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martedì 4 febbraio 2025
Corte Costituzionale 2024- La questione degli scatti per invalidità e del blocco degli incrementi stipendiali per i militari riguarda principalmente il riconoscimento dei diritti economici e previdenziali in relazione alla condizione di invalidità del personale delle forze armate, e il contenzioso che si è sviluppato intorno alle politiche di blocco degli stipendi adottate in Italia negli anni passati. In particolare, la Corte Costituzionale è stata chiamata a esprimersi su casi in cui i militari (o altre categorie di lavoratori pubblici) hanno visto i propri stipendi congelati per effetto di misure di austerità economica. Queste misure, in alcuni casi, hanno incluso il blocco degli scatti stipendiali, ovvero degli aumenti periodici legati all'anzianità di servizio, che normalmente si traducono in un miglioramento salariale.
Iran: Nyt, per Usa lavora per accelerare su bomba nucleare =
Già un'altra guerra in preparazione da parte degli yankee americani utilizzando i sionisti israeliani
come peraltro hanno fatto per distruggere l'Europa con gli ucraini mandati al macello
per i loro interessi
lunedì 3 febbraio 2025
Tar 2025- la pronuncia si riferisce alla configurabilità del mobbing nell'ambito di un contenzioso relativo alla Polizia Penitenziaria, e offre una descrizione dettagliata degli elementi che devono essere valutati affinché si possa riconoscere una situazione di mobbing. Secondo quanto indicato, i punti chiave per configurare il mobbing sono: 1. Molteplicità dei comportamenti persecutori: Non basta un singolo episodio, ma è necessaria una serie di comportamenti, anche se leciti in sé, che siano sistematici, ripetuti e mirati a vessare il lavoratore. Il comportamento deve essere caratterizzato da un’intenzionalità persecutoria e protrarsi nel tempo. 2. L'evento lesivo della salute o della personalità del dipendente: È fondamentale che la condotta persecutoria abbia avuto un impatto negativo tangibile sulla salute fisica o psichica del lavoratore, o comunque sulla sua integrità psicologica e sociale. 3. Nesso eziologico: Deve essere dimostrato che esiste un collegamento diretto tra la condotta persecutoria e il danno subito dal lavoratore, sia esso fisico o psicologico. In altre parole, deve essere provato che le azioni del datore di lavoro o del superiore gerarchico abbiano effettivamente causato il pregiudizio alla salute o alla dignità del dipendente. 4. Prova dell'intento persecutorio: Occorre dimostrare che le azioni siano state compiute con l'intenzione di nuocere al lavoratore, cioè che ci fosse una volontà di persecuzione e non semplicemente una negligenza o un comportamento non intenzionale. Il riferimento al T.A.R. F.V.G., n. 152/2023 indica che il Tribunale Amministrativo Regionale ha trattato un caso in cui questi principi sono stati applicati per riconoscere il mobbing, sottolineando l'importanza di valutare attentamente la molteplicità e la sistematicità degli atti persecutori, il danno subito dal lavoratore e l'intenzione del datore di lavoro o dei superiori.
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