DISTURBATO DA STRESS, SOSPESO DA POLIZIA LAVORA PER PROCURA
E' STATO
CONSULENTE A PROCESSO DELITTO TABACCAIO DI TORINO
(ANSA) - TORINO, 18 LUG -
Quando prestava servizio nella
polizia fece una causa per mobbing, perdendola
davanti al Tar
del Piemonte, e nel corso del procedimento si accerto'
che
soffriva di disturbi legati allo stress psicologico. Le
sue
vicissitudini non gli impediscono pero' di collaborare con gli
uffici
giudiziari di Torino, in qualita' di consulente
antropometrico, in processi
molto importanti: l'ultimo e' stato
quello per l'omicidio del tabaccaio
Claudio Monetti, terminato
l'8 luglio con tre condanne all'ergastolo.
Il
protagonista della vicenda entro' in polizia nel 1977 e
nel 1980, dopo aver
frequentato un corso, venne assegnato alla
scientifica, dove divento', nel
1992, responsabile del settore
identikit. Al processo per l'omicidio Monetti
ha esaminato, per
conto della procura, le immagini di alcune telecamere
per
contribuire all'identificazione di un personaggio.
La complicata
vicenda legata al mobbing di cui si sente
vittima a partire dal 1999,
scandita da trasferimenti,
demansionamenti e procedimenti disciplinari, e'
ricostruita in
due sentenze (l'una del 2009, l'altra della scorsa
settimana)
del Tar del Piemonte, che pero' gli da' torto. I
giudici
amministrativi hanno verificato che il funzionario fu
dichiarato
inidoneo al servizio per motivi di salute, solo alcune delle
quali riconducibili al
presunto mobbing.
Nel 2003 gli fu diagnosticato un ''disturbo
dell'adattamento
in situazione occupazione anamnesticamente
avversativa'',
''ansia esitante in attacchi di panico con importante
impegno
somatico'', ''deflessione dell'umore''. ''Dal suo
stato
matricolare - aveva ribattuto la polizia - si evince che tanto
la
gastrite eritematosa che il disturbo d'ansia erano insorte in
epoca
antecedente al 1999, rinvenendosi assenze per tali ragioni
fin alla fine
degli anni Settanta. Tra il gennaio 1999 e
l'aprile 2004 il ricorrente
maturava 574 giorni di assenza, di
cui 356 per malattie non afferenti in
alcun modo con le
patologie ascritte al presunto mobbing''.
''La mancata
prestazione del servizio da parte del ricorrente
- si legge ancora negli atti
- non puo' attribuirsi al mancato
riconoscimento della causa di servizio,
bensi' alla pregressa
dichiarazione di inidoneita'''.
(ANSA).
BRL
18-LUG-11 18:24 NNNN
Nessun commento:
Posta un commento