SALUTE: NUOVO METODO ITALIANO PER PROTESI ANCA "INDISTRUTTIBILI" =
(AGI) - Roma, 16 apr. - Un gruppo di ricercatori
dell'Universita' Sapienza di Roma ha sviluppato un metodo che
consente di realizzare una nuova protesi d'anca che elimina
l'attrito e ha una durata praticamente illimitata. Lo studio,
condotto da Adelina Borruto, del dipartimento di Ingegneria
chimica materiali ambiente della facolta' di Ingegneria, ha
gia' portato a un brevetto europeo e a un brevetto Usa, "Hip
Prosthesis and designing Method Thereof". Il brevetto
internazionale della Sapienza sara' presentato negli Stati
Uniti alla fine di aprile. (AGI)
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SALUTE: NUOVO METODO ITALIANO PER PROTESI ANCA "INDISTRUTTIBILI" (2)=
(AGI) - Roma, 16 apr. - La presentazione sara' nel primo
International Peek Meeting che riunira' ingegneri, scienziati e
medici del mondo accademico e dell'industria, cioe' l'odierna
ricerca all'avanguardia sui progressi nella tecnologia del Peek
Carbon Fibre, prodotto dalla Invibio, azienda leader nel campo
dei biomateriali. Come e' specificato nel brevetto, tanto piu'
e' grande la differenza di bagnabilita' tra i due materiali in
accoppiamento tribologico, tanto piu' la protesi lavora in
stato di lubrificazione e non produce detriti. In questo modo
si ottiene un impianto destinato a durare per un tempo
potenzialmente illimitato, con notevoli vantaggi soprattutto
per i pazienti di giovane eta'. I brevetti delineano quindi una
metodica applicabile a qualsiasi accoppiamento tribologico che
rientra nella casistica di avere una elevata differenza di
bagnabilita' tra i due materiali che lavorano in attrito e
usura. La proposta dei ricercatori e' quella di associare una
coppa femorale in un materiale idrofobico quale il Peek Carbon
Fibre e una testa femorale in materiale idrofilico (lega
metallica come CoCr o ceramica). (AGI)
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SALUTE: NUOVO METODO ITALIANO PER PROTESI ANCA "INDISTRUTTIBILI" (3)=
(AGI) - Roma, 16 apr. - Queste nuove tecniche rappresentano il
superamento dei limiti delle protesi oggi diffuse sia per le
problematiche di infiammazione o dispersione di ioni metallici
nel corpo umano sia in termini di durata attualmente sono piu'
di 80mila l'anno le persone che, a causa di malattie o per via
di incidenti, sono costrette a far uso di protesi d'anca, di
cui molti anche giovani di eta' inferiore ai 30 anni per cui la
durata dell'impianto e' determinante. "Nel Laboratorio di
Tribologia studiamo il comportamento ad attrito ed usura di
una vasta casistica di materiali", ha spiegato Adelina Borruto.
"In questo caso il nostro lavoro e' stato individuare non solo
un materiale antiusura, ma anche un accoppiamento tribologico
ideale per garantire la longevita' delle protesi", ha concluso.
(AGI)
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