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martedì 20 settembre 2011

salute:studio italiano,batteri innocui possono aggravare malattie

SALUTE:STUDIO ITALIANO,BATTERI INNOCUI POSSONO AGGRAVARE MALATTIE =
(AGI) - Trieste, 20 set. - Che i batteri comunichino con gli
altri membri della loro specie utilizzando un linguaggio
proprio, era cosa gia' nota, ma che potessero esistere
comunicazioni tra specie batteriche diverse non era ancora
stato dimostrato. Non solo, ma che poi questo scambio di
informazioni e messaggi potesse coinvolgere batteri innocui e
comportare addirittura un aggravio della malattia, era del
tutto inaspettato. E' quanto ha scoperto l'equipe guidata da
Vittorio Venturi, del Centro Internazionale di Ingegneria
Genetica e Biotecnologie (ICGEB) di Trieste, in collaborazione
con i colleghi del Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali
dell'Universita' degli Studi di Perugia e con alcuni
ricercatori dell'Istituto di Agraria e Medicina Veterinaria
'Hassan II' di Agadir in Marocco. Che ruolo gioca l'innocua
flora batterica nell'insorgenza di una malattia? E' una
semplice spettatrice innocente o e' di aiuto ai batteri
patogeni? Ponendosi questa domanda, i ricercatori hanno
esaminato le comunita' batteriche delle piante e il loro
comportamento durante le fasi di patogenesi e di propagazione
dell'infezione. In particolare hanno tenuto sotto osservazione
una malattia batterica molto comune e difficile da combattere,
la cosiddetta 'rogna dell'olivo', molto diffusa in Europa
meridionale e in Medio Oriente. I biologi sanno da oltre un
decennio che le malattie batteriche sono il risultato di
complesse interazioni tra il patogeno e la pianta ospite e che
i batteri comunicano con gli altri membri della loro specie
utilizzando una molecola-messaggio particolare a quella specie.
Poco studiate, invece, e soprattutto ancora poco comprese erano
le possibili interazioni tra batteri patogeni e la flora
microbica apparentemente innocua residente sulla pianta. "I
risultati sono sorprendenti - spiega Vittorio Venturi,
direttore del laboratorio di Batteriologia dell'ICGEB - la
comunita' batterica della 'Rogna dell'olivo', costituita dalla
convivenza dei tre batteri all'interno della stessa nicchia
ecologica, risulta essere un consorzio molto stabile che
comunica al suo interno e che stimola e sostiene l'infezione e
il propagarsi della malattia. Le tre specie batteriche
posseggono infatti lo stesso sistema di comunicazione
intercellulare che ne regola la crescita e la densita' in
risposta alle condizioni ambientali presenti. Non solo, ma
producono anche gli stessi segnali chimici e utilizzano le
stesse molecole-messaggio. Come dire, utilizzano lo stesso
linguaggio e la stessa lingua". (AGI)
Ts1/Pgi
201612 SET 11

NNNN

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