LUNEDÌ 07 OTTOBRE 2019 12.50.35
= Mafia: Santino Di Matteo, giudici lascino Brusca in carcere =
(AGI) - Roma, 7 ott. - "Che cosa mi aspetto? Mi aspetto che il
presidente di sezione dopo aver letto le carte, chiuda il
fascicolo, domandi 'ma di che cosa parliamo?' e decida di
lasciarlo dov'e'. In carcere". Santino Di Matteo, ex mafioso e
collaboratore di giustizia, ha sentito stamane alla tv del
ricorso in Cassazione presentato da Giovanni Brusca, l'uomo che
23 anni fa gli fece uccidere il figlio. Giuseppe, 15 anni
ancora da compiere. Strangolato e gettato nell'acido.
Brusca chiede da tempo gli arresti domiciliari. E dopo aver
collezionato una lunga serie di 'no', fa leva su un parere
favorevole formulato di recente dalla procura nazionale
antimafia. "Ma che razza di uomo e' - dice all'AGI Di Matteo -
uno che uccide, come ha fatto lui, un bambino? Uno che uccide,
come ha fatto lui, una donna incinta? E' incredibile che si
possa solo pensare di fargli scontare a casa il resto della
pena" (altri due anni, ndr). Quella casa dove Brusca, in
occasione dei tanti permessi premio sinora goduti, trova il
figlio ormai grande: "me li immagino, seduti sul divano, o a
tavola, uno di fronte all'altro - continua Di Matteo - E non
riesco a capire come il figlio possa non chiedergli 'ma che
uomo sei?', possa non dirgli in faccia 'mi fai schifo'. Errare
e' umano, perseverare e' diabolico. Io ho fatto i miei errori,
ne ho pagato il conto, sara' il Signore a giudicarmi. Ma una
cosa e' ammazzare quelli come te in quella che era una 'guerra'
di mafia, una cosa e' prendersela con un ragazzo che non
c'entra niente o addirittura con un bambino ancora nel ventre
della madre. E' da vigliacchi. Da bastardi. Chi lo fa merita di
essere dimenticato, ignorato, buttato nel primo tombino. Non
premiato".
Il contributo delle dichiarazioni rilasciate da Brusca di
cui parla la procura antimafia? "Anche su questo ci sarebbe da
ridire. Non e' mai stato veramente attendibile, ha fatto
confusione, non ha detto davvero niente di nuovo. Quando
qualche anno fa l'ho incontrato in un processo, a Como, ho
afferrato il microfono e gliel'ho tirato addosso. Era l'unica
cosa che potevo fare". Furono gli agenti di polizia a evitare
che entrassero in contatto.
La difesa di Brusca sostiene che piu' volte il killer di
Capaci ha chiesto perdono alle sue vittime. Ma pure questo
lascia indifferente Di Matteo. "Brusca e' un bugiardo. Lo e'
sempre stato. E nessuno gli crede dopo quello che ha fatto".
(AGI)
Bas
071250 OTT 19
NNNN
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