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giovedì 8 marzo 2012

Salute/ Il 'ciclo' abbondante dimezza qualità di vita delle donne


Salute/ Il 'ciclo' abbondante dimezza qualità di vita delle donne
Italiane maglia nera in Ue: 1 su 4 si vergogna, troppi tabù

Roma, 8 mar. (TMNews) - Un ciclo mestruale troppo abbondante
dimezza la qualità della vita delle donne che, se hanno
mestruazioni troppo abbondanti, rinunciano a sesso, sport e
attività sociali ma non ne parlano col medico per vergogna. Ogni
mese 3 milioni di italiane fanno i conti con dolore, astenia,
stanchezza e grande imbarazzo: sono le "vittime" delle
mestruazioni abbondanti. Pagano un prezzo doppio rispetto a chi
le ha normali: il 70,2% rinuncia completamente all`attività
sessuale (contro il 60,4%), il 53,2% allo sport (contro il
30,9%), il 40,4% a viaggiare (contro il 18,5%), il 26,6% vede
compromessa la vita sociale (contro il 10,1%), il 23,4% ha
difficoltà nelle mansioni domestiche (contro l`11,1%), il 18,1%
si assenta dal lavoro o da scuola (contro il 10,1%).

Un problema "ingombrante" ma sottovalutato dalle donne: se una
su 2 ritiene il suo flusso sopra la norma, solo il 10% ne parla
con il ginecologo e una su 4 si vergogna. I dati di una vasta
ricerca internazionale su 15 Paesi, presentati oggi al Congresso
mondiale di endocrinologia di Firenze, relegano l`Italia agli
ultimi posti per consapevolezza. "Scontiamo una vetusta e
sbagliata cultura della mestruazione: è senz`altro un segnale di
buona salute dell`organismo ma circa tre quarti delle persone
presentano sintomi che compaiono o peggiorano in corrispondenza
del ciclo - spiega Alessandra Graziottin, direttore del centro di
ginecologia del San Raffaele Resnati di Milano - Va rivisto il
'paradigma' delle nostre nonne: ciò che è necessario per star
bene non è la perdita ematica in sé ma l`equilibrio ormonale".
(segue)

Red/Apa

081328 mar 12
Salute/ Il 'ciclo' abbondante dimezza qualità di vita... -2-
Donne non 'programmate' per gli attuali 480 cicli nella vita

Roma, 8 mar. (TMNews) - Il rapporto fra ormoni e funzione
riproduttiva è fra i temi centrali del 15° Congresso di
Endocrinologia Ginecologica, presieduto da Andrea Genazzani che
fino al 10 marzo ospita a Firenze oltre 2.000 delegati da tutto
il mondo. In Europa vi è molta più disponibilità a rivolgersi al
medico per ridurre i disagi legati alle mestruazioni (ha parlato
col ginecologo di flussi abbondanti il 27.3% delle svedesi, il
27.6% delle francesi, il 29% delle spagnole e ben il 32.8% delle
tedesche) e una maggior propensione a rinunciarvi. "Le donne non
sono state 'programmate' per avere gli attuali 480 cicli
mestruali nella vita - spiega Graziottin - solo un secolo fa,
considerando le interruzioni legate a gravidanze (in media 4 per
ognuna), allattamento (durata di circa 2 anni), aborti (spontanei
o volontari) e maggior mortalità, questi non erano più di 150 in
totale. Si sono quindi più che triplicati nell`arco di 100 anni,
pochissimi se si considerano i tempi dell`evoluzione biologica".

Il risultato è che si sono intensificate le problematiche
correlate, con la comparsa di nuove malattie, come
l`endometriosi, un tempo sconosciute. La mestruazione è infatti
un fenomeno infiammatorio dovuto al rilascio di particolari
molecole, le citochine, sia a livello locale che sistemico. Tanto
più c`è infiammazione quanto più si presenteranno sintomi come il
dolore e la depressione. I flussi abbondanti rappresentano
infatti la causa principale di perdita di ferro, determinante
anche per l`ottimale mantenimento delle funzioni psichiche: chi
ne soffre sperimenta spesso un crollo dell`attenzione, della
concentrazione e cali di memoria. Altre conseguenze sono
stanchezza, irritabilità, insonnia.

Apa

081329 mar 12

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