uno che ha
ammazzato duecento persone e che ha sciolto un bimbo nell'acido si è
ravveduto e che potrebbe andare tranquillamente ai domiciliari, quindi
quanto vuole che conti il parere dei familiari delle vittime?". Tina
Montinaro è molto arrabbiata. Ma anche delusa. E amareggiata. La
notizia che oggi la Corte di Cassazione deciderà se il collaboratore
di giustizia Giovanni Brusca, l'uomo che ha premuto il telecomando
della strage di Capaci, possa andare agli arresti domiciliari dopo 23
anni di carcere, la amareggia. I legali hanno ottenuto anche il parere
favorevole della Procura nazionale antimafia secondo cui "sono stati
acquisiti elementi rilevanti ai fini del ravvedimento di Brusca".
"Che ne parliamo a fare? - dice la vedova Montinaro in una intervista
concessa all'Adnkronos - Tanto ormai hanno deciso che tra un' anno e
mezzo Brusca sarà fuori, sarà un libero cittadino che ha scontato la
sua pena. Per quanto ci possiamo lamentare, la nostra parola, il
nostro dolore non contano niente. Perché lui è un collaboratore di
giustizia e dicono che si è ravveduto. Uno che ha sulla coscienza 200
persone, compreso un bambino che prima è stato strangolato e poi
sciolto nell'acido. Mi pare tutto ridicolo, sono sincera".
Tina Montinaro, funzionario direttivo dell'amministrazione regionale
dal 1997, l'anno scorso, a ventisei anni dalla strage di Capaci in cui
perse la vita il marito Antonio, capo scorta di Giovanni Falcone, è
entrata in polizia occupandosi per conto del ministero dell'Interno,
di ''mantenere costante la memoria dei caduti di polizia nei settori
più attivi della società civile, tra cui scuola, sport, giovani ed
associazionismo''. (segue)
(Ter/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
07-OTT-19 11:10
NNNN
LUNEDÌ 07 OTTOBRE 2019 11.10.40
MAFIA: LA RABBIA DELLA VEDOVA SCORTA FALCONE, 'DOMICILIARI A BRUSCA? NOSTRO DOLORE NON CONTA' (2) =
ADN0265 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RSI
MAFIA: LA RABBIA DELLA VEDOVA SCORTA FALCONE, 'DOMICILIARI A BRUSCA? NOSTRO DOLORE NON CONTA' (2) =
'Ci sentiamo presi in giro, ,spero che i giudici si passino una
mano sulla coscienza'
(AdnKronos) - "Davanti a una decisione del genere io non so cosa dire
- aggiunge Tina Montinaro - Io spero solo che chi prende questa
decisione sia lì a passarsi una manco sulla coscienza, ricordandosi di
tutti i morti di Palermo. Poi, mi possono fare anche attaccare ma
sicuramente non interesserà niente a nessuno, se loro hanno deciso
determinate cose non badano a quello che io o altri familiari abbiamo
da dire. Noi siamo quelli delle commemorazioni, punto a basta".
"Dicono che Giovanni Brusca li ha aiutati, non so ancora perché hanno
fatto la strage perché abbiamo dovuto aspettare che certi documenti
vengano desecretati e avevamo tutti questi pentiti. Insomma, sono
sincera, ci sentiamo presi in giro. Parto sempre dal principio, che
forse abbiamo perso tempo nei processi a fare determinate cose, a
crederci, perché arrivati a questo punto, come dicono a Palermo
'Agneddu e sucu e finiu u vattiu'", un modo di dire palermitano per
intendere che ormai la decisione è presa e non c'è più niente da fare.
Sul presunto ravvedimento di Brusca, di cui parla anche la
Superprocura antimafia, Tina Montinaro dice: "Beh, finora Brusca non
ha avuto la possibilità di uccidere qualcun altro perché in
galera...". E aggiunge: "Non le capisco davvero certe cose, fanno solo
rabbia e fanno male. E non parlo a nome mio, non è che questo
individuo ha ucciso solo mio marito. Ha fatto le cose più atroci,
basta pensare al piccolo Giuseppe Di Matteo. Mi chiedo allora, ma loro
ci pensano al mio dolore? E al dolore di tutti gli altri? Io sono una
donna delle istituzioni, mio marito era un uomo dello Stato e io
continuerò a crederci. Voglio cambiare le cose. Ecco perché sto sempre
insieme ai bambini, ma ci sono tante cose che a me non piacciono...".
E mentre lo dice, Tina Montinaro si trova proprio in una scuola di
periferia di Palermo per parlare con i bambini.
(Ter/AdnKronos)
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