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mercoledì 27 maggio 2020

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI COMUNICATO Attivita' antincendio boschivo per la stagione estiva 2020. Individuazione dei tempi di svolgimento e raccomandazioni per un piu' efficace contrasto agli incendi boschivi, di interfaccia, ed ai rischi conseguenti. (20A02804) (GU n.135 del 27-5-2020)



PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
COMUNICATO
Attivita'  antincendio  boschivo  per  la   stagione   estiva   2020.
Individuazione dei tempi di svolgimento e raccomandazioni per un piu'
efficace contrasto agli  incendi  boschivi,  di  interfaccia,  ed  ai
rischi conseguenti. (20A02804)
(GU n.135 del 27-5-2020)



                                      Alla dott.ssa Luciana Lamorgese
                                                Ministro dell'interno

                                             All' On. Lorenzo Guerini
                                                Ministro della difesa

                                           Alla Sen. Teresa Bellanova
                                   Ministro delle politiche agricole,
                                               alimentari e forestali

                                                 Al Gen. Sergio Costa
                                       Ministro dell'ambiente e della
                                     tutela del territorio e del mare

                                           Alla Sen. Paola De Micheli
                                        Ministro delle infrastrutture
                                                      e dei trasporti

                                          All' On. Dario Franceschini
                                   Ministro per i beni e le attivita'
                                           culturali e per il turismo

                                            All' On. Francesco Boccia
                                              Ministro per gli affari
                                                regionali e autonomie

                                        Ai Presidenti delle regioni e
                                              delle province autonome

                                    e, p.c. Al Presidente dell'Unione
                                              delle province italiane

                                      Al Presidente dell'Associazione
                                        nazionale dei comuni italiani
    Come noto, l'art. 1, comma 1, del decreto-legge 31  maggio  2005,
n. 90, convertito con modificazioni dalla legge 26  luglio  2005,  n.
152, attribuisce allo scrivente il compito di individuare i tempi  di
svolgimento delle attivita' antincendio boschivo  durante  i  periodi
invernale ed estivo. Per la  prossima  stagione,  il  periodo  estivo
avra' inizio il 15 giugno e termine il 30 settembre 2020.
    La campagna antincendio boschivo 2019,  pur  essendo  stata  piu'
impegnativa della  campagna  2018,  non  ha  evidenziato  particolari
criticita' e i sistemi antincendio boschivo e di  protezione  civile,
ai diversi livelli di responsabilita', hanno, nel complesso, risposto
in maniera  adeguata  agli  eventi  occorsi.  Questi  possono  essere
considerati i risultati tangibili che  le  diverse  azioni  poste  in
essere  dal  sistema  danno  se  la   materia   viene   costantemente
attenzionata da parte di tutte le componenti statali e regionali.
    L'avvio del 2020 e' stato caratterizzato dall'emergenza sanitaria
relativa al nuovo Coronavirus COVID-19, che ha oltremodo impegnato il
nostro Paese in tutte le sue componenti statali e locali,  con  forti
impatti sui diversi aspetti economici, politici, sociali e culturali.
Quanto sta accadendo non puo' e non deve tuttavia  fermare  le  altre
attivita', come quella  del  contrasto  agli  incendi  boschivi,  che
caratterizzano l'azione della protezione  civile  nel  nostro  Paese.
Sulla base dei  dati  storici  e  a  prescindere  dalla  concomitante
emergenza,  si  stima  che  gli  incendi  boschivi  continueranno  ad
affliggere il nostro territorio durante  il  corso  dell'anno,  e  in
particolare  nell'ormai  prossimo  periodo  estivo.  Sara'   pertanto
opportuno predisporre per tempo tutte le azioni necessarie  cosi'  da
non aver vanificato i continui e costanti sforzi  fatti  dal  sistema
antincendio boschivo del nostro Paese negli ultimi anni.
    Con le precedenti  raccomandazioni  operative,  pubblicate  nelle
Gazzette Ufficiali del 5 aprile 2019 n. 81 e del 15  giugno  2019  n.
139, sono state fornite specifiche indicazioni per un  piu'  efficace
contrasto  agli  incendi  boschivi,  di  interfaccia,  ed  ai  rischi
connessi, e le  Amministrazioni  regionali,  pienamente  responsabili
della materia antincendio boschivo ai sensi della legge  21  novembre
2000, n. 353, continueranno a curare l'adeguamento dei propri sistemi
di risposta agli incendi boschivi, nei tre ambiti  della  previsione,
prevenzione e  lotta  attiva,  in  relazione  alle  specificita'  dei
relativi contesti ambientali e territoriali.
    Quest'anno  piu'  che  mai,  e'   necessario   che   le   diverse
Amministrazioni statali e i Corpi dello  Stato  sollecitino  le  loro
diramazioni territoriali affinche' supportino, qualora richiesto,  ed
ognuno per i suoi specifici ambiti di competenza, quelle regionali  e
provinciali nell'approntamento dei sistemi di contrasto agli  incendi
boschivi.
    Analizzando  l'evoluzione  generale  della  campagna   2019,   e'
opportuno evidenziare come il fenomeno sia molto legato all'andamento
delle condizioni climatiche e meteorologiche e,  in  particolare,  e'
stato caratterizzato da una stagione invernale molto impegnativa come
effetto diretto di un periodo di forte siccita', e  da  una  stagione
estiva nella media, sebbene sia stata contraddistinta da  temperature
ben al di sopra delle medie stagionali che, pur non  accompagnate  da
condizioni di ventosita' particolarmente intense e persistenti, hanno
comunque portato ad  un  prolungamento  delle  condizioni  favorevoli
all'innesco ed alla propagazione degli incendi  boschivi  nella  coda
della campagna estiva  e  nei  periodi  subito  successivi  ad  essa.
L'analisi dei dati provvisori del 2019 fa  emergere  che  gli  eventi
occorsi sono in linea con quelli attesi per le condizioni registrate,
dimostrando un'adeguata  risposta  del  sistema.  I  risultati  della
scorsa  campagna  estiva  e  l'analisi  dei   dati,   seppur   ancora
provvisori, sono  l'ulteriore  riprova  che  il  sistema  antincendio
boschivo, nel suo complesso, e' la  risultante  degli  effetti  della
riforma  del  2017,  con  il  rafforzamento  e  l'integrazione  della
componente dei Vigili del fuoco e quella del volontariato organizzato
di protezione civile, secondo  gli  specifici  e  differenti  sistemi
regionali AIB.
    Gli eventi che hanno recentemente interessato  l'Australia,  dove
gli incendi boschivi e di  interfaccia  urbano-rurale  hanno  causato
ingenti danni non solo all'ecosistema naturale ma  anche  ai  sistemi
antropizzati,  devono  essere   motivo   di   un'ulteriore   profonda
riflessione che deve rendere tutti consapevoli che quanto accaduto  a
migliaia di chilometri di distanza  dalla  nostra  realta',  potrebbe
potenzialmente e con le dovute differenze, accadere anche nel  nostro
territorio in quanto effetto diretto  dei  cambiamenti  climatici  in
atto che si manifestano con fenomeni estremi sempre  piu'  frequenti.
Alla luce di questa considerazione, i buoni risultati ottenuti devono
essere motivo di ulteriore attenzione da parte dei sistemi  regionali
e quelli statali a cio' deputati, anche in questo particolare momento
storico,  mantenendo  un'adeguata  capacita'  di   programmazione   e
risposta, ai diversi  livelli  di  responsabilita',  puntando  ad  un
intervento  sinergico  ed  integrato  su  tutte   le   attivita'   di
previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi che vada
a considerare sia gli aspetti di salvaguardia  degli  ecosistemi  sia
quelli di tutela della vita e dei beni. Si dovra'  porre  particolare
attenzione nell'individuazione ed approntamento delle adeguate misure
di contrasto ai possibili scenari multirischio gia' conosciuti,  come
gli incendi in aree di interfaccia urbano rurale o aree percorse  dal
fuoco in zone sensibili al rischio  frana,  ampliando,  al  contempo,
l'orizzonte di intervento verso nuovi scenari che seppur  non  ancora
verificatisi   sul   nostro   territorio,   necessitano   di   essere
tempestivamente individuati e opportunamente studiati e valutati.
    Per il raggiungimento di tali obiettivi,  il  Dipartimento  della
protezione civile cura annualmente un'analisi congiunta delle  azioni
che ogni singola componente mette in campo allo scopo. Per  il  2019,
l'analisi  condotta  lo  scorso  autunno,  culminata  con  l'incontro
plenario  del  18  novembre  che  ha  coinvolto  tutti   gli   attori
istituzionali competenti, ha  evidenziato  una  generale  crescita  e
miglioramento del  sistema;  cio'  nonostante  continuano  ad  essere
presenti situazioni di criticita' collegate alla  governance,  quali,
ad esempio, al ricambio del personale impiegato ed all'efficienza dei
mezzi operativi ed all'incapacita', in molti casi, di dialogo  fra  i
diversi  settori.  Tutti  questi  aspetti,   se   non   adeguatamente
fronteggiati, in un prossimo futuro, potrebbero portare anche ad  una
riduzione dell'efficacia della capacita' di salvaguardare non solo il
nostro patrimonio boschivo  ma  anche  e  prioritariamente  la  vita,
l'integrita' fisica, i beni,  gli  insediamenti  e  gli  animali.  Al
riguardo, si auspica che le SS.LL.  conducano  specifiche  azioni  di
verifica  delle  proprie  organizzazioni  al  fine  di  progettare  e
programmare le capacita' di risposta e le connesse  eventuali  azioni
di medio-lungo periodo tali da far trovare preparato il sistema anche
in occasione degli eventi  a  venire,  e  prendendo  ad  insegnamento
l'emergenza COVID-19  che  stiamo  vivendo,  anche  incrementando  le
proprie capacita' con un uso coordinato  e  sinergico  delle  diverse
risorse disponibili sul territorio.
    Durante la  predetta  attivita'  di  analisi,  tutti  gli  attori
istituzionali   hanno   rappresentato   l'interesse   a    proseguire
l'implementazione delle proposte migliorative emerse  dal  debriefing
del  2017,  e  confermate  nel  2018.  Lo  scorso  17  dicembre,   il
Dipartimento  della  protezione  civile  ha  trasmesso  la  relazione
conclusiva con i dettagli di quanto emerso in  fase  di  analisi,  ai
presidenti delle regioni e province  autonome  ed  ai  vertici  delle
Amministrazioni centrali competenti nel settore, cosi' da incentivare
il prosieguo delle attivita' di implementazione  della  capacita'  di
risposta delle varie strutture coinvolte.
    Parallelamente, sono  proseguite  le  attivita'  di  supporto  al
sistema condotte dal Tavolo tecnico  interistituzionale  nel  settore
antincendio  boschivo,  istituito  presso   il   Dipartimento   della
protezione civile e che rappresenta il nuovo  approccio  di  sistema,
introdotto a seguito degli eventi del 2017, basato sulla condivisione
di informazioni ed esperienze e sulla standardizzazione di formazione
e procedure. In questo processo che sembra  portare  ad  un  generale
miglioramento della capacita' ed efficacia  operativa  e'  necessario
che le regioni e le province autonome continuino a favorire le azioni
di sinergia tra i vari soggetti  coinvolti,  anche  implementando  le
proposte del Tavolo tecnico interistituzionale che, se opportunamente
attuate favoriranno l'omogeneizzazione del sistema dal livello locale
a quello nazionale.
    Cio' premesso, e' appena il caso di ricordare  che  i  Presidenti
delle regioni e delle  province  autonome  sono  pienamente  titolari
della competenza in materia di antincendio boschivo  ai  sensi  della
legge 21 novembre 2000, n. 353, e che, tenendo conto della situazione
emergenziale COVID-19 in corso e delle attivita' fino ad ora messe in
campo,   e'   auspicabile    che    si    attivino    tempestivamente
nell'organizzare, anche per il corrente anno 2020, i  propri  sistemi
antincendio boschivo, sia in termini di risorse umane  che  di  mezzi
terrestri ed aerei, nell'ottica della maggior  efficienza  possibile,
al fine di garantire adeguati livelli  di  risposta  a  tutela  della
vita, dell'integrita' fisica, dei  beni,  degli  insediamenti,  degli
animali e dell'ambiente in  generale.  Analogo  auspicio  e'  rivolto
anche ai  Ministri  in  indirizzo,  a  vario  titolo  competenti  nel
settore, affinche' promuovano le attivita' dei  dipendenti  Corpi  di
Polizia,  dei  Vigili  del  fuoco,  delle  Forze   armate   e   delle
Prefetture - Uffici territoriali di Governo  verso  azioni  mirate  a
migliorare  l'efficacia  del  sistema   Paese   nelle   sue   diverse
componenti.
    In particolare, al fine di meglio predisporre tutte le  attivita'
per la prossima campagna antincendio boschivo 2020,  si  invitano  le
SS.LL., ciascuna per gli ambiti di  rispettiva  competenza,  a  voler
promuovere le attivita' di previsione,  prevenzione  e  lotta  attiva
contro gli incendi boschivi come descritto nel seguito.
    Per quanto riguarda l'attivita' di previsione delle condizioni di
suscettivita'  all'innesco  ed  alla   propagazione   degli   incendi
boschivi, questa e' focalizzata a valutare con adeguato  anticipo  le
condizioni  predisponenti  gli  incendi,  per  allenare  il   sistema
regionale antincendio boschivo e quello di protezione civile, nonche'
i fornitoci e gestori delle infrastrutture del Paese.
    Dove attuato, cio' consente una  modulazione  dell'organizzazione
secondo le condizioni di pericolo  attese,  con  la  possibilita'  di
rinforzare le attivita' di ricognizione,  sorveglianza,  avvistamento
ed allarme, nonche' quelle di spegnimento degli incendi boschivi e di
protezione civile ai vari livelli territoriali. Si auspica, pertanto,
che in ciascuna regione e provincia autonoma le  azioni  sul  settore
della previsione siano orientate verso tali obiettivi, con estensione
dei bollettini regionali di previsione anche ai  gestori  di  servizi
pubblici, in particolare della viabilita' e delle  reti  energetiche,
quali parti attive nel sistema, nonche' ai cittadini. Sara'  pertanto
opportuno  lavorare  per  sensibilizzare  la  popolazione  verso   la
problematica degli incendi boschivi incrementando di  conseguenza  la
resilienza dei  territori  interessati  anche  attraverso  coordinate
azioni di comunicazione.
    Allo  scopo,  proprio  in  riferimento  alla  comunicazione  alla
popolazione si ricorda che il Tavolo tecnico  interistituzionale  per
il monitoraggio  del  settore  antincendio  boschivo  ha  prodotto  e
condiviso con tutte le  regioni  e  province  autonome  il  documento
«Informazione alla  popolazione  sugli  scenari  di  rischio  incendi
boschivi e relative norme di comportamento». Il documento in oggetto,
da intendersi quale linea guida nazionale  sulla  tematica,  richiede
che la sua realizzazione  operativa  sia  demandata  alle  regioni  e
province  autonome  attraverso   la   strutturazione   dell'attivita'
all'interno  della   propria   organizzazione,   nonche'   attraverso
l'individuazione degli strumenti di  diffusione  ai  cittadini  degli
stessi scenari.
    Il Dipartimento della protezione civile continuera'  a  garantire
la previsione delle condizioni di suscettivita' all'innesco  ed  alla
propagazione  degli  incendi  boschivi   attraverso   il   Bollettino
nazionale di previsione del pericolo incendi.
    Per quanto riguarda le attivita' di prevenzione,  in  particolare
quella non strutturale, considerato che  gli  incendi  boschivi  sono
causati  prevalentemente  dall'azione  dell'uomo  ed  il   territorio
potenzialmente  interessato  e'   estremamente   vasto   per   essere
efficacemente monitorato, si richiama l'attenzione  sulla  necessita'
di  proseguire  e  potenziare  l'azione  di   sensibilizzazione   dei
cittadini, delle associazioni di categoria, come  ad  esempio  quelle
degli agricoltori e  degli  allevatori,  promuovendo  la  cultura  di
protezione civile  e  le  corrette  norme  di  comportamento  per  la
salvaguardia dell'ambiente. E' altresi' in via di implementazione  la
sezione  «Incendi  boschivi»  all'interno  della  Campagna  «Io   non
rischio», il principale strumento per la sensibilizzazione ai  rischi
della  cittadinanza  da  parte  del   volontariato   organizzato   di
protezione civile. Parallelamente, e' doveroso rimarcare l'importanza
dell'azione  che  i  Comuni  possono  condurre  nelle  attivita'   di
prevenzione sui propri  territori,  attraverso  l'istituzione  ed  il
successivo aggiornamento del catasto delle aree percorse dal fuoco ai
sensi dell'art. 10 della legge n. 353/2000, la redazione dei piani di
protezione civile per gli incendi di  interfaccia  e  l'emissione  di
specifiche ordinanze per  attivita'  di  prevenzione  anche  seguendo
quanto proposto dal gia' citato Tavolo tecnico interistituzionale con
lo «Schema di ordinanza comunale tipo» per attivita'  di  prevenzione
antincendio boschivo. Al riguardo le Amministrazioni regionali, anche
in raccordo con l'Arma dei carabinieri e con l'Associazione nazionale
dei comuni italiani, per quanto di  rispettiva  competenza,  vorranno
prevedere specifiche azioni di monitoraggio  e  di  supporto  tecnico
alle Amministrazioni comunali.
    La capacita' del sistema antincendio  boschivo  delle  regioni  e
delle province autonome dipende,  tra  l'altro,  dalle  attivita'  di
prevenzione strutturale che,  per  essere  efficaci,  necessitano  di
essere pianificate ed  attuate  con  adeguato  anticipo  rispetto  al
periodo di massima pericolosita'.  L'interruzione  forzata  di  molte
attivita' a causa della concomitante emergenza sanitaria in atto,  ha
presumibilmente causato il conseguente rallentamento delle  attivita'
preparatorie alla stagione antincendio boschivo estiva, sottraendo ai
sistemi  regionali  e  provinciali  risorse  economiche  e  umane  da
destinare alla materia. Per limitare al massimo i  possibili  impatti
negativi sull'intero sistema, sara' pertanto opportuno attuare per il
prosieguo del 2020 azioni mirate di pianificazione  delle  attivita',
individuando le azioni prioritario da intraprendere  per  contrastare
adeguatamente il fenomeno degli incendi  boschivi.  Al  riguardo,  si
invitano le SS.LL., ognuna per gli ambiti di rispettiva competenza, a
valutare e  disporre  gli  interventi  prioritari  di  pulizia  e  di
manutenzione del bosco, cosi' come gli interventi di riduzione  della
massa combustibile, tra l'altro lungo le reti viarie  e  ferroviarie,
da attuare in tempi compatibili con la stagione antincendio boschivo.
In considerazione infine della rilevanza e del valore del  patrimonio
culturale nazionale, si auspica che vengano curate specifiche  azioni
di  protezione  dei  siti  di  interesse  non  solo  ad  alto  valore
paesaggistico ma  anche  archeologico  e  culturale,  in  particolare
quelli a maggiore afflusso turistico.
    Infine, per quanto riguarda la lotta attiva  contro  gli  incendi
boschivi, si rammenta l'importanza delle disposizioni di cui all'art.
3 della predetta legge 21 novembre  2000,  n.  353,  che  prevede  la
revisione annuale del piano regionale di  previsione,  prevenzione  e
lotta attiva contro gli incendi boschivi,  strumento  di  riferimento
per tutte le attivita' nel territorio regionale. Nello stesso  piano,
inoltre, potranno essere incluse le attivita' di  monitoraggio  e  di
presidio del territorio, da condurre, con operazioni  coordinate  tra
le  risorse  locali   regionali,   ivi   compreso   il   volontariato
territoriale ovvero quello eventualmente  attivato  a  tal  fine  dal
Dipartimento  della  protezione  civile,  e  le  componenti  statuali
presenti  sul  territorio,  aggiornandolo  ed  integrandolo,  laddove
ritenuto necessario,  con  le  eventuali  variazioni  introdotte  dal
quadro normativo ed emergenziale legato alla  concomitante  emergenza
sanitaria COVID-19.
    Si ritiene, pertanto,  necessario  che,  prima  dell'avvio  della
campagna antincendio boschivo, e in  particolare  di  quella  estiva,
siano previste attivita'  di  scambi  informativi  e,  se  le  future
condizioni lo permetteranno, anche  formative  ed  esercitative,  tra
tutte le componenti del sistema regionale di  risposta  agli  incendi
boschivi e di protezione civile e,  laddove  possibile,  coinvolgendo
anche i gestori di servizi pubblici cosi' che,  eventuali  criticita'
possano emergere in tempi utili per una loro rapida risoluzione.
    La gestione emergenziale COVID-19 sta caratterizzando questo 2020
ed e' pertanto necessario che tutte le attivita' fino ad ora  esposte
trovino la migliore declinazione possibile nel contesto  territoriale
ed organizzativo in cui vengono attuate, compensando le  une  con  le
altre, cosi' da  garantire  un'adeguata  capacita'  di  risposta  sia
terrestre che  aerea  delle  singole  regioni  e  province  autonome,
tarando il proprio sistema rispetto agli eventi attesi sul territorio
ed alla consistenza dei beni ambientali da tutelare. A tal  fine,  si
ricorda l'importanza  delle  flotte  aeree  regionali  nel  garantire
interventi tempestivi e mirati cosi' che l'impiego  dei  mezzi  della
flotta antincendio di Stato sia residuale e solo in concorso ai mezzi
regionali. Solo la disponibilita' di adeguate risorse delle regioni e
delle province autonome potra' garantire un efficace  concorso  della
flotta antincendio di Stato, riducendo i casi di indisponibilita'  di
assetti per impiego su altri fronti spesso dovuti  alla  presenza  di
elevate  richieste  di  intervento   provenienti   da   regioni   non
adeguatamente attrezzate.
    Si ricorda che  a  seguito  degli  eventi  incendiari  che  hanno
caratterizzato  la  campagna  antincendio  boschivo  2017  e'   stata
condivisa da tutti l'esigenza di uniformare il ruolo e la  formazione
della Direzione delle operazioni di spegnimento,  il  Tavolo  tecnico
interistituzionale  per  il  monitoraggio  del  settore   antincendio
boschivo ha cosi'  prodotto  e  condiviso  il  documento  relativo  a
«Definizione, funzioni, formazione e qualificazione  della  direzione
delle   operazioni   di   spegnimento   degli    incendi    boschivi»
successivamente adottato con decreto del Presidente del Consiglio dei
ministri del 10 gennaio 2020 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.
56 del 5 marzo 2020.  Le  Amministrazioni  regionali  e  le  Province
autonome  vorranno,  pertanto,   recepire   il   predetto   documento
nell'ambito dell'autonomia programmatoria e decisoria definita  dalla
legge 21 novembre 2000, n. 353 e successive modificazioni, secondo  i
modelli di intervento di lotta attiva definiti nei  rispettivi  Piani
regionali, sopra richiamati, per la previsione, prevenzione  e  lotta
attiva contro gli incendi boschivi.
    In  ultimo,  preme  ricordare,  l'importanza  che  a  tutti   gli
operatori antincendio, siano essi personale  impiegato  a  terra  che
operante in volo, siano garantite le migliori condizioni di sicurezza
che dovranno essere assicurate non solo attraverso  la  formazione  e
l'ausilio  di  adeguati  dispositivi  di  protezione  individuale   e
strumenti di lavoro, cosi' come stabilito  dalla  normativa  adottata
per il contrasto  all'emergenza  COVID-19,  ma  anche  attraverso  lo
scambio  di  informazioni  fra  i  vari  soggetti  che  operano   sul
territorio.
    In considerazione del particolare rischio derivante da  COVID-19,
al fine di consentire la massima tutela  dei  volontari  impiegati  a
supporto delle competenti  strutture  operative  nelle  attivita'  di
spegnimento a terra, svolte  nell'ambito  della  lotta  agli  incendi
boschivi e coordinate  dalle  sale  operative  regionali  o  comunque
secondo  quanto  disposto   dai   piani   operativi   regionali,   il
Dipartimento  della  protezione  civile   garantira'   la   copertura
assicurativa  integrativa  per  i  volontari  delle  associazioni  di
volontariato  iscritte  all'elenco  nazionale  di  cui  al  comma   3
dell'art. n. 34 del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1 ed a tal
fine  attivate.  Da  detta  copertura  pertanto  devono  considerarsi
escluse tutte le attivita' di monitoraggio,  prevenzione  e  comunque
non riconducibili alla tipologia di eventi sopra citati.
    Si confida nella tempestiva e puntuale attuazione delle  presenti
raccomandazioni, con il  concorso  di  tutte  le  diverse  componenti
istituzionali competenti nelle attivita' di antincendio boschivo, per
garantire il coordinamento della risposta organizzativa ed  operativa
nella campagna antincendio boschivo del 2020. Il  Dipartimento  della
protezione civile continuera' ad assicurare  il  concorso  dei  mezzi
della flotta antincendio di Stato, su richiesta delle Sale  operative
unificate  permanenti  a  supporto  dei  mezzi  terrestri  ed  aerei,
comunque messi in campo  dalle  strutture  regionali  e  provinciali,
nonche' a svolgere il monitoraggio e la  vigilanza  delle  situazioni
emergenziali, al fine di garantire, per quanto  di  competenza,  ogni
necessaria forma di concorso alla  lotta  agli  incendi  boschivi  ed
assistenza. Il  Dipartimento  della  protezione  civile  coordinera',
infine,  anche  mediante  l'organizzazione  di  specifiche   riunioni
tecniche  l'analisi  dell'andamento  dell'attuazione  delle  presenti
raccomandazioni anche allo scopo di evidenziare criticita' e sviluppi
futuri.

      Roma, 19 maggio 2020

                                                  Il Presidente     
                                           del Consiglio dei ministri
                                                      Conte   

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