REGOLAMENTO PENSIONI COMPARTI SICUREZZA
E DIFESA, AMMINISTRAZIONI PER LA PRIMA VOLTA D'ACCORDO CON SINDACATI E COCER.
CHIEDIAMO A QUESTI ULTIMI DI FARSI SENTIRE - di Carlo
Germi
Relativamente all’ iter del regolamento previsto dall’ art. 24, comma 18, del decreto legge n. 201/2011 che dovrà armonizzare il sistema pensionistico del personale appartenente ai Comparti Sicurezza e Difesa a quello del pubblico impiego, a seguito dello schema emanato dai tecnici del Ministero del Lavoro e dalla Ragioneria Generale fortemente penalizzante, registriamo con soddisfazione, l’intervento del Comando Generale della Guardia di Finanza che, di concerto con rappresentanti delle Forze Armate e di Polizia, ha presentato una controproposta tecnica tendente a limitare notevolmente i “danni” previsti nel primo schema di regolamento.
Troverete il dettaglio della proposta a pag. 1, punto 2. b., degli allegati documenti, inviati a tutti i comandi del Corpo della Guardia di Finanza.
Purtroppo nel corso di una successiva riunione tecnica la parte ministeriale ha consegnato una ulteriore bozza che non tiene conto, in massima parte, della controproposta formulata.
In sintesi l’ ultima proposta è quella riassunta al punto 3 dell’ allegata pag. 2.
Da rilevare, infine, che i vertici politici delle amministrazioni interessate hanno manifestato la disponibilità a riconsiderare le previsioni predisposte per tener conto della “specificità ” dei comparti.
Sin qui la cronaca. Invitiamo i sindacati ed i rappresentanti di tutte le parti interessate ad intervenire con forti iniziative per sostenere una posizione che, per una volta, è anche quella delle Amministrazioni.
Circa la posizione ultima assunta dai vertici politici non vorremmo che fosse il comportamento che si prende spesso nella contrattazione allorquando alla diplomazia dei ministri interessati corrisponde poi l’irrigidimento e la risolutezza della controparte pubblica che di fatto condiziona la trattativa.
CARLO GERMI
Presidente onorario Ficiesse
c.germi@ficiesse.it
Relativamente all’ iter del regolamento previsto dall’ art. 24, comma 18, del decreto legge n. 201/2011 che dovrà armonizzare il sistema pensionistico del personale appartenente ai Comparti Sicurezza e Difesa a quello del pubblico impiego, a seguito dello schema emanato dai tecnici del Ministero del Lavoro e dalla Ragioneria Generale fortemente penalizzante, registriamo con soddisfazione, l’intervento del Comando Generale della Guardia di Finanza che, di concerto con rappresentanti delle Forze Armate e di Polizia, ha presentato una controproposta tecnica tendente a limitare notevolmente i “danni” previsti nel primo schema di regolamento.
Troverete il dettaglio della proposta a pag. 1, punto 2. b., degli allegati documenti, inviati a tutti i comandi del Corpo della Guardia di Finanza.
Purtroppo nel corso di una successiva riunione tecnica la parte ministeriale ha consegnato una ulteriore bozza che non tiene conto, in massima parte, della controproposta formulata.
In sintesi l’ ultima proposta è quella riassunta al punto 3 dell’ allegata pag. 2.
Da rilevare, infine, che i vertici politici delle amministrazioni interessate hanno manifestato la disponibilità a riconsiderare le previsioni predisposte per tener conto della “specificità ” dei comparti.
Sin qui la cronaca. Invitiamo i sindacati ed i rappresentanti di tutte le parti interessate ad intervenire con forti iniziative per sostenere una posizione che, per una volta, è anche quella delle Amministrazioni.
Circa la posizione ultima assunta dai vertici politici non vorremmo che fosse il comportamento che si prende spesso nella contrattazione allorquando alla diplomazia dei ministri interessati corrisponde poi l’irrigidimento e la risolutezza della controparte pubblica che di fatto condiziona la trattativa.
CARLO GERMI
Presidente onorario Ficiesse
c.germi@ficiesse.it
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