SALUTE. RAFFREDDORE CRONICO, 8 MILIONI DI MALATI
"FANTASMA"
IL 13% DEI BAMBINI NASCE COL NARESMA: UN TEST PER
DIAGNOSTICARLO
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 27 giu. - Il 13% dei
bambini
nasce con il raffreddore cronico. Nemmeno il tempo di
affacciarsi
al mondo, di scuoterlo con il primo vagito. Hanno il Naresma,
e
non lo sapranno probabilmente mai. Perche' nessuno andra' a
cercarlo,
lasciando il neonato, il bambino, l'adolescente, e poi
l'adulto ad infilarsi
in una vita alla ricerca della verita'.
Trainati da un treno di false
supposizioni in un percorso ormai
studiato e per certi versi obbligato:
otorino, allergologo,
otorino piu' pagato, allergologo strapagato, e poi alla
fine la
sala operatoria.
Ma questo disturbo, scritto nel codice genetico,
ha un nome ed
una cura. Ed anche un numero sempre crescente di
"cacciatori":
gli specialisti della citologia nasale, che grazie
all'utilizzo
del microscopio, sono in grado di identificare precisamente
di
che tipo di patologia il paziente soffra.
E chissa' quanti si
riconosceranno nella descrizione del
raffreddore cronico: "E' un raffreddore
perenne - spiega il
dottor Matteo Gelardi, responsabile dell'Unita' Operativa
di
Rinologia del Policlinico di Bari e Presidente dell'Accademia
Italiana
di Citologia Nasale - che si manifesta con sintomi
peculiari: una serie di
starnuti appena alzati al mattino o ad
ogni minima variazione di temperatura,
apnee notturne, un flusso
continuo di muco nasale di giorno. Ma soprattutto
il Naresma non
e' accompagnato da mal di gol come nel raffreddore virale e
non
si presenta con bruciore o prurito agli occhi tipici delle
allergie".
Ecco, chi si ritrova in questo quadro clinico, ha probabilmente
con se'
un dossier di test e diagnosi che indicano una "rinite
aspecifica". Ovvero
nessuno e' riuscito a capire la causa del
male.
"Il test citologico -
continua il dott. Gelardi - consiste in un
piccolo prelievo indolore di
mucosa nasale, con un tampone.
Dopodiche' al microscopio andiamo ad accertare
l'eventuale
presenza di eosinofili e mastocellule, cellule che non
dovrebbero
essere presenti nella mucosa nasale. Parliamo in generale
delle
cosiddette riniti non infettive-non allergiche: ovvero la
rinite
eosinofila (Nares), la rinite mastocitaria (NarMa), la
rinite
neutrofila (NarNa) e quella che potremmo chiamare la
"tempesta
perfetta", appunto la rinite non
allergica
eosinofilo-mastocitaria (NaresMa)".
Lo sviluppo della citologia
in questo ambito ha permesso di
andare oltre diagnosi che portano
puntualmente il paziente a
spendere ingenti somme in inutili vaccini, ma
soprattutto a
rendere cosciente l'ammalato del proprio disturbo:
la
consapevolezza aiuta la cura. E una cura esiste: "Cortisonici
topici e
antistaminici permettono non solo di migliorare le
condizioni di vita
generali, ma soprattutto permettono di
arrestare il percorso della malattia
verso il suo naturale
epilogo: una poliposi nasale o anche un'asma
bronchiale. Sapere
per cosa ci si sta curando permette al paziente di curarsi
al
meglio. E di ottenere dei risultati".
E di dare anche una risposta a
tutti quelli che pur in presenza
di una allergia conclamata, e della normale
somministrazione del
vaccino anti-allergico, non hanno riscontrato
miglioramenti:
"Proprio perche' c'e' il problema delle sovrapposizioni -
spiega
ancora il dott. Gelardi - un paziente puo' soffrire di allergie
ma
anche di Naresma, e per questo deve curare entrambe le cose.
Invece oggi si
conosce solo l'allergia e si cura solo quella,
danneggiando cosi' anche la
credibilita' delle vaccinazioni.
Invece in questi sfortunati soggetti il
vaccino va fatto
comunque, perche' questo interrompe la cosiddetta
'marcia
allergica' verso la polisensibilizzazione".
Un problema che
riguarda sempre di piu' i bambini, sia perche'
accertare e quindi curare da
subito il Naresma significa
alleviare fastidi e alleggerire il carico di
farmaci, ma anche
perche' i bambini sono investiti (soprattutto quando
vanno
all'asilo) da tante e tali infezioni, da diventare
involontarie
vittime della mancata diagnosi di raffreddore
cronico.
"Conosciamo molto bene i meccanismi responsabili della
tossicita'
epiteliale durante l'infiammazione, e le conseguenti
alterazioni
sui meccanismi di difesa, in particolare
sull'integrita'
anatomico-funzionale della mucosa nasale. Ecco, i
bambini
soggetti a Naresma hanno le difese 'aperte'. E quando i
genitori
decidono di iscriverli in quelli che io chiamo 'istituti
di
malattie infettive', gli asili, ecco che i piccoli diventano
prede
facili per tutte le infezioni di cui gli altri bambini sono
portatori.
Aggiungendo danno al danno".
Insomma, si parla del 13% della popolazione: non
e' certo una
patologia di nicchia. Si conoscono le cause, si conoscono
le
cure. E c'e' chi e' in grado di diagnosticarla. Basta
saperlo.
(Pic/ Dire)
15:59 27-06-11
NNNN
SALUTE. RAFFREDDORE CRONICO, 8 MILIONI DI MALATI
"FANTASMA"
IL 13% DEI BAMBINI NASCE COL NARESMA: UN TEST PER
DIAGNOSTICARLO
(DIRE) Roma, 27 giu. - Il 13% dei bambini nasce con
il
raffreddore cronico. Nemmeno il tempo di affacciarsi al mondo,
di
scuoterlo con il primo vagito. Hanno il Naresma, e non lo
sapranno
probabilmente mai. Perche' nessuno andra' a cercarlo,
lasciando il neonato,
il bambino, l'adolescente, e poi l'adulto
ad infilarsi in una vita alla
ricerca della verita'. Trainati da
un treno di false supposizioni in un
percorso ormai studiato e
per certi versi obbligato: otorino, allergologo,
otorino piu'
pagato, allergologo strapagato, e poi alla fine la
sala
operatoria.
Ma questo disturbo, scritto nel codice genetico, ha un
nome ed
una cura. Ed anche un numero sempre crescente di "cacciatori":
gli
specialisti della citologia nasale, che grazie all'utilizzo
del microscopio,
sono in grado di identificare precisamente di
che tipo di patologia il
paziente soffra.
E chissa' quanti si riconosceranno nella descrizione
del
raffreddore cronico: "E' un raffreddore perenne - spiega il
dottor
Matteo Gelardi, responsabile dell'Unita' Operativa di
Rinologia del
Policlinico di Bari e Presidente dell'Accademia
Italiana di Citologia Nasale
- che si manifesta con sintomi
peculiari: una serie di starnuti appena alzati
al mattino o ad
ogni minima variazione di temperatura, apnee notturne, un
flusso
continuo di muco nasale di giorno. Ma soprattutto il Naresma non
e'
accompagnato da mal di gol come nel raffreddore virale e non
si presenta con
bruciore o prurito agli occhi tipici delle
allergie".(SEGUE)
(Pic/
Dire)
14:36 27-06-11
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SALUTE. RAFFREDDORE CRONICO, 8 MILIONI DI MALATI
"FANTASMA" -2-
(DIRE) Roma, 27 giu. - Ecco, chi si ritrova in
questo quadro
clinico, ha probabilmente con se' un dossier di test e
diagnosi
che indicano una "rinite aspecifica". Ovvero nessuno e'
riuscito
a capire la causa del male.
"Il test citologico - continua il
dott. Gelardi - consiste in un
piccolo prelievo indolore di mucosa nasale,
con un tampone.
Dopodiche' al microscopio andiamo ad accertare
l'eventuale
presenza di eosinofili e mastocellule, cellule che non
dovrebbero
essere presenti nella mucosa nasale. Parliamo in generale
delle
cosiddette riniti non infettive-non allergiche: ovvero la
rinite
eosinofila (Nares), la rinite mastocitaria (NarMa), la
rinite
neutrofila (NarNa) e quella che potremmo chiamare la
"tempesta
perfetta", appunto la rinite non
allergica
eosinofilo-mastocitaria (NaresMa)".
Lo sviluppo della citologia
in questo ambito ha permesso di
andare oltre diagnosi che portano
puntualmente il paziente a
spendere ingenti somme in inutili vaccini, ma
soprattutto a
rendere cosciente l'ammalato del proprio disturbo:
la
consapevolezza aiuta la cura. E una cura esiste: "Cortisonici
topici e
antistaminici permettono non solo di migliorare le
condizioni di vita
generali, ma soprattutto permettono di
arrestare il percorso della malattia
verso il suo naturale
epilogo: una poliposi nasale o anche un'asma
bronchiale. Sapere
per cosa ci si sta curando permette al paziente di curarsi
al
meglio. E di ottenere dei risultati".(SEGUE)
(Pic/ Dire)
14:36
27-06-11
NNNN
SALUTE: RAFFREDDORE CRONICO PER 8 MLN ITALIANI
=
(AGI) - Roma, 27 giu. - Il 13% dei bambini, pari a otto milioni
di
italiani, nasce con il raffreddore cronico. Nemmeno il tempo
di affacciarsi
al mondo, di scuoterlo con il primo vagito.
Hanno il Naresma, e non lo
sapranno probabilmente mai. Perche'
nessuno andra' a cercarlo, lasciando il
neonato, il bambino,
l'adolescente, e poi l'adulto a infilarsi in una vita
alla
ricerca della verita'. Trainati da un treno di false
supposizioni in
un percorso obbligato: otorino, allergologo,
otorino piu' pagato, allergologo
strapagato, e poi alla fine la
sala operatoria. Ma questo disturbo, scritto
nel codice
genetico, ha un nome e una cura. E anche un numero
sempre
crescente di "cacciatori": gli specialisti della citologia
nasale,
che grazie all'utilizzo del microscopio, sono in grado
di identificare
precisamente di che tipo di patologia il
paziente soffra.
"E' un
raffreddore perenne - spiega il dottor Matteo
Gelardi, responsabile
dell'Unita' Operativa di Rinologia del
Policlinico di Bari e Presidente
dell'Accademia Italiana di
Citologia Nasale - che si manifesta con sintomi
peculiari: una
serie di starnuti appena alzati al mattino o ad ogni
minima
variazione di temperatura, apnee notturne, un flusso continuo
di
muco nasale di giorno. Ma soprattutto il Naresma non e'
accompagnato da mal
di gola come nel raffreddore virale e non
si presenta con bruciore o prurito
agli occhi tipici delle
allergie". Ecco, chi si ritrova in questo quadro
clinico, ha
probabilmente con se' un dossier di test e diagnosi
che
indicano una "rinite aspecifica". Ovvero nessuno e' riuscito a
capire
la causa del male. "Il test citologico - continua il
dottor Gelardi -
consiste in un piccolo prelievo indolore di
mucosa nasale, con un tampone.
Dopodiche' al microscopio
andiamo ad accertare l'eventuale presenza di
eosinofili e
mastocellule, cellule che non dovrebbero essere presenti
nella
mucosa nasale. Parliamo in generale delle cosiddette riniti
non
infettive-non allergiche: ovvero la rinite eosinofila (Nares),
la
rinite mastocitaria (NarMa), la rinite neutrofila (NarNa) e
quella che
potremmo chiamare la "tempesta perfetta", appunto la
rinite non allergica
eosinofilo-mastocitaria (NaresMa)". Lo
sviluppo della citologia in questo
ambito ha permesso di andare
oltre diagnosi che portano puntualmente il
paziente a spendere
ingenti somme in inutili vaccini, ma soprattutto a
rendere
cosciente l'ammalato del proprio disturbo: la consapevolezza
aiuta
la cura. E una cura esiste: "cortisonici topici e
antistaminici permettono
non solo di migliorare le condizioni
di vita generali, ma soprattutto
permettono di arrestare il
percorso della malattia verso il suo naturale
epilogo, cioe'
una poliposi nasale o anche un'asma bronchiale. Sapere per
cosa
ci si sta curando permette al paziente di curarsi al meglio. E
di
ottenere dei risultati". (AGI)
Pgi
271124 GIU 11
NNNN
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