SALUTE:STUDIO ITALIANO,BATTERI INNOCUI POSSONO
AGGRAVARE MALATTIE =
(AGI) - Trieste, 20 set. - Che i batteri comunichino
con gli
altri membri della loro specie utilizzando un linguaggio
proprio,
era cosa gia' nota, ma che potessero esistere
comunicazioni tra specie
batteriche diverse non era ancora
stato dimostrato. Non solo, ma che poi
questo scambio di
informazioni e messaggi potesse coinvolgere batteri innocui
e
comportare addirittura un aggravio della malattia, era del
tutto
inaspettato. E' quanto ha scoperto l'equipe guidata da
Vittorio Venturi, del
Centro Internazionale di Ingegneria
Genetica e Biotecnologie (ICGEB) di
Trieste, in collaborazione
con i colleghi del Dipartimento di Scienze Agrarie
e Ambientali
dell'Universita' degli Studi di Perugia e con
alcuni
ricercatori dell'Istituto di Agraria e Medicina Veterinaria
'Hassan
II' di Agadir in Marocco. Che ruolo gioca l'innocua
flora batterica
nell'insorgenza di una malattia? E' una
semplice spettatrice innocente o e'
di aiuto ai batteri
patogeni? Ponendosi questa domanda, i ricercatori
hanno
esaminato le comunita' batteriche delle piante e il
loro
comportamento durante le fasi di patogenesi e di
propagazione
dell'infezione. In particolare hanno tenuto sotto
osservazione
una malattia batterica molto comune e difficile da
combattere,
la cosiddetta 'rogna dell'olivo', molto diffusa in
Europa
meridionale e in Medio Oriente. I biologi sanno da oltre
un
decennio che le malattie batteriche sono il risultato di
complesse
interazioni tra il patogeno e la pianta ospite e che
i batteri comunicano con
gli altri membri della loro specie
utilizzando una molecola-messaggio
particolare a quella specie.
Poco studiate, invece, e soprattutto ancora poco
comprese erano
le possibili interazioni tra batteri patogeni e la
flora
microbica apparentemente innocua residente sulla pianta.
"I
risultati sono sorprendenti - spiega Vittorio Venturi,
direttore del
laboratorio di Batteriologia dell'ICGEB - la
comunita' batterica della 'Rogna
dell'olivo', costituita dalla
convivenza dei tre batteri all'interno della
stessa nicchia
ecologica, risulta essere un consorzio molto stabile
che
comunica al suo interno e che stimola e sostiene l'infezione e
il
propagarsi della malattia. Le tre specie batteriche
posseggono infatti lo
stesso sistema di comunicazione
intercellulare che ne regola la crescita e la
densita' in
risposta alle condizioni ambientali presenti. Non solo,
ma
producono anche gli stessi segnali chimici e utilizzano le
stesse
molecole-messaggio. Come dire, utilizzano lo stesso
linguaggio e la stessa
lingua". (AGI)
Ts1/Pgi
201612 SET 11
NNNN
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