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sabato 9 settembre 2023

LA FRITTATA DI STOLTENBERG

 

LA FRITTATA DI STOLTENBERG 

"Innanzitutto, è ormai un fatto storico che la Finlandia è diventata un membro dell’Alleanza. E dobbiamo ricordare il contesto. Il contesto era che nell’autunno del 2021 il presidente Putin aveva chiesto (anzi, aveva inviato una bozza di trattato che la NATO avrebbe dovuto firmare) che la NATO promettesse di non espandersi ulteriormente. Questo è ciò che ci ha inviato. Ed era una precondizione per non invadere l’Ucraina. Ovviamente non lo abbiamo firmato.

È successo il contrario. Voleva che firmassimo quella promessa, di non allargare mai la NATO. Voleva che rimuovessimo le nostre infrastrutture militari in tutti i Paesi alleati che hanno aderito alla NATO dal 1997, vale a dire metà della NATO, tutta l'Europa centrale e orientale, avremmo dovuto rimuovere la NATO da quella parte della nostra Alleanza, introducendo una sorta di classe di appartenenza B o di seconda classe. Lo abbiamo rifiutato.

Quindi, è andato in guerra per impedire che la NATO si avvicinasse ai suoi confini, per impedire più NATO ai suoi confini. Ha ottenuto l'esatto contrario. Ha ottenuto una maggiore presenza della NATO nella parte orientale dell'Alleanza e ha anche visto che la Finlandia ha già aderito all'Alleanza e la Svezia ne sarà presto membro a pieno titolo". (Fonte: Discorso di apertura del Segretario generale della NATO Jens Stoltenberg alla riunione congiunta della commissione per gli affari esteri (AFET) del Parlamento europeo e della sottocommissione per la sicurezza e la difesa (SEDE)) 


Con il dovuto rispetto, qualcuno dovrebbe fare un corso di public relations a questo signore. Quello che ha affermato nel suo discorso smentisce categoricamente 18 mesi di propaganda isterica dei media occidentali sulla "guerra non provocata" da parte della Russia. Lasciandosi prendere la mano dalla smania autocelebrativa ("Noi ci espandiamo come e quando ci pare e nessuno deve fermarci"), nemmeno si accorge che implicitamente avvalora la tesi di Putin, secondo cui l'aggressione dell'Ucraina è stato un atto di autodifesa della Russia per contenere l'espansione della NATO. Un approccio del genere piacerà sicuramente ai fanatici della guerra totale che ormai spopolano sui mainstream e nei talk show di massa, i quali non fanno più mistero che il vero obiettivo non è la difesa dell'Ucraina, ma la caduta della Russia e, di fatto, la sua annessione nel campo occidentale. Ma presso tutti gli altri, presso quella parte della popolazione - nonostante tutto ancora maggioritaria - che comprende come la pace sia sempre il frutto di delicati equilibri e compromessi, non può che essere percepito per ciò che è: un clamoroso autogol. 


Non che non siamo ormai abituati ad ascoltare bugie dalle istituzioni. Ma un tempo sapevano mentire molto meglio. Sicuri che in tutto l'Occidente non ci sia qualcuno di meno imbarazzante di Stoltenberg per rappresentare l'Alleanza Atlantica? Non chiediamo troppo, basta uno che almeno sappia mentire senza rovesciarsi addosso la frittata. 


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