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giovedì 8 marzo 2012

POLIZIOTTI ARRESTATI A BOLOGNA: SCOPERTI PICCOLI DEPOSITI BANCARI



POLIZIOTTI ARRESTATI A BOLOGNA: SCOPERTI PICCOLI DEPOSITI BANCARI =
(AGI) - Bologna, 8 mar. - Versamenti in contanti di piccole
somme di denaro nel periodo precedente all'inizio delle
indagini: e' quanto ha scoperto la Guardia di Finanza durante
le verifiche ai conti correnti dei quattro poliziotti delle
volanti arrestati lunedi' scorso a Bologna (dai colleghi della
squadra mobile) con le accuse di aver rapinato in due distinti
episodi tre pusher tunisini durante servizi di controllo. Le
Fiamme Gialle, delegate dalla Procura, sono andate a ritroso di
un anno e mezzo a partire dall'ottobre scorso (quando e' stato
contestato a due agenti il primo episodio di rapina ai danni di
due tunisini) setacciando i versamenti in banca e scoprendo
diversi depositi di somme comprese tra i 100 ed i 300 euro da
parte di tutti e quattro gli agenti con modalita' e frequenze
differenti tra loro. (AGI)
Bo1/ Ari (Segue)
081908 MAR 12

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POLIZIOTTI ARRESTATI A BOLOGNA: SCOPERTI PICCOLI DEPOSITI BANCARI (2)=
(AGI) - Bologna, 8 mar. - Depositi di cui gli arrestati
dovranno rendere conto nel prosieguo dell'inchiesta. Questa
mattina, nell'interrogatorio di garanzia davanti al gip,
Alberto Ziroldi, i poliziotti si sono avvalsi della facolta' di
non rispondere. La difesa ha chiesto un'attenuazione delle
misure e la Procura si e' opposta. Intanto, sono in corso
accertamenti su un particolare non chiaro emerso nel corso
delle indagini. Ieri gli inquirenti hanno acquisito, infatti,
una copia non firmata del decreto di sospensione dall'attivita'
di servizio di uno dei quattro agenti arrestati. Copia che era
nella disponibilita' di una persona estranea alla polizia. Un
fatto quanto mai insolito se si pensa ai tempi ed alla
procedura con la quale sono stati stilati i provvedimenti,
nella stessa giornata, cioe', dell'esecuzione delle misure
cautelari. Lunedi' scorso, prima di essere firmati dal
Questore, i decreti sono stati materialmente redatti, come da
prassi, dall'Ufficio personale per poi essere presentati ai
quattro uomini delle volanti in sede di esecuzione degli
arresti insieme all'ordinanza. Per chiarire i contorni della
vicenda sono stati ascoltati in Procura, come persone informate
sui fatti, un poliziotto dell'ufficio del personale della
Questura e la dirigente dell'ufficio Fiorenza Maffei. In
mattinata, e' stato sentito dagli inquirenti anche uno dei tre
tunisini presunta vittima della rapina e del pestaggio
(contestata dall'accusa nel secondo episodio) in merito ad
alcune minacce che lo stesso nord africano avrebbe subito per
essere indotto a ritirare la denuncia. (AGI)
Bo1/ Ari
081908 MAR 12

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