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venerdì 11 maggio 2012

SCUOLA: PROTESTA DEI PRESIDI CGIL DAVANTI AL MINISTERO


SCUOLA: PROTESTA DEI PRESIDI CGIL DAVANTI AL MINISTERO =
(AGI) - Roma, 11 mag. - Edilizia da ammodernare e mettere in
sicurezza, didattica che necessita di essere al passo coi tempi
e con la tecnologia, stipendi da pagare, funzionamento
amministrativo da garantire. Sono gli slogans dei presidi della
Flc-Cgil,che stamattina hanno protestato davanti al Ministero
dell'Istruzione.Sono i problemi - spiegano - con i quali
combattono quotidianamente i presidi delle scuole italiane in
tempi di crisi. Crisi che ha gia' portato a pesanti tagli, alle
risorse e al personale, e che potrebbe tradursi, attraverso la
spending review, in ulteriori riduzioni dei finanziamenti.
(AGI)
Rm9/Bru/Lam (Segue)
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NNNNSCUOLA: PROTESTA DEI PRESIDI CGIL DAVANTI AL MINISTERO (2)=
(AGI) - Roma, 11 mag. - Per protestare contro il trattamento
riservato alla scuola dalle istituzioni politiche e governative
e per chiedere piu' attenzione a una realta' che significa
futuro per il Paese, questa mattina si sono incatenati davanti
al ministero dell'Istruzione in viale Trastevere alcuni
presidi, provenienti da varie regioni d'Italia e iscritti alla
Flc Cgil. "Le scuole statali sono senza soldi", "I dirigenti
scolastici hanno le mani legate", "Le scuole sono in catene.
Liberiamole", "Chi taglia la scuola, Taglia il futuro", sono
alcuni degli slogan scritti sui cartelli esposti sulla
scalinata del ministero.
"C'e' una situazione di grande caos e sofferenza. Invece di
occuparsi della didattica, del funzionamento degli istituti e
della qualita', il personale scolastico perde tempo tra
adempimenti burocratici e problemi di gestione e legali" , ha
spiegato Mimmo Pantaleo, segretario generale della Flc Cgil.
Problemi legali che nascono dalle vertenze che vengono
intentate dai tanti supplenti che non vengono pagati o pagati
con pesante ritardo. (AGI)
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NNNNSCUOLA: PROTESTA DEI PRESIDI CGIL DAVANTI AL MINISTERO (3)=
(AGI) - Roma, 11 mag. - La prima richiesta e' dunque quella di
garantire le risorse alla scuola. In secondo luogo, il
sindacato solleva il problema dei dirigenti scolastici per i
quali e' stato bandito un nuovo concorso ma parte dei quali
potrebbe rischiare di restare senza incarico in seguito a un
eventuale ulteriore dimensionamento degli istituti, se si
considera che gia' dal prossimo settembre tutte le scuole con
meno di 600 iscritti non avranno piu' un preside proprio ma
saranno assegnate a un reggente.
"La scuola ' un'istitutizione amata dai cittadini e tenuta
in grande considerazione - ha osservato il preside di un
istituto comprensivo di Roma - Nei momenti di maggiore
difficolta', i genitori degli alunni del mio istituto sono
intervenuti per sostenere la scuola. Le istituzioni centrali
dovrebbero dunque capire che tagliare la scuola significa
tagliare il ramo sul quale si e' seduti. Dall'altra parte,
quanto avvenuto nel mio istituto mette in evidenza il pericolo
che il diritto allo studio e che i livelli di prestazioni
minime non vengano garantiti a tutti laddove, a fronte dei
tagli, ci sono territori e situazioni nei quali le famiglie non
hanno gli strumenti, non solo economici, per poter intervenire
volontariamente". (AGI)
Rm9/Bru/Lam
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