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venerdì 12 agosto 2011

CRISI: POLITOLOGO BAGGIO, TASSARE REDDITI SOPRA I 90MILA EURO NON COLPISCE EVASORI

CRISI: POLITOLOGO BAGGIO, TASSARE REDDITI SOPRA I 90MILA EURO NON COLPISCE EVASORI =

Roma, 12 ago. (Adnkronos) - ''I vari provvedimenti colpiscono un
po' dappertutto e questo puo' dare un impressione di giustizia della
manovra. Ma credo che questa impressione non sia del tutto corretta
perche' anche tassare redditi al di sopra dei 90mila euro non colpisce
gli evasori. Quanti sono coloro, infatti, che dichiarano veramente
quello che guadagnano?''. Lo sottolinea il prof. Antonio Maria Baggio,
politologo, docente di Filosofia Politica presso Istituto
Universitario Sophia di Loppiano (Fi) fondato da Chiara Lubich, in
un'intervista alla Radio Vaticana.

''Sul problema dei benefit ai politici: si accetta che vengano
pagati molto i parlamentari per il loro ruolo, per conservare loro
un'autonomia, ma non si capisce perche' debbano pero' pagare un pranzo
raffinato nei ristoranti di Camera e Senato lo stesso ticket che paga
un bambino della scuola materna. Ma non e' aumentando il loro ticket
che si risolve il problema. Piuttosto -rileva- ci sono delle strutture
di cui la politica si avvale sulle quali si puo' risparmiare molto''.

''Pensiamo alle nomine di un ministro. Crea dei direttori
generali di propria fiducia, poi quando lui se ne va, questi restano
con il loro grado e relativo stipendio anche se non hanno piu' la
funzione. Questo -osserva- non accade nella societa'. Un insegnante se
non ha la cattedra non percepisce i benefici di lavorare come titolare
di cattedra. Allora e' un sistema di privilegi che scredita i
provvedimenti anche quando singolarmente fossero giusti''. (segue)

(Sin/Ct/Adnkronos)
12-AGO-11 16:02

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CRISI: POLITOLOGO BAGGIO, TASSARE REDDITI SOPRA I 90MILA EURO NON COLPISCE EVASORI (2) =

(Adnkronos) - C'e' poi ''una questione di cultura. Se ci fosse
una cultura civica piu' sviluppata molte cose andrebbero meglio. Pero'
diciamo che c'e' anche un intreccio di interessi, di corporativismi,
che impedisce di realizzare questa lotta. Non c'e' un taglio netto tra
chi gestisce il bene pubblico e gli interessi privati. Le cosiddette
libere professioni, che non sono piu' libere ma diventate ereditarie,
non vengono riviste. E queste libere professioni -ricorda Baggio- sono
rappresentate in Parlamento dove abbiamo molti avvocati, notai. Questi
nodi vanno tagliati per fare chiarezza ed eliminare la corruzione che
viene, come dire, favorita strutturalmente in questo modo''.

''Molti cattolici agiscono laicamente, come e' nella loro natura
e dunque non emerge il fatto che sia cattolico quel parlamentare che
fa il suo dovere, quel dirigente che sta in ufficio fino a tardi…
Quindi la cosa migliore e' che ci siano effettivamente dei buoni
amministratori, dei buoni politici indipendentemente dal fatto che
siano cattolici. Perche', poi cosa e' che rende cattolico un impegno
politico. Diciamo -continua- che e' il perseguire il bene comune con
un mezzo importante, non basta il fine, il mezzo e' l'amore sociale,
cosi' lo chiamava Agostino, che certamente deve diventare amore
politico, organizzativo, deve trovare i suoi strumenti
professionali''.

''Piuttosto -conclude- quello che manca e' l'impegno dei
movimenti cattolici come tali. Che si faccia, piu' esplicito, perche'
la situazione e' molto grave. Allora se i movimenti laici cattolici
vogliono essere il lievito di una presenza sociale, devono mettersi
insieme, oltre le diverse spiritualita' e teologie, fare uno sforzo
per dare un impulso ai loro rappresentanti perche' poi ciascuno,
singolarmente, prenda un impegno pubblico''.

(Sin/Ct/Adnkronos)
12-AGO-11 16:09

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