SALUTE: 700MILA CASI ARRESTO CARDIACO L'ANNO IN UE
IN ITALIA 1 SU 1000, A MILANO CONGRESSO INTERNAZIONALE
(ANSA) - MILANO, 6 SET - Sono circa 300mila l'anno i casi di
arresto cardiaco che si verificano negli Stati Uniti, 700mila in
Europa, mentre in Italia l'incidenza e' di 1 ogni 1000.
I risultati sul fronte della rianimazione non sono, pero',
ancora buoni. Si riesce infatti a rianimare meno della meta'
delle persone. Di questo e degli ultimi studi per migliorare
tecniche e linee guida parleranno i massimi esperti
internazionali che l'8 e il 9 settembre si riuniranno a Milano
presso l'istituto 'Mario Negri' in un congresso su arresto
cardiaco, shock e trauma.
Il simposio, dedicato a Max Harry Weil, scomparso la scorsa
estate e considerato l'ideatore della prima terapia intensiva al
mondo, vedra' riuniti 150 tra i massimi esperti internazionali
del settore, nonche' i responsabili della definizione delle
linee guida mondiali di trattamento dell'arresto cardiaco. Tra i
principali studi che verranno presentati, ci sara' quello
multicentrico condotto in Europa e Stati Uniti, che ha messo a
confronto l'efficacia del massaggio cardiaco manuale con quello
fatto da compressori meccanici, e un nuovo sistema di soccorso
del paziente in arresto cardiaco che consente di ottimizzare i
tempi e migliorare il recupero neurologico.
''Uno dei problemi principali - spiega Giuseppe Ristagno, del
Laboratorio di Farmacologia Clinica Cardiovascolare del 'Mario
Negri' - e' infatti la sopravvivenza e il recupero neurologico
del paziente dopo un arresto cardiaco. Di quelli che
sopravvivono alla prima rianimazione, il 70% muore nei giorni
successivi per cause cardiache, come scompenso e aritmie gravi.
Chi sopravvive, inoltre, riporta danni neurologici gravi. Solo
il 10% ha un buon recupero''. (ANSA).
Y85-RT
06-SET-12 13:05 NNNN
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