CASSAZIONE:CONDANNATI AGENTI PESTAGGIO QUESTURA, MOTIVAZIONI
STUDENTE USA PICCHIATO,FIN DA INIZIO COMPORTAMENTO FUORI REGOLE
(ANSA) - ROMA, 30 OTT - Fin dall'inizio i quattro imputati
tennero un comportamento fuori dalle regole: e' quanto afferma,
in sostanza, la Cassazione, nelle motivazioni della sentenza con
cui ha confermato la condanna a un anno e due mesi di reclusione
con la sospensione condizionale della pena nei confronti di
quattro agenti di polizia (Felice Statella, Umberto Lucignano,
Enrico Milanesi e Marco Nasti) che il 5 luglio 2005, con un
'prelievo a campione', portarono in questura, senza nemmeno
avergli chiesto i documenti, uno studente americano che venne
picchiato e umiliato.
Con la sentenza 42182 - depositata oggi e relativa
all'udienza svoltasi lo scorso 16 ottobre - la Suprema Corte
spiega che ''l'illegittimita' della loro condotta consiste nel
fatto che il 'prelievo' sia avvenuto per ragioni diverse da
quelle consentite''.
In pratica, la Cassazione osserva che gli agenti non chiesero
i documenti allo studente Amir Mogharabi, di origini iraniane e
con passaporto statunitense, fermato a Bologna a piazza San
Francesco ma lo portarono in questura come se si trattasse di un
'prelievo a campione occasionale', per di piu' con modalita'
violente.
Nel confermare il verdetto di colpevolezza emesso dalla Corte
d'appello di Bologna il 14 aprile 2011, la Cassazione rileva che
gli agenti commisero abuso d'ufficio, lesioni e ingiurie ai
danni di Amir - arrivato in Italia con un programma Erasmus - ed
inoltre, una volta arrivati in questura, gli inflissero ''atti
di umiliazione'' come quelli di ''costringerlo a spogliarsi
completamente e sbattere il suo cellulare contro il muro e poi
proseguendo nel trattenimento del giovane anche dopo il
completamento della procedura per l'identificazione e
l'acquisizione del passaporto''.
Ad Amir sono stati riconosciuti 15 mila euro che gli agenti
devono pagare come risarcimento delle percosse e delle ingiurie.
(ANSA).
NM/IMP
30-OTT-12 16:28 NNNN
CASSAZIONE: AGENTI PICCHIARONO IRANIANO A BOLOGNA, CONFERMATE 4 CONDANNE =
LA VICENDA AVVENUTA SETTE ANNI FA, CONSAPEVOLI DELLE CONDOTTE
VIOLENTE
Roma, 30 ott. - (Adnkronos) - La Cassazione ha reso definitiva
la condanna ad un anno e due mesi con la condizionale nei confronti di
quattro agenti della Polizia che sette anni fa, in piazza San
Francesco a Bologna, si accanirono su Amir M., 30enne di origine
iraniana arrivato nel capoluogo emiliano per seguire un corso
universitario. In particolare, la Sesta sezione penale, respingendo i
ricorsi dei poliziotti, ha evidenziato che "la ricostruzione" operata
nei due precedenti gradi di giudizio "vede consapevoli i quattro dei
'prelievi' eseguiti senza chiedere documenti e con condotte violente".
Portato in Questura, l'iraniano, in possesso di un passaporto
americano, come ricostruisce la sentenza 42182, fu costretto a
denudarsi, venendo umiliato con gesti osceni e botte che gli costarono
dieci giorni di prognosi. La Cassazione ha confermato le pene
definitive per i quattro agenti condannandoli per lesioni, ingiurie
aggravate e abuso d'ufficio e disponendo la sospensione condizionale e
la non menzione per un anno e due mesi, oltre al pagamento di 15mila
euro di risarcimento a testa.
La Suprema Corte, quanto alla contestatazione sull'abuso di
ufficio fa presente che "sussiste il requisito della violazione di
legge non solo quando la condotta del pubblico ufficiale sia svolta in
contrasto con le norme che regolano l'esercizio del potere, ma anche
quando la stessa risulti orientata alla sola realizzazione di un
interesse collidente con quello per il quale il potere e' attribuito,
configurandosi in questa ipotesi il vizio dello sviamento di potere".
(Dav/Ope/Adnkronos)
30-OTT-12 16:12
NNNN
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