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giovedì 6 settembre 2012

MEDICINA: RISULTATI PROMETTENTI CONTRO TBC MULTIRESISTENTE


MEDICINA: RISULTATI PROMETTENTI CONTRO TBC MULTIRESISTENTE =
ANCHE UN TEAM ITALIANO NELLA RICERCA

Roma, 6 set. (Adnkronos Salute) - Nuovo risultato nella ricerca
contro la tubercolosi. Un gruppo internazionale, che vede la presenza
di scienziati italiani dell'Universita' di Pavia, sta portando avanti
la scoperta di nuovi farmaci antitubercolari, molto efficaci nel
trattamento della forma multi-resistente. Su 'Science Translational
Medicine' la pubblicazione di nuovi risultati.

La tubercolosi (Tbc), ricordano i ricercatori in una nota, e'
una malattia infettiva e spesso letale che ha visto una
riacutizzazione alla fine degli anni '80 a causa della diffusione di
ceppi multi-resistenti ai farmaci, dell'aumentato flusso migratorio e
dell'insorgenza di malattie che inducono immuno-deficienza, fattori
ancor piu' importanti se combinati alle condizioni di poverta' e di
degrado sanitario nei paesi in via di sviluppo.

Nel 2009 il gruppo di Microbiologia diretto da Giovanna Riccardi
presso il Dipartimento di Biologia e Biotecnologie dell'Universita' di
Pavia, aveva pubblicato la scoperta una nuova e promettente classe di
farmaci antitubercolari, i nitro-benzotiazinoni (Btz) e il relativo
bersaglio cellulare, l'enzima DprE1
(decaprenilfosforil-b-D-ribofuranosio-2'-epimerasi). Questo enzima e'
"essenziale per la sopravvivenza del patogeno e per la sua capacita'
di infettare l'uomo", spiegano i ricercatori. (segue)

(Red-Mal/Ct/Adnkronos)
06-SET-12 11:51

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MEDICINA: RISULTATI PROMETTENTI CONTRO TBC MULTIRESISTENTE (2) =

(Adnkronos Salute) - Quando DprE1 e' inattivato, la crescita
batterica e' completamente bloccata perche' questa proteina catalizza
un passaggio importante nella biosintesi della parete cellulare,
l'involucro che circonda la cellula e impedisce l'accesso alla maggior
parte delle molecole, inclusi gli antibiotici. Gli sforzi combinati
del gruppo di Microbiologia e di quello di Biologia Strutturale nello
stesso Dipartimento hanno ora permesso di ottenere un altro importante
risultato: il lavoro ha portato alla caratterizzazione dettagliata
della struttura della DprE1 nella sua forma nativa e in complesso con
l'inibitore Btz043, attualmente in fase di sviluppo pre-clinico come
candidato per la terapia combinata nel trattamento della tubercolosi.

In particolare, il gruppo di Pavia ha ottenuto i cristalli che
hanno permesso di determinare la struttura tridimensionale della DprE1
e ha sviluppato il protocollo per testare l'attivita' inibitoria dei
vari composti Btz. "Questi risultati, che aprono una nuova via per lo
sviluppo di trattamenti efficaci contro la tubercolosi - conclude la
nota - hanno coinvolto una squadra di ricercatori dei gruppi di
Microbiologia e Biologia Strutturale dell'Universita' di Pavia. Molti
di questi sono giovani precari".

(Red-Mal/Ct/Adnkronos)
06-SET-12 11:59

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