PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
COMUNICATO
Attivita' antincendio boschivo per la stagione estiva 2020.
Individuazione dei tempi di svolgimento e raccomandazioni per un piu'
efficace contrasto agli incendi boschivi, di interfaccia, ed ai
rischi conseguenti. (20A02804)
(GU n.135 del 27-5-2020)
Alla dott.ssa Luciana Lamorgese
Ministro dell'interno
All' On. Lorenzo Guerini
Ministro della difesa
Alla Sen. Teresa Bellanova
Ministro delle politiche agricole,
alimentari e forestali
Al Gen. Sergio Costa
Ministro dell'ambiente e della
tutela del territorio e del mare
Alla Sen. Paola De Micheli
Ministro delle infrastrutture
e dei trasporti
All' On. Dario Franceschini
Ministro per i beni e le attivita'
culturali e per il turismo
All' On. Francesco Boccia
Ministro per gli affari
regionali e autonomie
Ai Presidenti delle regioni e
delle province autonome
e, p.c. Al Presidente dell'Unione
delle province italiane
Al Presidente dell'Associazione
nazionale dei comuni italiani
Come noto, l'art. 1, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2005,
n. 90, convertito con modificazioni dalla legge 26 luglio 2005, n.
152, attribuisce allo scrivente il compito di individuare i tempi di
svolgimento delle attivita' antincendio boschivo durante i periodi
invernale ed estivo. Per la prossima stagione, il periodo estivo
avra' inizio il 15 giugno e termine il 30 settembre 2020.
La campagna antincendio boschivo 2019, pur essendo stata piu'
impegnativa della campagna 2018, non ha evidenziato particolari
criticita' e i sistemi antincendio boschivo e di protezione civile,
ai diversi livelli di responsabilita', hanno, nel complesso, risposto
in maniera adeguata agli eventi occorsi. Questi possono essere
considerati i risultati tangibili che le diverse azioni poste in
essere dal sistema danno se la materia viene costantemente
attenzionata da parte di tutte le componenti statali e regionali.
L'avvio del 2020 e' stato caratterizzato dall'emergenza sanitaria
relativa al nuovo Coronavirus COVID-19, che ha oltremodo impegnato il
nostro Paese in tutte le sue componenti statali e locali, con forti
impatti sui diversi aspetti economici, politici, sociali e culturali.
Quanto sta accadendo non puo' e non deve tuttavia fermare le altre
attivita', come quella del contrasto agli incendi boschivi, che
caratterizzano l'azione della protezione civile nel nostro Paese.
Sulla base dei dati storici e a prescindere dalla concomitante
emergenza, si stima che gli incendi boschivi continueranno ad
affliggere il nostro territorio durante il corso dell'anno, e in
particolare nell'ormai prossimo periodo estivo. Sara' pertanto
opportuno predisporre per tempo tutte le azioni necessarie cosi' da
non aver vanificato i continui e costanti sforzi fatti dal sistema
antincendio boschivo del nostro Paese negli ultimi anni.
Con le precedenti raccomandazioni operative, pubblicate nelle
Gazzette Ufficiali del 5 aprile 2019 n. 81 e del 15 giugno 2019 n.
139, sono state fornite specifiche indicazioni per un piu' efficace
contrasto agli incendi boschivi, di interfaccia, ed ai rischi
connessi, e le Amministrazioni regionali, pienamente responsabili
della materia antincendio boschivo ai sensi della legge 21 novembre
2000, n. 353, continueranno a curare l'adeguamento dei propri sistemi
di risposta agli incendi boschivi, nei tre ambiti della previsione,
prevenzione e lotta attiva, in relazione alle specificita' dei
relativi contesti ambientali e territoriali.
Quest'anno piu' che mai, e' necessario che le diverse
Amministrazioni statali e i Corpi dello Stato sollecitino le loro
diramazioni territoriali affinche' supportino, qualora richiesto, ed
ognuno per i suoi specifici ambiti di competenza, quelle regionali e
provinciali nell'approntamento dei sistemi di contrasto agli incendi
boschivi.
Analizzando l'evoluzione generale della campagna 2019, e'
opportuno evidenziare come il fenomeno sia molto legato all'andamento
delle condizioni climatiche e meteorologiche e, in particolare, e'
stato caratterizzato da una stagione invernale molto impegnativa come
effetto diretto di un periodo di forte siccita', e da una stagione
estiva nella media, sebbene sia stata contraddistinta da temperature
ben al di sopra delle medie stagionali che, pur non accompagnate da
condizioni di ventosita' particolarmente intense e persistenti, hanno
comunque portato ad un prolungamento delle condizioni favorevoli
all'innesco ed alla propagazione degli incendi boschivi nella coda
della campagna estiva e nei periodi subito successivi ad essa.
L'analisi dei dati provvisori del 2019 fa emergere che gli eventi
occorsi sono in linea con quelli attesi per le condizioni registrate,
dimostrando un'adeguata risposta del sistema. I risultati della
scorsa campagna estiva e l'analisi dei dati, seppur ancora
provvisori, sono l'ulteriore riprova che il sistema antincendio
boschivo, nel suo complesso, e' la risultante degli effetti della
riforma del 2017, con il rafforzamento e l'integrazione della
componente dei Vigili del fuoco e quella del volontariato organizzato
di protezione civile, secondo gli specifici e differenti sistemi
regionali AIB.
Gli eventi che hanno recentemente interessato l'Australia, dove
gli incendi boschivi e di interfaccia urbano-rurale hanno causato
ingenti danni non solo all'ecosistema naturale ma anche ai sistemi
antropizzati, devono essere motivo di un'ulteriore profonda
riflessione che deve rendere tutti consapevoli che quanto accaduto a
migliaia di chilometri di distanza dalla nostra realta', potrebbe
potenzialmente e con le dovute differenze, accadere anche nel nostro
territorio in quanto effetto diretto dei cambiamenti climatici in
atto che si manifestano con fenomeni estremi sempre piu' frequenti.
Alla luce di questa considerazione, i buoni risultati ottenuti devono
essere motivo di ulteriore attenzione da parte dei sistemi regionali
e quelli statali a cio' deputati, anche in questo particolare momento
storico, mantenendo un'adeguata capacita' di programmazione e
risposta, ai diversi livelli di responsabilita', puntando ad un
intervento sinergico ed integrato su tutte le attivita' di
previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi che vada
a considerare sia gli aspetti di salvaguardia degli ecosistemi sia
quelli di tutela della vita e dei beni. Si dovra' porre particolare
attenzione nell'individuazione ed approntamento delle adeguate misure
di contrasto ai possibili scenari multirischio gia' conosciuti, come
gli incendi in aree di interfaccia urbano rurale o aree percorse dal
fuoco in zone sensibili al rischio frana, ampliando, al contempo,
l'orizzonte di intervento verso nuovi scenari che seppur non ancora
verificatisi sul nostro territorio, necessitano di essere
tempestivamente individuati e opportunamente studiati e valutati.
Per il raggiungimento di tali obiettivi, il Dipartimento della
protezione civile cura annualmente un'analisi congiunta delle azioni
che ogni singola componente mette in campo allo scopo. Per il 2019,
l'analisi condotta lo scorso autunno, culminata con l'incontro
plenario del 18 novembre che ha coinvolto tutti gli attori
istituzionali competenti, ha evidenziato una generale crescita e
miglioramento del sistema; cio' nonostante continuano ad essere
presenti situazioni di criticita' collegate alla governance, quali,
ad esempio, al ricambio del personale impiegato ed all'efficienza dei
mezzi operativi ed all'incapacita', in molti casi, di dialogo fra i
diversi settori. Tutti questi aspetti, se non adeguatamente
fronteggiati, in un prossimo futuro, potrebbero portare anche ad una
riduzione dell'efficacia della capacita' di salvaguardare non solo il
nostro patrimonio boschivo ma anche e prioritariamente la vita,
l'integrita' fisica, i beni, gli insediamenti e gli animali. Al
riguardo, si auspica che le SS.LL. conducano specifiche azioni di
verifica delle proprie organizzazioni al fine di progettare e
programmare le capacita' di risposta e le connesse eventuali azioni
di medio-lungo periodo tali da far trovare preparato il sistema anche
in occasione degli eventi a venire, e prendendo ad insegnamento
l'emergenza COVID-19 che stiamo vivendo, anche incrementando le
proprie capacita' con un uso coordinato e sinergico delle diverse
risorse disponibili sul territorio.
Durante la predetta attivita' di analisi, tutti gli attori
istituzionali hanno rappresentato l'interesse a proseguire
l'implementazione delle proposte migliorative emerse dal debriefing
del 2017, e confermate nel 2018. Lo scorso 17 dicembre, il
Dipartimento della protezione civile ha trasmesso la relazione
conclusiva con i dettagli di quanto emerso in fase di analisi, ai
presidenti delle regioni e province autonome ed ai vertici delle
Amministrazioni centrali competenti nel settore, cosi' da incentivare
il prosieguo delle attivita' di implementazione della capacita' di
risposta delle varie strutture coinvolte.
Parallelamente, sono proseguite le attivita' di supporto al
sistema condotte dal Tavolo tecnico interistituzionale nel settore
antincendio boschivo, istituito presso il Dipartimento della
protezione civile e che rappresenta il nuovo approccio di sistema,
introdotto a seguito degli eventi del 2017, basato sulla condivisione
di informazioni ed esperienze e sulla standardizzazione di formazione
e procedure. In questo processo che sembra portare ad un generale
miglioramento della capacita' ed efficacia operativa e' necessario
che le regioni e le province autonome continuino a favorire le azioni
di sinergia tra i vari soggetti coinvolti, anche implementando le
proposte del Tavolo tecnico interistituzionale che, se opportunamente
attuate favoriranno l'omogeneizzazione del sistema dal livello locale
a quello nazionale.
Cio' premesso, e' appena il caso di ricordare che i Presidenti
delle regioni e delle province autonome sono pienamente titolari
della competenza in materia di antincendio boschivo ai sensi della
legge 21 novembre 2000, n. 353, e che, tenendo conto della situazione
emergenziale COVID-19 in corso e delle attivita' fino ad ora messe in
campo, e' auspicabile che si attivino tempestivamente
nell'organizzare, anche per il corrente anno 2020, i propri sistemi
antincendio boschivo, sia in termini di risorse umane che di mezzi
terrestri ed aerei, nell'ottica della maggior efficienza possibile,
al fine di garantire adeguati livelli di risposta a tutela della
vita, dell'integrita' fisica, dei beni, degli insediamenti, degli
animali e dell'ambiente in generale. Analogo auspicio e' rivolto
anche ai Ministri in indirizzo, a vario titolo competenti nel
settore, affinche' promuovano le attivita' dei dipendenti Corpi di
Polizia, dei Vigili del fuoco, delle Forze armate e delle
Prefetture - Uffici territoriali di Governo verso azioni mirate a
migliorare l'efficacia del sistema Paese nelle sue diverse
componenti.
In particolare, al fine di meglio predisporre tutte le attivita'
per la prossima campagna antincendio boschivo 2020, si invitano le
SS.LL., ciascuna per gli ambiti di rispettiva competenza, a voler
promuovere le attivita' di previsione, prevenzione e lotta attiva
contro gli incendi boschivi come descritto nel seguito.
Per quanto riguarda l'attivita' di previsione delle condizioni di
suscettivita' all'innesco ed alla propagazione degli incendi
boschivi, questa e' focalizzata a valutare con adeguato anticipo le
condizioni predisponenti gli incendi, per allenare il sistema
regionale antincendio boschivo e quello di protezione civile, nonche'
i fornitoci e gestori delle infrastrutture del Paese.
Dove attuato, cio' consente una modulazione dell'organizzazione
secondo le condizioni di pericolo attese, con la possibilita' di
rinforzare le attivita' di ricognizione, sorveglianza, avvistamento
ed allarme, nonche' quelle di spegnimento degli incendi boschivi e di
protezione civile ai vari livelli territoriali. Si auspica, pertanto,
che in ciascuna regione e provincia autonoma le azioni sul settore
della previsione siano orientate verso tali obiettivi, con estensione
dei bollettini regionali di previsione anche ai gestori di servizi
pubblici, in particolare della viabilita' e delle reti energetiche,
quali parti attive nel sistema, nonche' ai cittadini. Sara' pertanto
opportuno lavorare per sensibilizzare la popolazione verso la
problematica degli incendi boschivi incrementando di conseguenza la
resilienza dei territori interessati anche attraverso coordinate
azioni di comunicazione.
Allo scopo, proprio in riferimento alla comunicazione alla
popolazione si ricorda che il Tavolo tecnico interistituzionale per
il monitoraggio del settore antincendio boschivo ha prodotto e
condiviso con tutte le regioni e province autonome il documento
«Informazione alla popolazione sugli scenari di rischio incendi
boschivi e relative norme di comportamento». Il documento in oggetto,
da intendersi quale linea guida nazionale sulla tematica, richiede
che la sua realizzazione operativa sia demandata alle regioni e
province autonome attraverso la strutturazione dell'attivita'
all'interno della propria organizzazione, nonche' attraverso
l'individuazione degli strumenti di diffusione ai cittadini degli
stessi scenari.
Il Dipartimento della protezione civile continuera' a garantire
la previsione delle condizioni di suscettivita' all'innesco ed alla
propagazione degli incendi boschivi attraverso il Bollettino
nazionale di previsione del pericolo incendi.
Per quanto riguarda le attivita' di prevenzione, in particolare
quella non strutturale, considerato che gli incendi boschivi sono
causati prevalentemente dall'azione dell'uomo ed il territorio
potenzialmente interessato e' estremamente vasto per essere
efficacemente monitorato, si richiama l'attenzione sulla necessita'
di proseguire e potenziare l'azione di sensibilizzazione dei
cittadini, delle associazioni di categoria, come ad esempio quelle
degli agricoltori e degli allevatori, promuovendo la cultura di
protezione civile e le corrette norme di comportamento per la
salvaguardia dell'ambiente. E' altresi' in via di implementazione la
sezione «Incendi boschivi» all'interno della Campagna «Io non
rischio», il principale strumento per la sensibilizzazione ai rischi
della cittadinanza da parte del volontariato organizzato di
protezione civile. Parallelamente, e' doveroso rimarcare l'importanza
dell'azione che i Comuni possono condurre nelle attivita' di
prevenzione sui propri territori, attraverso l'istituzione ed il
successivo aggiornamento del catasto delle aree percorse dal fuoco ai
sensi dell'art. 10 della legge n. 353/2000, la redazione dei piani di
protezione civile per gli incendi di interfaccia e l'emissione di
specifiche ordinanze per attivita' di prevenzione anche seguendo
quanto proposto dal gia' citato Tavolo tecnico interistituzionale con
lo «Schema di ordinanza comunale tipo» per attivita' di prevenzione
antincendio boschivo. Al riguardo le Amministrazioni regionali, anche
in raccordo con l'Arma dei carabinieri e con l'Associazione nazionale
dei comuni italiani, per quanto di rispettiva competenza, vorranno
prevedere specifiche azioni di monitoraggio e di supporto tecnico
alle Amministrazioni comunali.
La capacita' del sistema antincendio boschivo delle regioni e
delle province autonome dipende, tra l'altro, dalle attivita' di
prevenzione strutturale che, per essere efficaci, necessitano di
essere pianificate ed attuate con adeguato anticipo rispetto al
periodo di massima pericolosita'. L'interruzione forzata di molte
attivita' a causa della concomitante emergenza sanitaria in atto, ha
presumibilmente causato il conseguente rallentamento delle attivita'
preparatorie alla stagione antincendio boschivo estiva, sottraendo ai
sistemi regionali e provinciali risorse economiche e umane da
destinare alla materia. Per limitare al massimo i possibili impatti
negativi sull'intero sistema, sara' pertanto opportuno attuare per il
prosieguo del 2020 azioni mirate di pianificazione delle attivita',
individuando le azioni prioritario da intraprendere per contrastare
adeguatamente il fenomeno degli incendi boschivi. Al riguardo, si
invitano le SS.LL., ognuna per gli ambiti di rispettiva competenza, a
valutare e disporre gli interventi prioritari di pulizia e di
manutenzione del bosco, cosi' come gli interventi di riduzione della
massa combustibile, tra l'altro lungo le reti viarie e ferroviarie,
da attuare in tempi compatibili con la stagione antincendio boschivo.
In considerazione infine della rilevanza e del valore del patrimonio
culturale nazionale, si auspica che vengano curate specifiche azioni
di protezione dei siti di interesse non solo ad alto valore
paesaggistico ma anche archeologico e culturale, in particolare
quelli a maggiore afflusso turistico.
Infine, per quanto riguarda la lotta attiva contro gli incendi
boschivi, si rammenta l'importanza delle disposizioni di cui all'art.
3 della predetta legge 21 novembre 2000, n. 353, che prevede la
revisione annuale del piano regionale di previsione, prevenzione e
lotta attiva contro gli incendi boschivi, strumento di riferimento
per tutte le attivita' nel territorio regionale. Nello stesso piano,
inoltre, potranno essere incluse le attivita' di monitoraggio e di
presidio del territorio, da condurre, con operazioni coordinate tra
le risorse locali regionali, ivi compreso il volontariato
territoriale ovvero quello eventualmente attivato a tal fine dal
Dipartimento della protezione civile, e le componenti statuali
presenti sul territorio, aggiornandolo ed integrandolo, laddove
ritenuto necessario, con le eventuali variazioni introdotte dal
quadro normativo ed emergenziale legato alla concomitante emergenza
sanitaria COVID-19.
Si ritiene, pertanto, necessario che, prima dell'avvio della
campagna antincendio boschivo, e in particolare di quella estiva,
siano previste attivita' di scambi informativi e, se le future
condizioni lo permetteranno, anche formative ed esercitative, tra
tutte le componenti del sistema regionale di risposta agli incendi
boschivi e di protezione civile e, laddove possibile, coinvolgendo
anche i gestori di servizi pubblici cosi' che, eventuali criticita'
possano emergere in tempi utili per una loro rapida risoluzione.
La gestione emergenziale COVID-19 sta caratterizzando questo 2020
ed e' pertanto necessario che tutte le attivita' fino ad ora esposte
trovino la migliore declinazione possibile nel contesto territoriale
ed organizzativo in cui vengono attuate, compensando le une con le
altre, cosi' da garantire un'adeguata capacita' di risposta sia
terrestre che aerea delle singole regioni e province autonome,
tarando il proprio sistema rispetto agli eventi attesi sul territorio
ed alla consistenza dei beni ambientali da tutelare. A tal fine, si
ricorda l'importanza delle flotte aeree regionali nel garantire
interventi tempestivi e mirati cosi' che l'impiego dei mezzi della
flotta antincendio di Stato sia residuale e solo in concorso ai mezzi
regionali. Solo la disponibilita' di adeguate risorse delle regioni e
delle province autonome potra' garantire un efficace concorso della
flotta antincendio di Stato, riducendo i casi di indisponibilita' di
assetti per impiego su altri fronti spesso dovuti alla presenza di
elevate richieste di intervento provenienti da regioni non
adeguatamente attrezzate.
Si ricorda che a seguito degli eventi incendiari che hanno
caratterizzato la campagna antincendio boschivo 2017 e' stata
condivisa da tutti l'esigenza di uniformare il ruolo e la formazione
della Direzione delle operazioni di spegnimento, il Tavolo tecnico
interistituzionale per il monitoraggio del settore antincendio
boschivo ha cosi' prodotto e condiviso il documento relativo a
«Definizione, funzioni, formazione e qualificazione della direzione
delle operazioni di spegnimento degli incendi boschivi»
successivamente adottato con decreto del Presidente del Consiglio dei
ministri del 10 gennaio 2020 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.
56 del 5 marzo 2020. Le Amministrazioni regionali e le Province
autonome vorranno, pertanto, recepire il predetto documento
nell'ambito dell'autonomia programmatoria e decisoria definita dalla
legge 21 novembre 2000, n. 353 e successive modificazioni, secondo i
modelli di intervento di lotta attiva definiti nei rispettivi Piani
regionali, sopra richiamati, per la previsione, prevenzione e lotta
attiva contro gli incendi boschivi.
In ultimo, preme ricordare, l'importanza che a tutti gli
operatori antincendio, siano essi personale impiegato a terra che
operante in volo, siano garantite le migliori condizioni di sicurezza
che dovranno essere assicurate non solo attraverso la formazione e
l'ausilio di adeguati dispositivi di protezione individuale e
strumenti di lavoro, cosi' come stabilito dalla normativa adottata
per il contrasto all'emergenza COVID-19, ma anche attraverso lo
scambio di informazioni fra i vari soggetti che operano sul
territorio.
In considerazione del particolare rischio derivante da COVID-19,
al fine di consentire la massima tutela dei volontari impiegati a
supporto delle competenti strutture operative nelle attivita' di
spegnimento a terra, svolte nell'ambito della lotta agli incendi
boschivi e coordinate dalle sale operative regionali o comunque
secondo quanto disposto dai piani operativi regionali, il
Dipartimento della protezione civile garantira' la copertura
assicurativa integrativa per i volontari delle associazioni di
volontariato iscritte all'elenco nazionale di cui al comma 3
dell'art. n. 34 del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1 ed a tal
fine attivate. Da detta copertura pertanto devono considerarsi
escluse tutte le attivita' di monitoraggio, prevenzione e comunque
non riconducibili alla tipologia di eventi sopra citati.
Si confida nella tempestiva e puntuale attuazione delle presenti
raccomandazioni, con il concorso di tutte le diverse componenti
istituzionali competenti nelle attivita' di antincendio boschivo, per
garantire il coordinamento della risposta organizzativa ed operativa
nella campagna antincendio boschivo del 2020. Il Dipartimento della
protezione civile continuera' ad assicurare il concorso dei mezzi
della flotta antincendio di Stato, su richiesta delle Sale operative
unificate permanenti a supporto dei mezzi terrestri ed aerei,
comunque messi in campo dalle strutture regionali e provinciali,
nonche' a svolgere il monitoraggio e la vigilanza delle situazioni
emergenziali, al fine di garantire, per quanto di competenza, ogni
necessaria forma di concorso alla lotta agli incendi boschivi ed
assistenza. Il Dipartimento della protezione civile coordinera',
infine, anche mediante l'organizzazione di specifiche riunioni
tecniche l'analisi dell'andamento dell'attuazione delle presenti
raccomandazioni anche allo scopo di evidenziare criticita' e sviluppi
futuri.
Roma, 19 maggio 2020
Il Presidente
del Consiglio dei ministri
Conte
Nessun commento:
Posta un commento