CRISI: POLITOLOGO BAGGIO, TASSARE REDDITI SOPRA I
90MILA EURO NON COLPISCE EVASORI =
Roma, 12 ago. (Adnkronos) - ''I
vari provvedimenti colpiscono un
po' dappertutto e questo puo' dare un
impressione di giustizia della
manovra. Ma credo che questa impressione non
sia del tutto corretta
perche' anche tassare redditi al di sopra dei 90mila
euro non colpisce
gli evasori. Quanti sono coloro, infatti, che dichiarano
veramente
quello che guadagnano?''. Lo sottolinea il prof. Antonio Maria
Baggio,
politologo, docente di Filosofia Politica presso
Istituto
Universitario Sophia di Loppiano (Fi) fondato da Chiara Lubich,
in
un'intervista alla Radio Vaticana.
''Sul problema dei benefit ai
politici: si accetta che vengano
pagati molto i parlamentari per il loro
ruolo, per conservare loro
un'autonomia, ma non si capisce perche' debbano
pero' pagare un pranzo
raffinato nei ristoranti di Camera e Senato lo stesso
ticket che paga
un bambino della scuola materna. Ma non e' aumentando il loro
ticket
che si risolve il problema. Piuttosto -rileva- ci sono delle
strutture
di cui la politica si avvale sulle quali si puo' risparmiare
molto''.
''Pensiamo alle nomine di un ministro. Crea dei
direttori
generali di propria fiducia, poi quando lui se ne va, questi
restano
con il loro grado e relativo stipendio anche se non hanno piu'
la
funzione. Questo -osserva- non accade nella societa'. Un insegnante
se
non ha la cattedra non percepisce i benefici di lavorare come
titolare
di cattedra. Allora e' un sistema di privilegi che scredita
i
provvedimenti anche quando singolarmente fossero giusti''.
(segue)
(Sin/Ct/Adnkronos)
12-AGO-11 16:02
NNNN
CRISI: POLITOLOGO BAGGIO, TASSARE REDDITI SOPRA I
90MILA EURO NON COLPISCE EVASORI (2) =
(Adnkronos) - C'e' poi ''una
questione di cultura. Se ci fosse
una cultura civica piu' sviluppata molte
cose andrebbero meglio. Pero'
diciamo che c'e' anche un intreccio di
interessi, di corporativismi,
che impedisce di realizzare questa lotta. Non
c'e' un taglio netto tra
chi gestisce il bene pubblico e gli interessi
privati. Le cosiddette
libere professioni, che non sono piu' libere ma
diventate ereditarie,
non vengono riviste. E queste libere professioni
-ricorda Baggio- sono
rappresentate in Parlamento dove abbiamo molti
avvocati, notai. Questi
nodi vanno tagliati per fare chiarezza ed eliminare
la corruzione che
viene, come dire, favorita strutturalmente in questo
modo''.
''Molti cattolici agiscono laicamente, come e' nella loro
natura
e dunque non emerge il fatto che sia cattolico quel parlamentare
che
fa il suo dovere, quel dirigente che sta in ufficio fino a
tardi…
Quindi la cosa migliore e' che ci siano effettivamente dei
buoni
amministratori, dei buoni politici indipendentemente dal fatto
che
siano cattolici. Perche', poi cosa e' che rende cattolico un
impegno
politico. Diciamo -continua- che e' il perseguire il bene comune
con
un mezzo importante, non basta il fine, il mezzo e' l'amore
sociale,
cosi' lo chiamava Agostino, che certamente deve diventare
amore
politico, organizzativo, deve trovare i suoi
strumenti
professionali''.
''Piuttosto -conclude- quello che manca e'
l'impegno dei
movimenti cattolici come tali. Che si faccia, piu' esplicito,
perche'
la situazione e' molto grave. Allora se i movimenti laici
cattolici
vogliono essere il lievito di una presenza sociale, devono
mettersi
insieme, oltre le diverse spiritualita' e teologie, fare uno
sforzo
per dare un impulso ai loro rappresentanti perche' poi
ciascuno,
singolarmente, prenda un impegno
pubblico''.
(Sin/Ct/Adnkronos)
12-AGO-11 16:09
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