Stoltenberg ha invitato la Nato a superare tutte le linee rosse della Russia perché - così dice - Putin bluffa. Stoltenberg aveva assicurato che Putin bluffava anche a gennaio 2022, quando il presidente russo ammassava 180.000 soldati al confine ucraino. Poi però Putin ha invaso l’Ucraina e l’ha schiantata. Siccome il sistema dell’informazione in Italia sulla politica internazionale è completamente corrotto, cioè, completamente compenetrato dal potere politico, nessuno ha spiegato che, finora, è stata la Nato a bluffare e non la Russia. Il bluff è stato soprattutto della Nato che aveva assicurato che avrebbe armato l’Ucraina talmente tanto da disintegrare l’esercito russo in poche settimane. Invece adesso la Nato boccheggia. La Nato non è mai stata in grado di dare all’Ucraina le armi di cui ha bisogno. La difesa anti-aerea dell'Ucraina è un colabrodo perché la Nato non dà a Zelensky Patriot e Samp-t in numero adeguato alla potenza di fuoco russa. Il Corriere della Sera sta enfatizzando moltissimo la distruzione di un deposito di armi in Russia da parte di Zelensky per creare consensi intorno all’uso dei missili della Nato contro il territorio russo. Ma la distruzione di quel deposito equivale all’uccisione di una mosca. Secondo le stime più ottimistiche delle fonti filo-Nato, Zelensky ha distrutto le armi che Putin spara in meno di dieci giorni. Stiamo parlano del nulla rispetto all'arsenale della Russia. La vera notizia che dovrebbe occupare tutti i giornali italiani è un’altra: la Commissione Europea fa sapere, ufficialmente, che la Russia ha distrutto il 50% dell’infrastruttura energetica dell’Ucraina. Sono passati soltanto due anni e mezzo di guerra con la Russia che procede a passo di lumaca. Procedendo lentamente, Putin ha trasformato l’Ucraina in un grande buco nero. In cinque anni di guerra, la Russia potrebbe distruggere il 100% dell’infrastruttura energetica dell’Ucraina sospingendo un intero Paese verso l’età della pietra. (Alessandro Orsini)
T.me/GiuseppeSalamone
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