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lunedì 26 marzo 2012

GOVERNO: DI PIETRO, NON TOCCA CASTA E ATTACCA LAVORATORI



GOVERNO: DI PIETRO, NON TOCCA CASTA E ATTACCA LAVORATORI =

Roma, 26 mar. (Adnkronos) - ''Il presidente del Consiglio ha
detto stamattina che il suo governo 'ha cercato di essere equo nella
distribuzione dei sacrifici'. Vuol dire che l'equita' non sa nemmeno
dove stia di casa". E' quanto scrive sul suo blog il leader
dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.

"Gli pare equo - chiede Di Pietro - il fatto che gli scudati
potranno tenersi praticamente tutti i soldi con cui hanno defraudato
lo Stato italiano, mentre i cittadini onesti, oltre a tutte le tasse
di cui gia' sono caricati, adesso devono pagare le addizionali
regionali e comunali, che possono arrivare addirittura a 130 euro per
redditi lordi di 1.700 euro al mese? Come si fa a parlare di equita'
quando la casta non e' stata nemmeno sfiorata mentre i cittadini che
possiedono solo la loro casa dovranno d'ora in poi pagarci sopra una
tassa altissima?".

"La cosa piu' iniqua di tutte - secondo il leader dell'IdV - e'
questo tentativo di cancellare l'art. 18 e di introdurre i
licenziamenti facili, togliendo un diritto fondamentale ai lavoratori
senza portare nessun vantaggio per l'economia italiana". (segue)

(Pol/Col/Adnkronos)
26-MAR-12 16:51

NNNNGOVERNO:DI PIETRO,MONTI PARLA DI EQUITA' MA NON TOCCA CASTA

(ANSA) - ROMA, 26 MAR - ''Il presidente del Consiglio ha
detto stamattina che il suo governo 'ha cercato di essere equo
nella distribuzione dei sacrifici'. Vuol dire che l'equita' non
sa nemmeno dove stia di casa'': lo scrive sul suo blog il leader
dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. ''Gli pare 'equo' il
fatto che gli scudati potranno tenersi praticamente tutti i
soldi con cui hanno defraudato lo Stato italiano, mentre i
cittadini onesti, oltre a tutte le tasse di cui gia' sono
caricati, adesso devono pagare le addizionali regionali e
comunali, che possono arrivare addirittura a 130 euro per
redditi lordi di 1700 euro al mese? Come si fa a parlare di
equita' quando la casta non e' stata nemmeno sfiorata mentre i
cittadini che possiedono solo la loro casa dovranno d'ora in poi
pagarci sopra una tassa altissima?''.
''La cosa piu' iniqua di tutte - prosegue - e' questo
tentativo di cancellare l'art. 18 e di introdurre i
licenziamenti facili, togliendo un diritto fondamentale ai
lavoratori senza portare nessun vantaggio per l'economia
italiana. Il ministro Fornero continua a ripetere che la sua
riforma si puo' tutt'al piu' ritoccare, 'ma non modificare'.
Vorrei ricordarle che qualche giorno fa diceva che la riforma
andava bene, dato che tutti erano d'accordo tranne la Cgil.
Tanto per cambiare la verita' e' opposta. Questo intervento
sull'art. 18 non lo vuole proprio nessuno: non lo vuole la Cgil,
ma neanche la Cisl, la Uil e l'Ugl. Non lo vogliono gli stessi
sostenitori di Monti. Diciamo la verita': non lo vogliono
nemmeno le aziende, perche' sanno che non serve a niente''.
''Allora - conclude - caro ministro Fornero, va bene che
oggi e' la giornata della lentezza, ma non vorrei che lei
l'avesse interpretata come un invito a essere lenta di
comprendonio. Si svegli, si renda conto che questa modifica
dell'art.18 la volete solo voi del governo e il Pdl, dimostri
per una volta un po' di umilta' e la cancelli prima di fare
altri guai alla coesione sociale di questo Paese''. (ANSA).

IRA-COM
26-MAR-12 16:51 NNNN

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