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venerdì 13 aprile 2012
PENSIONI: SINDACATI ALL'ATTACCO, GOVERNO DICA VERITA' E CI CONVOCHI/IL PUNTO
PENSIONI: SINDACATI ALL'ATTACCO, GOVERNO DICA VERITA' E CI CONVOCHI/IL PUNTO =
SOLUZIONE SU ESODATI O AVANTI MOBILITAZIONE, MA PER MINISTERO
PARTITA CHIUSA
Roma, 13 apr. - (Adnkronos) - Avrebbe potuto disinnescare la
protesta dei sindacati ed invece il numero sull'effettiva platea degli
esodati che il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ha fornito ieri sera
al termine di una lunga indagine, 65mila, ha gettato solo nuova
benzina sul fuoco delle critiche che Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno
mandato in onda oggi a Roma con una manifestazione unitaria, colorata
e rumorosa, che ha brevemente attraversato la citta'.
"Numeri falsi" denuncia la Cgil, "numeri da presa in giro"
ammonisce la Cisl, "numeri buoni da giocarsi al lotto" ironizza la
Uil, tutti d'accordo nel ritenere che la cifra effettiva di chi
rischia di restare senza stipendio ne' pensione abbia dimensioni piu'
vicine ai 200-300 mila lavoratori che alle cifre fornite da un governo
che invece "vuole mettere la testa sotto la sabbia e non vuole vedere"
chele risorse stanziate con il decreto Milleproroghe sono del tutto
insufficienti a far fronte alla realta'. "L'esecutivo dica la verita'
e ci convochi", chiedono dunque i sindacati che vogliono certezze sui
criteri di individuazione impiegati dal governo e che, in assenza di
risposte, sono pronti a proseguire la mobilitazione. E se la Cgil ha
solo da calendarizzare uno sciopero generale gia' annunciato, l'idea
di uno stop a 360 gradi contro gli effetti collaterali piu' eclatanti
di una riforma delle pensioni "feroce" e mai digerita, inizia a farsi
strada anche nella Uil. "Sciopero generale? Se costretti", ammette il
leader Angeletti.
Ma il ministero del Lavoro, a quanto si apprende, non sembra
disposto ad aperture di sorta ne' ad immediate convocazioni. La platea
degli esodati, 'salvaguardati' come li definisce il governo, e'
quella, l'indagine e' stata lunga ed accurata e la partita e' chiusa,
ribadiscono da Via Veneto. (segue)
(Tes/Ct/Adnkronos)
13-APR-12 18:39
NNNNPENSIONI: SINDACATI ALL'ATTACCO, GOVERNO DICA VERITA' E CI CONVOCHI/IL PUNTO (2) =
CAMUSSO, SE NUMERI VERI VA LICENZIATO IL PRESIDENTE DELL'INPS
(Adnkronos) - Nulla in agenda dunque per ora se non, si ricorda
in Via Veneto, l'eventuale intervento ad hoc all'esame del ministero
per fare accedere alla pensione, secondo le vecchie regole, anche quei
lavoratori coinvolti in accordi collettivi di accompagnamento alla
pensione, stipulati entro il 2011. Un intervento, questo, con cui
completare il monitoraggio ed assicurare che nessuno rischi di restare
fuori dalle norme di salvaguardia.
Ma i sindacati non ci stanno. I 65 mila esodati computati da
Fornero "alla fine di una lunga indagine sono lo stesso numero
previsto nel decreto Milleproroghe e su cui tutti dissero che la
copertura era insufficiente", denuncia il leader Cgil, Susanna
Camusso, che attacca: "se non fosse un fatto drammatico direi che
siamo di fronte ad un gioco di prestigio".
Un gioco, pero', "pericoloso": "dire che gli esodati non
esistono, sono solo dei fantasmi... nessuno si puo' permettere di
giocare su questo". E ricorda come sia stata la stessa Inps a
formulare un numero diverso; "ha parlato di 130 mila esodati ed i 300
mila, numero circolato ultimamente, non e' un numero inventato dal
sindacato ma viene da fonti ufficiali", prosegue. Percio', e' la
logica conseguenza della Cgil, "se il governo conferma i 65mila
esodati, a noi non resta che una strada: chiedere il licenziamento del
presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua, perche' incapace di
governare i contributi". (segue)
(Tes/Ct/Adnkronos)
13-APR-12 18:39
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PENSIONI: SINDACATI ALL'ATTACCO, GOVERNO DICA VERITA' E CI CONVOCHI/IL PUNTO (3) =
BONANNI, FORNERO NON METTA TESTA SOTTO LA SABBIA
(Adnkronos) - Un'accusa che l'Ente di previdenza cerca di
smontare a stretto giro di posta: "non c'e' alcuna contraddizione" tra
i numeri spiega in una nota, chiarendo come il dato di 130 mila si
riferisse "alla stima delle platee dei potenziali lavoratori coinvolti
nei prossimi quattro anni, in procedure di mobilita', in esodi
individuali incentivati ed alle altre categorie previste" la' dove il
numero del ministero "fotografa i destinatari degli interventi
stabiliti dal legislatore e comprende tutti i lavoratori che, ad oggi,
risultano gia' cessati ed estromessi dai processi produttivi per
effetto di procedure di mobilita' o per dimissioni individuali al 31
dicembre 2011 sulla base di accordi individuali o collettivi".
Ma sia come sia la rabbia dei sindacati monta. "Il comportamento
del governo non e' ne' responsabile ne' rispettoso delle persone.
Speriamo che il problema si risolva ma cosi' non va", dice il leader
della Cisl, Raffaele Bonanni, che rimprovera al governo di voler
"finta di niente".
Il ministro Fornero cioe', incalza, "fa come lo struzzo, mette
la testa sotto la sabbia per non vedere le persone che chiedono
chiarezza. Invece deve dire la verita'. Ci convochi ad horas perche'
serve un tavolo trasparente che stabilisca criteri adeguati per
individuare il numero effettivo degli esodati". Quanto alle risorse,
"si prenda quota parte di quei 140 milardi di risparmi sottratti con
la riforma delle pensioni", senza gravare ancora sulle spalle dei
lavoratori, sollecita ancora Bonanni che al governo tecnico che sembra
procedere dritto per la sua strada senza nulla concedere alla
concertazione dice: "se si e' commissariata la politica, il sindacato
non si fara' commissariare." (segue)
(Tes/Ct/Adnkronos)
13-APR-12 18:39
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PENSIONI: SINDACATI ALL'ATTACCO, GOVERNO DICA VERITA' E CI CONVOCHI/IL PUNTO (4) =
ANGELETTI, NUMERI BUONI PER IL LOTTO - CENTRELLA, DANNO A CHI
REGGE IL PAESE
(Adnkronos) - Dura anche la Uil. "Quelli di ieri sono numeri
buoni per giocare al lotto e la reazione piu' spontanea e' dire che ci
vogliono prendere in giro", dice il leader, Luigi Angeletti che chiede
al governo "di rispettare i patti" e di ripristinare la certezza del
diritto; quello dei lavoratori che hanno scelto il pensionamento
anticipato secondo regole vigenti rimproverando al governo di essere
cosi' venuto meno "anche alla terza delle tre parole magiche tanto
usate, risanamento, equita' e crescita".
E' l'equita' ad essersi persa per strada, nei rivoli di
provvedimenti "tutti sulle spalle dei lavoratori". "Avete mai visto
tagliare 1 euro al sistema politico? Noi abbiamo perso 500 mila posti
di lavoro ...ma avete visto mai un assessore perdere il suo posto?",
ironizza Angeletti.
E alla forza e all'unita' della 'piazza' sindacale guarda l'Ugl.
"Il governo deve riflettere, deve capire che fatti e numeri su cui si
basano le sue decisioni in materia previdenziale, e non solo, sono
assolutamente lontani dalla realta'", ammonisce il leader Giovanni
Centrella che parla di una questione "gravissima, e non affatto
risolta". "Il governo provi a mettersi nei panni di chi rischia di
restare senza ammortizzatori sociali, senza lavoro e senza pensione.
Non crei un danno a quelli che mantengono in piedi lo Stato e pagano
sempre per gli errori di chi li amministra".
(Tes/Ct/Adnkronos)
13-APR-12 18:39
NNNN
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